Le luci fioche (o comunque meno forti rispetto ad altri impianti) del Matusa di Frosinone sono state, più che i replay e moviole varie, il problema che registi e produttori televisivi della serie A - da quest'anno sotto la guida unica della Lega - si sono trovati ad affrontare nella prima giornata di campionato. Dalla lega si fa sapere che «fondamentalmente è andato tutto bene» e non ci sono stati stravolgimenti. Anche perchè i registi sono gli stessi dell'anno scorso, solo che prima erano in organico a Sky e Mediaset e ora, dicono a via Rosellini, sono «ce li siamo portati in casa nostra».
Da quest'anno, per chi non lo ricordasse, il 'segnale' della serie A viene controllato dalla Lega, che ha potenziato la qualità delle immagini e ha anche incrementato il numero delle telecamere. Ma non tutto è filato liscio, nonostante gli standard di produzione leggermente aumentati, perchè ci sono stati i problemi con l'illuminazione del Matusa («ma ce lo aspettavamo», dicono in lega), notati anche da molti telespettatori che seguivano Frosinone-Torino. La differenza balza subito all'occhio, secondo i registi ed esperti della Lega sarebbe perfino impietosa, e infatti alla società ciociara verrà chiesto di aumentare la potenza delle luci. Ma nessuno mette in dubbio il diritto della squadra di Stellone di giocare le partite casalinghe nel suo impianto, visto che, avendo i requisiti minimi, ha ottenuto l'agibilità.
Di sicuro 'centralizzato' dalla lega o meno quello del regista calcistico o comunque sportivo rimane un lavoro tutt'altro che facile. Tiene a sottolinearlo una che questo mestiere lo ha fatto per una vita, Anna Cristina Giustiniani ora ex Rai.
«Premetto che ora sono in pensione e anche in vacanza - dice - e ieri non ho visto le partite, quindi non posso giudicare nello specifico. Comunque nel mio lavoro sono sempre stata indipendente e refrattaria a pressioni o sollecitazioni. Quindi se fossi stata ancora 'in campp' mi sarei difesa con i denti e con le unghie. Cosa voglio dire? che non credo a una maggiore indipendenza di giudizio se adesso i registi del calcio sono sotto tutela della lega calcio. Anzi, per me è l'esatto contrario, perchè se uno è dipendente Rai o Sky ha comunque delle regole a cui attenersi e le rispetta. Questa cosa mi lascia perplessa, se ad altri sta bene peggio per loro».