
Una buona notizia anche per le tv che, negli ultimi anni, hanno visto crollare gli ascolti.
CROLLO - L’anno scorso l’audience media Rai per i GP è scesa del 21,6%: dai circa 7 milioni telespettatori del 2008 ai 5 e mezzo del 2009. E la percentuale di pubblico per la F.1 sul totale dei telespettatori in quel momento davanti ai tv (in inglese share) è scesa dal 48,7 al 39,7%. I motivi? I risultati del Cavallino e, forse, gli scandali delle ultime stagioni. Non ha riequilibrato la situazione la crescita del 15% dell’audience di Sky, a 384 mila telespettatori.
RECORD - La perdita d’interesse dopo l’addio di Schumi è evidente confrontando i GP più visti. Nel 2009 è stato Monza con 7,7 milioni, poco rispetto ai 9,8 del GP Brasile ’08, agli 11 del Bahrain ’07, ai 12,1 del Brasile ’06, ai 10,2 del San Marino ’05 e ai quasi 13 del Bahrain ’04. Altri tempi, favoriti prima dal dominio Schumi-Ferrari (5 titoli e 72 trionfi), poi dalla sfida tra il tedesco e Fernando Alonso. Nel 2006 i GP con 10 milioni di spettatori furono 4 mentre nel 2004, anno dell’ultimo titolo di Schumi, cadde 3 volte (Bahrain, Monaco e San Marino) il muro dei 12 milioni.
E l’ultimo GP di Schumi, il 22 ottobre 2006 a Interlagos centrò record anche in Germania (14,8 milioni) e Spagna (9,3). Valori che prima dell’annuncio di Schumi sembravano inavvicinabili. In Spagna l’audience è crollata del 29% (share 31%) per la pessima annata di Alonso e il passaggio delle dirette da Telecinco a La Sexta.
per "La Gazzetta dello Sport"