Il significato di Casa dello Sport per Sky Sport rappresenta da 21 anni il luogo dove le passioni si intrecciano, le emozioni si vivono intensamente e le storie dei campioni si fondono con i risultati degli eventi. Ne ha parlato in un panel dedicato e coordinato da Veronica Baldaccini durante il "Festival della Serie A" in programma in questo weekend a Parma, Federico Ferri direttore di Sky Sport insieme a Fabio Tavelli e Giancarlo Marocchi.
Sky Sport 24 è il riflesso di questa visione, nato dall'idea di garantire un'ampia copertura giornaliera degli eventi sportivi in modo da soddisfare l'appetito insaziabile degli appassionati. Con il passare degli anni, questo canale è diventato molto più di un semplice distributore di notizie sportive; è diventato un punto di riferimento per tutti coloro che cercano un'esperienza sportiva completa e coinvolgente. Attraverso una combinazione di news in tempo reale, approfondimenti e programmi originali, Sky Sport 24 offre una panoramica completa del mondo dello sport, mantenendo sempre alta l'attenzione del pubblico. Le produzioni originali di Sky Sport sono costruite su quattro pilastri fondamentali, ciascuno dei quali contribuisce a creare un mosaico ricco e variegato di contenuti sportivi. Gli eventi principali, le notizie aggiornate, la varietà di programmi e i racconti emozionanti sono elementi chiave che rendono l'offerta di Sky Sport unica nel suo genere. Ogni programma è progettato per catturare l'attenzione degli spettatori e coinvolgerli in modo profondo e autentico nelle vicende sportive.
L'importanza degli arbitri e del VAR nel calcio moderno va oltre il campo di gioco; influisce anche sul modo in cui il gioco viene raccontato e interpretato dai media. È fondamentale trovare un equilibrio tra l'analisi tecnica e l'aspetto emotivo del gioco, garantendo che gli spettatori possano apprezzare appieno la bellezza e la complessità dello sport. Le interviste agli atleti, in particolare, offrono un'opportunità unica per entrare in contatto con le loro emozioni e riflessioni, rendendo lo sport più tangibile e avvincente per il pubblico. Infine, Sky Sport si distingue per la sua capacità di unire persone di diverse discipline sportive e di trasformare eventi comuni in momenti straordinari. La partecipazione attiva degli atleti durante le trasmissioni, come nel caso di Sofia Goggia durante la finale di Europa League dell'Atalanta, crea un legame diretto tra i protagonisti dello sport e il pubblico a casa. Questo tipo di coinvolgimento rende l'esperienza sportiva più autentica e significativa per tutti gli appassionati, trasformando ogni evento in un'occasione per condividere emozioni uniche e indimenticabili.
Che cos'è La Casa dello Sport?
«La Casa dello Sport è secondo me la trasposizione delle passioni di tutti quelli che sono a casa e di noi che a casa c'eravamo e spesso ci siamo ancora a guardare, a emozionarci per questi eventi. È una linea continua che unisce i più importanti eventi sportivi, le più grandi emozioni, i campioni, le storie dei campioni, le notizie. È un tratto che non si ferma ed è molto importante secondo me perché genera interesse, richiama un evento con l'altro. Un modo di raccontare questi eventi da dentro che gli rende una storia unica e fa sì che chi abita questa casa, i veri protagonisti poi, che sono gli atleti, i campioni, trovino ospitalità 24 ore su 24, 7 giorni su 7.»
Sky Sport 24 è la stanza sempre aperta e sempre accesa
«Sky Sport 24 nasce in realtà secondo me da un'idea del 2006. E' nata nel 2008, ma in realtà è il Mondiale 2006 che fa nascere Sky Sport 24 e dell'allora condirettore di Sky Sport, Massimo Corcione. L'idea era quella di essere sempre accesi dall'alba, perché lì cominciavamo alle sette della mattina fino alla notte, per raccontare un grande evento quasi come fosse un reality, essendo sempre lì e garantendo in qualsiasi momento di essere accesi su quello. Quella è esattamente l'idea che ha poi portato all'all news di sport, che sembrava qualcosa di non possibile perché non c'erano abbastanza argomenti per fare un canale di news come Sky TG24. Sky Sport 24, il canale sempre accedo sulle notizie, ha trovato la sua dimensione anche di successo per quanto riguarda pubblico con la Serie A, con il racconto della Serie A e per la prima volta garantendo alle squadre di Serie A, soprattutto quelle che occupavano i posti e che occupano i posti più importanti, non solo della classifica ma anche per il numero di tifosi, ma in realtà a tutte le squadre di essere sempre presenti e quindi Sky Sport 24 si identifica tantissimo con l'inviato davanti al campo d'allenamento che non abbiamo mai tolto e continuiamo a non togliere, mai. Perché è fondamentale per la gente avere l'abitudine che domani ci sarà quella persona davanti a quel campo di allenamento a raccontare di quello che sta succedendo in quel momento, o anche a raccontare di quello che non sta succedendo, perché poi è così spesso. L'elemento poi, secondo me, che ha dato e che dà oggi la svolta a questo canale, che non è più un canale all news, che è diventato un app di produzione di contenuti per tutti i canali di Sky Sport che si caratterizza in alcuni momenti della giornata con le news e in altri momenti con gli approfondimenti, con gli studi, con i pre e post partita di tutti gli sport. Però dicevo, il momento dove noi vediamo che ancora oggi nel mondo dei telefonini, nel mondo delle news che arrivano prima altrove rispetto alla televisione, è che quando c'è un grande fatto, Sky Sport 24 immediatamente dopo si impenna come ascolti. Quindi c'è un evento, ti arriva una notifica sul telefonino, metto sul 200. E quel metti sul 200 è in realtà forse oggi l'elemento più distintivo di Sky. Quando abbiamo cominciato, ci dicevano per primi e senza errori. Oggi, a mio parere, prima di tutto senza errori è meglio se si arriva per primi, ma prima di tutto senza errori, perché quella credibilità lì, se te la giochi, sei finito.»
