Come (quasi) sempre, Sky è saltata sull'evento con grande dispiego di forze e con una imponente programmazione. Agli Internazionali di tennis Sky è stata anche fortunata, trovando un grande protagonista in Filippo Volandri.
Ce n'era bisogno? E' stato senza dubbio un elemento favorevole alla lievitazione degli ascolti, ma per me e per tanti come me che amano il tennis e amano l'abilità , la competenza, la professionalità di chi ci racconta qualsiasi avvenimento sportivo, basterebbero due telecronisti per inchiodarci davanti al teleschermo.
Gianni Clerici e Rino Tommasi non solo ci fanno capire ciò che sfugge alla massa degli spettatori, ma regalano uno spettacolo nello spettacolo con i loro duetti e le loro osservazioni. Alcuni esempi. Mercoledì, Volandri-Berdych. Clerici: "Primo punto per Volandri". Tommasi: "Ti sbagli, come sempre: è il secondo punto". Clerici: "Beh, ho sbagliato di poco". Su Nadal che sta stritolando il proprio avversario. Tommasi: "Questo è Barbablù, è Barbablù!". Clerici: "Ma Barbablù uccideva le mogli". Tommasi: "E lui uccide gli avversari".
Esternazioni-cult di Clerici: "Perchè non fate il replay di questo bellissimo colpo, inetti!". "Questo campo è nato uno schifo e merita di essere buttato giù". "Clamoroso: hanno trovato un elettricista per riattivare il tabellone". "Ce la faranno rivedere, spero, se si sveglia quell'incompetente regista inglese". ""Atroci preservativi sciaguratamente distribuiti dagli sponsor". "Volandri ha giocato un back basso che mi ha mandato al manicomio". Ovvero: come si possono fare degli appunti, dare informazioni e strappare sorrisi tenendosi alla larga dalla banalità .
NUOVO EROE MEDIATO - Strano che nessuno lo abbia scoperto prima. Filippo Volandri possiede non solo il fisico ma anche lo spirito e la furbizia di un divo dello sport. E' simpatico, spiritoso, belloccio, buca lo schermo: se continua anche a vincere, lo troveremo presto fra gli ospiti più ricercati dei programmi tv e fra i testimonial pubblicitari meglio pagati. Lui lo sa e ieri, a "Quelli che il calcio", a Gene Gnocchi che lo invitava a "tagliarsi quei capelli che sembrano degli spaghetti", ha risposto con prontezza: "Se mi invitate di nuovo vi prometto un nuovo look". Procurarsi una nuova apparizione e creare un'attesa: sono due regole-base della cura dell'immagine.
LA SORPRESA DI SPALLETTI - Difficile rendere vivaci le interviste con allenatori e giocatori di squadre che non hanno più nulla da chiedere al campionato. Fra questi, Luciano Spalletti, il quale su Sky elogia il Torino e anche i suoi: che altro può dire? Dallo studio non giunge alcuna domanda su un argomento sicuramente più attraente: la seconda finale di Coppa Italia con l'Inter. Il primo a meravigliarsene è sembrato proprio l'allenatore romanista, apparso sorpreso quando la D'Amico lo ha accomiatato.
LA FOTO DELLA DOMENICA- Da non perdere la faccia dell'allenatore milanista ad una frase gaglioffa di Roberto Mancini: "Ringrazio Ancelotti per averci fatto vincere due derby". Quando si è ripreso, il milanista ha ringhiato: "E' stata una parentesi, ti consiglio di non abituartici".
SPONSOR IN FASCE - "Guida al Campionato" pomeridiana, celebra come tutti gli altri programmi sportivi la secondogenita di Torti e Ilary Blasi alla quale è stato dato il nome di Chanelle. Maurzio Mosca: "E' il primo caso di bimbo sponsorizzato dalla nascita".
PETACCHI PER FORZA - Il "Processo alla tappa" su RaiTre mostra una clip con tutte (non proprio tutte ma quasi) le vittorie in volata di Petacchi. Il quale Petacchi, favorito alla vigilia, ha perso lo sprint della seconda tappa del Giro d'Italia. Ma oramai il servizio era stato montato...
LA BOXE NELL'ANGOLO - Dopo circa due anni, Sky ha trasmesso un nuovo incontro di pugilato in diretta, il mondiale De La Hoya-Mayweather. Ho cercato inutilmente di conoscere il numero di coloro che hanno acquistato il match ("non ci viene comunicato") nella notte di sabato.
Già , perchè bisognava pagare per vedere:10 euro con una prenotazione entro venerdì 4 maggio, altrimenti 15 euro. Mica poco. Non solo: la telecronaca è stata fatta dagli studi di Milano da un giovane e valente giornalista (la boxe bisogna viverla da bordo ring per capirla e raccontarla), anche se fra i collaboratori del network c'è un certo Rino Tommasi che di pugilato ne sa come nessun altro in Italia. Sorge spontanea una domanda: perchè acquistare un evento nei quale non si crede?
Franco Recanatesi
per "Il Corriere dello Sport"