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De Siervo (Lega Serie A): «Nuovi diritti tv con più bandi in parallelo per scegliere»

De Siervo (Lega Serie A): «Nuovi diritti tv con più bandi in parallelo per scegliere»

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Fonte: Digital-News (com.stampa)

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Sport
  lunedì, 30 gennaio 2023

L'amministratore Delegato della Lega Serie A Luigi De Siervo è intervenuto oggi alla trasmissione La politica nel pallone" di Emilio Mancuso, in onda su Rai Gr Parlamento. 

SUI NUOVI INVESTITORI:

«Il calcio italiano già in passato aveva sollevato l`interesse di fondi e istituti finanziari. In questo momento, dopo una riflessione interna, si è ritenuto di potersi riaprire al confronto. Allo stato attuale sono arrivate sette dichiarazioni d`interesse e nell`arco delle prossime due settimane con il Presidente Casini faremo degli incontri per poter relazionare nell`Assemblea del 24 febbraio alle squadre e far comprendere quali sono i modelli che sono sottoposti. Successivamente si aprirà un dibattito in Assemblea e le squadre decideranno se e in quale direzione procedere, il nostro ruolo è quello di analizzare il mercato e mettere i Club davanti a più opzioni possibili».

SULLA VENDITA DEI DIRITTI AUDIOVISIVI DEL PROSSIMO CICLO:

«Ho parlato del prossimo bando come del più difficile perché se si analizzano i dati in tutti i mercati europei più importanti c`è una stagnazione per quanto riguarda la valorizzazione dei diritti. La Champions League sta crescendo di valore e dovremo scontrarci con il nuovo format della competizione, che prevede più partite. Oggettivamente è più difficile anche per questo motivo. Poi ci tengo sempre a ribadire che nel nostro Paese abbiamo a che fare con delle tare molto gravi, prima tra tutte la pirateria. L`altro aspetto è che tutti i soggetti che hanno dominato il mercato negli ultimi anni, come Mediaset e Sky, hanno progressivamente diminuito il loro impegno nel calcio. Il contesto competitivo è ridotto, in più le Telco in Italia non hanno mai partecipato in maniera diretta all`asta dei diritti. Questa volta, però, siamo partiti con largo anticipo e potremo costruire più bandi in parallelo che ci consentiranno poi di scegliere nel modo migliore. Dobbiamo fare meglio, sia in Italia e soprattutto all`estero, dove fino a 20 anni eravamo i leader indiscussi, ma non abbiamo investito sulla internazionalizzazione. Non sarà facile recuperare il tempo perduto»..

LO STUDIO PER IL CANALE DELLA LEGA:

«Dal punto di vista distributivo il modello è B2B2C, (Business to Business to Consumer) un’offerta al pubblico tramite un distributore. E quindi significherebbe che la Lega nel momento in cui decide, dopo un bando non soddisfacente, di offrire il proprio contenuto a tutti, lo faccia realizzando un accordo con tutte le piattaforme disponibili nel nostro Paese, senza dotarsi delle strutture trasmissive finali di quello che è customer care. E’ un modello che funziona anche per altri. Non è il momento per una distribuzione al consumatore finale a causa di costi e professionalità che devono essere necessariamente superiori».

SULLA PREMIER LEAGUE:

«Siamo preoccupati per lo strapotere economico della Premier League, ma soprattutto dagli Stati che possiedono le squadre di calcio. Se non poniamo un reale limite alla capacità di spese a certi soggetti, evidentemente ci sarà una polarizzazione di tutti i campioni verso determinate aree geografiche. Molto è stato fatto, ma c`è ancora tanto da fare, mi auguro che chi deve sorvegliare, in particolare la UEFA, possa garantire a tutti un maggiore equilibrio. E` evidente che oggi esistano due grandi Campionati che schiacciano gli altri, uno è la Premier e l`altro è la nuova Champions League».

SULLA SUPERCOPPA ITALIANA ALL'ESTERO:

«Se è vero come è vero che la Finale di Coppa Italia si giocherà in Italia, la Supercoppa Italiana dobbiamo necessariamente cercare di giocarla all`estero, come fanno anche l`NBA o l`NFL. Serve giocare all`estero per coltivare e far crescere la passione per le nostre squadre, è l'unico modo vero che abbiamo per cercare di allargare la fascia dei nostri fan. Se torneremo in Arabia Saudita? La decisione spetterà all`Assemblea, in questo momento il Medio Oriente è l`area che maggiormente risponde ad un interesse reale per il nostro calcio. E` soprattutto un`area in cui dobbiamo crescere per la valorizzazione dei nostri diritti. Ci sono buone possibilità che sia ancora in Arabia Saudita, ma è presto per dirlo, saranno i Club a valutare. C'è anche la possibilità di portare la formula con semifinali e finale».

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