Ancelotti nel dopogara su Sky: si sta commentando lo sfogo di Novellino contro il pubblico dopo il gol granata. Ancelotti fece qualcosa di simile poco tempo fa, Massimo Mauro vuole sapere in che modo il pubblico di San Siro lo attaccasse nell´occasione. E azzarda: «Mi risulta che ti urlavano Cotechino». La replica è decisa: «Mi urlavano cose molto più pesanti, se mi chiamano Cotechino mica mi offendo».
Stessa sede, arriva Seedorf ancora (direbbe qualcuno) scuro in volto per la marea di fischi subìti in partita. E finisce a duello con Sconcerti che rivendica la libertà del pubblico pagante. Finché si chiude la polemica, senza traumi eccessivi, con Seedorf che si congeda: «E adesso scusatemi, devo andare a fare pipì».
Ringalluzzito dal nuovo protagonismo in politica, Clemente Mastella è in tribuna al San Paolo inviato per Quelli che il calcio. A fine gara decide che deve adeguarsi all´indignazione dell´intero stadio e si lancia in un j´accuse contro i giocatori del Napoli che fanno la bella vita e hanno troppe distrazioni partenopee e parte notturne. Dallo studio Massimo Caputi lo gela: «Guardi che questa settimana il Napoli è stato in ritiro».
Proditorio attacco di Urbano Cairo a quelli di Sky. Arriva ai microfoni e Ilaria D´Amico lo prega di pazientare: «Lei che è un esperto di pubblicità capirà che adesso ne dobbiamo mandare un po´, poi ci rivediamo qui». Siccome Cairo di pubblicità in effetti ne capisce, arriva il fendente: «Il punto è che voi, per essere una tv a pagamento, di pubblicità ne avete troppa». Controreplica della conduttrice, colta di sorpresa: «Cairo, non faccia il birichino».
A Sanremo il momento calcisticamente fondante è stato l´ascolto della frase della canzone di Masini, quella che parla male dell´Italia, descritta a un certo punto come ?Un paese che resta tra i pali, come Zoff?. Sì, magari.
«Gasperini, il Genoa gioca il miglior calcio tra i migliori calcio della serie A». (Gianfranco Coppola, Stadio Sprint, Raidue)
Luciano Spalletti arriva a tiro dell´inviata Rai Francesca Sanipoli. Siccome la Roma rischia di avere problemi con i difensori per la Champions, lei ne approfitta biecamente: «Non è che adesso ripensa un po´ a come è finita con Panucci?». Spalletti si rabbuia e punisce l´interlocutrice con una nuova invenzione dal suo celebre repertorio dialettico: «Bisogna dare una valutazione sullo scorrimento delle cose che sono avvenute». Così impara.
Antonio Dipollina
per "La Repubblica"