
A riguardo, nel gennaio 2009 Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, aveva presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma.
Il notaio della trasmissione di Raiuno si dichiara estraneo a ogni tipo di responsabilità: “Io non sono il garante dello studio. Non faccio il trasportatore né di pacchi né di niente. Io devo svolgere le mie funzioni notarili, che sono funzioni di pubblico ufficiale, che procede nel sorteggio e nell’abbinamento dei pacchi e nella loro chiusura. Quando i pacchi sono chiusi, io ho svolto la mia funzione. Poi la mia funzione riprende nel momento in cui inizia il gioco, quando verbalizzo e fotografo quello che avviene”.
Pocaterra afferma: “Quando Dona ha sollevato il problema è stato cambiato il sistema... –però poi aggiunge- “ma non da quando Dona l’ha detto”.
Il notaio cita poi improbabili proverbi (“Lei ha sentito una campana e sulla base di quella campana lei sta suonando la sua campana”) e tenta di spiegarsi con articolate metafore (“Guardi, se lei vuole andare al mare può dire io notacqui, perché se stavo al mare è io notacqui…”).