
«3Tre, il numero magico dello sci»: il docufilm Sky Sport che celebra la leggenda Madonna di Campiglio
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Digital-News (com.stampa)
Perché la 3Tre è così speciale? Lo hanno raccontato gli autori e i protagonisti in un progetto speciale cinematografico dedicato alla più antica gara italiana di sci alpino, che andrà in onda sui canali di Sky Sport durante le festività natalizie e in versione inglese nelle settimane pre olimpiche. Il docufilm intitolato «3Tre il numero magico dello sci» è un progetto Sky - Trentino Marketing, con la collaborazione del Comitato Organizzatore 3Tre, Apt Madonna di Campiglio, Comune di Pinzolo, Comune di Tre Ville e Funivie Madonna di Campiglio.
Il progetto è stato presentato in anteprima proprio al Festival dello Sport di Trento presso la Sala Filarmonica e introdotto in due manche dall'assessore al turismo della Provincia autonoma di Trento Roberto Failoni, dal presidente dell'Azienda per il turismo Madonna di Campiglio Tullio Serafini, dal presidente del Comitato Organizzatore dell'evento sportivo Lorenzo Conci, dall'ideatore del progetto Maurizio Rossini, Ceo di Trentino Marketing e dal direttore di Sky Sport Federico Ferri, assieme a due degli attori del docufilm, i campioni e vincitori sul Canalone Miramonti Ivano Edalini e Giorgio Rocca.
Una pellicola che racconta la storia di un evento straordinario, partendo dalla nascita datata 1950 e la cui denominazione ha un'origine curiosa e singolare a seguito del balbettio espresso dalla voce di uno degli ideatori Camillo Rusconi parlando delle tre gare inizialmente in programma, poi coniato in un brand dal giornalista Rolly Marchi. Perché la 3Tre inizialmente nacque come manifestazione su tre discipline diverse in altrettante località del Trentino, slalom gigante, slalom speciale e discesa libera sul Monte Bondone, in Paganella e a Serrada di Folgaria. Già dal suo battesimo dunque questa manifestazione si rivelò innovativa, essendo un format su tre discipline e precursore della Coppa del Mondo, ma soprattutto uno straordinario promotore di ben tre territori del Trentino, come ha evidenziato nel suo intervento il Ceo di Trentino Marketing Maurizio Rossini ideatore del progetto cinematografico:
«La 3Tre è qualcosa di magico per noi, qualcosa di unico che ci invidiano in tutto il mondo per la suggestione e le emozioni che riesce a regalare. Partendo da questo concetto abbiamo deciso di creare un documentario che con voci e immagini raccontasse, ripercorrendo anche la storia a ritroso, l'enorme significato di questo evento per il movimento turistico della neve in tutti gli aspetti, dalla preparazione della pista, al lavoro dietro le quinte, all'aspetto glamour sino all'aspetto agonistico sul Canalone Miramonti».
E l'emozione ha raggiunto anche le corde dell'assessore provinciale Roberto Failoni:
«Vedere in anteprima il docufilm non mi ha lasciato indifferente per tanti aspetti, legati alla promozione del territorio, ma anche alla gente che ha raccontato l'evento. Ovvero appassionati, tecnici, atleti che ogni anno si mettono in gioco per creare una manifestazione simbolo per il Trentino. A tutti loro va un enorme grazie».
È risultato significativo poi l'intervento del direttore di Sky Sport Federico Ferri:
«Quando Trentino Marketing ci ha prospettato questo progetto, dedicato ad una gara simbolo per l'Italia intera, ci siamo immediatamente attivati per impostare un racconto emozionante, coinvolgendo alcuni professionisti della nostra squadra come il regista Federico Salerno, la coordinatrice Martina Maestri, la project manager Eleonora Marra, la giornalista specializzata Dody Nicolussi, la produttrice Chiara Telleschi e un gruppo di lavoro di alto livello. Il risultato penso sia straordinario».
Nella pellicola si sono alternate le voci di tanti campioni che hanno fatto la storia di questo evento, da Gustavo Thoeni e Piero Gross che assieme a Fausto Radici monopolizzarono il podio nel 1976, ed ancora i fuoriclasse Ingemar Stenmark e Marc Girardelli, Paolo De Chiesa, l'iconico Alberto Tomba che si impose ben tre volte, per finire con due sciatori presenti in sala: Ivano Edalini dominatore nel 1986 e Giorgio Rocca, l'ultimo vincitore italiano nel 2005.
«La 3Tre - ha evidenziato Edalini - è unica al mondo per l'atmosfera, per il fatto che si arriva in paese, per l'adrenalina che si vive. Pur essendo un tracciato non lungo per affrontare il muro del Canalone Miramonti ci vuole molto coraggio per la sua ripidità e lo dico da atleta che ha anche gareggiato in discesa libera».
La chiusura è stata per Giorgio Rocca, che siglò l'ultima delle dieci vittorie azzurre: «È una gara inimitabile, dove l'emozione attraversa tutto il corpo. Il boato del pubblico e la voce dello speaker si sente in partenza, e il contorno di pubblico è da pelle d'oca. Per questo è speciale la 3Tre. Averla vinta come il mio idolo Alberto Tomba per me ha sempre avuto un significato particolare. Speriamo che quest'anno vinca un italiano, sarebbe un'iniezione di fiducia in ottica Olimpiadi di casa».