I telecronisti della televisione pubblica fiamminga, la Vrt, hanno deciso di utilizzare i vecchi microfoni tradizionali 'a mano', anziche' quelli piu' piccoli e moderni dotati di auricolari, per limitare al minimo la ritrasmissione del frastuono delle vuvuzela. "Con i microfoni tradizionali il rumore di fondo e' minore, inoltre dalla sala centrale del controllo del suono ridurremo ulteriormente il fastidio provocato dalle vuvuzela", ha spiegato il portavoce del network belga, Bjorn Verdot. (Adnkronos)
C'è la possibilità che la Rai, attraverso un dispositivo - ammesso che l'abbia -, possa eliminare durante le telecronache dei Mondiali di calcio il suono delle vuvuzela, trombette diffusissime in Sudafrica ma fastidiose per le orecchie di chi non è abituato? Un suono che sembra più che altro un continuo ronzio moltiplicato per migliaia di volte in un stesso istante. E' stata anche questa una delle domande che oggi il direttore generale Mauro Masi si è sentito porre durante l'audizione in commissione di Vigilanza. E il dg di Viale Mazzini ha risposto con un diplomatico "vedremo quello che si può fare" dal punto di vista tecnologico e stante quello di cui la Rai dispone. Da giorni si parla in più parti del mondo di interventi sulle frequenze sonore, cancellando quelle che disturbano e lasciando inalterato il resto del suono che normalmente viene da un impianto sportivo.
Canal+ corre ai ripari per 'difendere' i suoi abbonati dai Vuvuzela, le trombette di platisca simbolo del tifo sudafricano e che sono diventate un 'incubo' per alcuni telespettatori nonche' per alcuni giocatori. Da questa sera, infatti, il canale privato francese trasmettera' tutte le partite del mondiale 2010 'Vuvuzela free': la prima sara' Africa del Sud - Uruguay (ore 20.30).
Corea del Nord e Corea del Sud in lite per i diritti televisivi dei Mondiali in Sudafrica. La Fifa sta lavorando affinche' la Corea del Nord, unico Paese partecipante al Mondiale i cui abitanti non possono vedere la Coppa del Mondo in televisione, possa avere accesso alla visione delle partite. "Stiamo discutendo con l'Unione di Radiodiffusione dell'Asia-Pacifico (Abu) riguardo l'accesso della televisione pubblica nord-coreana al segnale internazionale della trasmissione del Mondiale", ha detto un portavoce della Fifa all'agenzia Dpa. La Corea del Nord torna a giocare il Mondiale dopo 44 anni di assenza e lo fa in un momento di grande tensione politica con i vicini della Corea del Sud. Pyongyang non ha comprato i diritti televisivi per trasmettere le partite, ma nonostante cio' i nord-coreani hanno potuto seguire in tv il match inaugurale tra Sudafrica e Messico. Secondo la agenzia di stampa sud-coreana, Yonhap, si è trattato di un atto di pirateria. "La ritrasmissione in Corea del Nord non era autorizzata - ha detto un rappresentante della Sbs, network che detiene i diritti per la Corea del Sud- e ora decideremo quali misure adottare". (DATASPORT)
Licenziato in tronco per aver illecitamente 'ceduto' i biglietti di Olanda-Danimarca a una ditta olandese che voleva improvvisare un'operazione pubblicitaria allo stadio. Parliamo dell'ex calciatore Robbie Earle, uno dei commentatori mandati ai mondiali dalla rete tv britannica Itv, che aveva acquistato, tramite l'azienda, 40 biglietti per la gara. 36 ragazze vestite di arancione si sono presentate allo stadio, sembra, con i biglietti acquistati da Earle, e non erano tutte amiche dell'esperto, ma pubblicizzavano una birra olandese: operazione non autorizzata, dato che lo sponsor ufficiale, Budweiser, è l'unica marca di birra cui è concesso farsi pubblicità ai mondiali (REPUBBLICA.IT)