La Camera martedì ha dato il via libera con 259 sì, 135 no e 38 astenuti alla legge che delega il governo ad adottare entro sei mesi decreti legislativi per disciplinare la titolarità e l'esercizio dei diritti di trasmissione degli avvenimenti sportivi. «Un altro passo avanti» il commento del commissario straordinario della Figc, Luca Pancalli. La legge, che ora dovrà passare all'approvazione del Senato intende riportare equilibrio il settore ritornando alla vendita collettiva dei diritti.
È prevista la commercializzazione in forma centralizzata con procedure che garantiscano la libera concorrenza, la realizzazione di un sistema equilibrato dell'offerta audiovisiva in chiaro e a pagamento, la salvaguardia delle esigenze delle emittenti locali. La ripartizione delle risorse economiche deve avvenire in modo da assicurare l'equilibrio tra i soggetti partecipanti alle competizioni, mentre una quota delle risorse deve essere destinata ai fini di mutualità generale del sistema.
COMMENTI - «La legge delega sui diritti televisivi avrà l'effetto combinato di rafforzare il sistema calcio italiano e di renderlo più equo e indirizzato alle politiche giovanili», ha commentato il ministro allo Sport, Giovanna Melandri. Il collega alle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, ha sottolineato il valore della legge contro le posizioni dominanti. «È il primo passo importante verso un nuovo sistema di regolamentazione del mercato che sicuramente porterà una migliore disciplina della domanda e dell'offerta», ha detto il presidente del Coni, Gianni Petrucci. Secondo il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, la legge non piacerà alle squadre, in quanto le nuove norme vietano l'acquisizione dei diritti per piattaforme non possedute dagli operatori.