Le vostre Produzioni Original, sono da sempre un elemento distintivo del prodotto Sky Sport
«Il senso delle storie di sport, che sono un pilastro fondamentale, ne abbiamo quattro, gli eventi più importanti, le news e la credibilità delle notizie, la varietà, cioè la casa dello sport e i racconti di sport. Questi sono i quattro pilastri di Sky Sport, gli ingredienti di Sky Sport. Quello sulle storie è fondamentale, abbiamo citato Federico Buffa, perché è quello che insieme con Giorgio Porrà e con la trasmissione che ha dato origine alla maggior parte delle idee che poi sono arrivate dopo, ovvero lo "Sciagurato Egidio" di Giorgio, ha tracciato questa linea per tutti noi, che poi oggi ha anche molti altri interpreti. E' fondamentale nel racconto perché una parte di cuore deve esserci sempre. L'elemento emotivo legato allo sport non è sostituibile. Senza quello manca qualcosa. Puoi aggiungere tecnologia, puoi aggiungere diritti, puoi aggiungere eventi, puoi aggiungere live, ma senza quella parte emotiva ti manca sempre tantissimo. L'ultima fase, visto che siamo al Festival Serie A che ci ospita e li ringrazio, secondo me è l'ultima evoluzione, il racconto con il protagonista presente, quella che Federico fa al Federico Buffa Talks. Il grado di autoanalisi, capacità di raccontarsi, di rendere partecipi gli altri di questo racconto corale, anche con la propria voce, con la voce del protagonista, secondo me è il pezzo che manca a questa storia di emozioni legate allo sport. Perché ho citato la Serie A? Perché secondo me qui c'è un lavoro da fare con i calciatori perché oggi, a mio parere, il livello, la capacità di rapportarsi con il pubblico di atleti come quelli che abbiamo incontrato in questi anni, in questo anno e mezzo in cui abbiamo cominciato questo programma, da Paltrinieri a Tortu a Brignone, a Goggia, insomma è una capacità di aprirsi, è vero contano anche le domande che uno gli fa, Fabio hai ragione, quindi spesso magari lo stimolo non è sempre adeguato, però una necessità di crescita del mondo del calcio, del mondo della Serie A nei confronti di come insegnare, come aprire la mente dei calciatori perché gli allenatori sono un po' più avanti in questo, però dei nuovi calciatori soprattutto a questo tipo di comunicazione, che non è la comunicazione dei social dove scrivo le due righe che devono essere sempre uguali, sempre abbiamo giocato bene, bello, oppure la foto con la moglie... Secondo me è un passo che se i club di Serie A e non solo ovviamente facessero credo che tutto il mondo del calcio e della Serie A ne gioverebbe.»
Qual è il tuo parere sull'importanza dell'arbitro e del VAR nel calcio moderno e come credi che ciò influenzi il modo in cui raccontiamo il gioco?
«Penso che un elemento fondamentale del racconto del calcio sia anche l'arbitro, il VAR e tutto, credo che dobbiamo continuare a raccontarlo così, questo non vuol dire evitare di portare elementi di cultura sportiva ancora di più nei tifosi di calcio che soprattutto negli ultimi anni con una radicalizzazione del tifo che emerge molto se utilizziamo i social come specchio della realtà, cosa che in realtà non sono, ha peggiorato il clima e quindi Penso che nel racconto ci debba essere anche quell'elemento, perché è tradizione del pubblico calcistico, perché è giusto che il calcio venga analizzato più degli altri sport, perché appassiona più degli altri sport, molto spesso, perché c'è l'elemento del tifo che altri sport in quella misura non hanno. e quindi va detto anche che è bello mettere insieme sport diversi, è bello creare un racconto continuo ma va anche riconosciuto e questo credo che oggi in un ambiente che forse in parte perché meritato ma anche perché ormai una consuetudine, un luogo comune, gli altri sport prendono luce dal calcio, non solo luce anche altro, però voglio dire il calcio è fondamentale per illuminare gli altri sport e quindi credo che vada rispettato aiutato quando c'è bisogno di aiutare, protetto, promosso e i suoi valori vadano fatti crescere. Come ho detto prima, sia nell'ambito della crescita di chi è interprete di quello spettacolo, ma anche di chi ne parla e spesso noi abbiamo una responsabilità forte in questo.»
Raccontare certe emozioni con le immagini è facile ma quando bisogna sostenere il racconto senza le dirette?
«Quando ovviamente non tutte le partite le abbiamo l'impegno che abbiamo mantenuto anche in questi anni è stato sempre quello di continuare a dare grande spazio ovviamente a tutte le grandi storie di calcio, compresa centrale quella della Serie A, perché comunque, come ho detto prima, è un elemento che nella cultura quotidiana del nostro abbonato, di qualunque appassionato di calcio, è centrale e fondamentale. L'abbiamo fatto con l'Inter quest'anno, l'abbiamo fatto con quel tormentato finale di stagione, tormentato per noi perché ci preparavamo a festeggiare lo Scudetto del Napoli e poi veniva rinviato di qualche giorno e poi veniva rinviato ancora di una settimana. La nostra terrazza su Piazza del Priblicito praticamente l'abbiamo affittata per un mese ed è stato bellissimo. Quindi poter raccontare queste gioie e la festa in generale Abbiamo fatto quest'anno con l'Atalanta in Coppa, è il momento per cui aspettiamo anche di fare questo lavoro. Nella testa, in un'altra epoca del mio lavoro, ho il suono delle mani dei degli italiani in Germania che battevano sul pullman degli azzurri che tornavano dopo la vittoria con la Germania a Dortmund in albergo. C'era questo pullman che non riusciva a passare, andava avanti a passo Duomo e le mani dei tifosi italiani che sentivano particolarmente quella partita perché erano italiani in Germania, incontravano attraverso il vetro le mani dei ragazzi degli Azzurri che le mettevano e battevano con loro, quel bam bam, mi è rimasto tantissimo. Queste sono le cose per cui penso viviamo per raccontare queste emozioni e credo che le grandi vittorie, le grandi storie di vittorie quando c'è la maglia azzurra, quando ci sono le grandi squadre italiane in campo sono quelle che poi segnano un po' la storia anche della televisione per quanto ci riguarda.»
Sky è anche un hub per gli sportivi, riuscendo ad unire atleti di varie discipline e narrando una vasta gamma di storie. Esempio recente è la partecipazione di Sofia Goggia nel racconto della finale di Europa League dell'Atalanta
«È vero che questo possa essere diventare casa dello sport, cioè punto d'incontro tra atleti di discipline diverse, di mettere insieme storie diverse, questo è un caso straordinario, posto che Sofia ovviamente ha un grande trasporto per l'Atalanta, è talmente evoluta che potrebbe farlo su qualsiasi cosa, perché raramente ho incontrato una persona così intelligente in assoluto. Questa l'ha scritta lei. Questo promo l'ha scritto lei e non c'è stato verso di far cambiare qualcosa. Ha organizzato le persone al bar, quello doveva lei al mattino, il testo scritto come voleva lei, come riprendere in certi momenti a casa sua perché voleva che ci fosse... Se lo ricorda qui c'è Massimo Previti che è uno dei nostri realizzatori e il grande merito di tutte queste clip vanno ai nostri montatori, ai nostri realizzatori, chi lavora nella grafica, questo trattamento dell'immagine secondo me è la caratteristica che ci differenzia veramente, però dicevo quando si incontra un fenomeno così è poi facile, è bello, è stato poi esempio come Gasperini ha reagito quando sempre lei, ha deciso di prendere la macchina, andare nella postazione che avevamo noi in centro quando l'Atalanta ha vinto e fare il collegamento da lì e non da casa perché ha detto è più bello farlo in mezzo alla piazza e lì c'è stato molto bello questo incontro con Gasperini in onda.»
Goggia è eccezionale come comunicatrice, si può dire anche lo stesso con il fenomeno del momento Sinner?
«È uno sportivo, è vero che ha delle caratteristiche straordinarie, però è uno sportivo. E' giusto che diciamo che lo sport rappresenta questi valori qui e quindi non è una normalità. Certo, questo è un fenomeno, è un fenomeno assoluto come Federer, come Nadal, non sto dicendo che è uguale a Federer e a Nadal, dico come testa, è uno di quei campioni lì, no? però è lo sport. Lo sport è questa cosa qua. Il calcio deve essere questa cosa qua. Questi sono i valori che deve rappresentare.»
Articolo a cura di Simone Rossi
per "Digital-News.it"
(twitter: @simone__rossi)