à stata presentata questa mattina a Milano la nuova concessionaria che curerà a partire dal prossimo anno la raccolta pubblicitaria per 7 Gold, la tv nata nel 2000 dallâunione di tre grandi emittenti del Nord Italia, che oggi può definirsi a pieno titolo televisione generalista nazionale. Grazie alla strategia vincente dei tre soci fondatori, Giorgio Tacchino, Luigi Ferretti e Giorgio Galante, oggi 7Gold ottiene mediamente uno share intorno allâ1%, con punte anche del 4% in prima serata.
âProprio in seguito alla nostra sempre costante voglia di crescere, â ha spiegato Giorgio Tacchino, presidente di Italia 7 Gold s.r.l. â si è arrivati al grande passo di curare autonomamente la pubblicità â. Lâobiettivo dichiarato per il 2008 è di 18 milioni di euro: per raggiungerlo 7Gold si è affidata alle cure di Enzo Campione, presidente di Radio e reti, concessionaria leader nel settore radiofonico.
La nuova società , 7Gold Pubblicità (al 70% di proprietà di Campione), inizierà la sua attività dal 1° Gennaio 2008, quando terminerà il contratto in essere tra Italia 7 Gold e PRS, non rinnovato a causa di divergenze numeriche sugli obiettivi, sempre più ambiziosi.
âLa tv generalista non è in crisi â commenta Enzo Campione â e 7 Gold dimostra che è possibile creare una tv nazionale al di fuori del duopolio Rai e Mediasetâ. Programmi di punta del palinsesto dellâemittente sono lâinossidabile Processo di Biscardi, giunto alla sua ventottesima edizione, e Diretta Stadio, che da questâanno si è avvalsa della partecipazione, tra gli altri, di Tiziano Crudeli ed Elio Corno.
Nel palinsesto, annunciato nelle scorse settimane, troveranno presto spazio anche film di grandi major internazionali con cui 7Gold ha già intavolato trattative. âCi distinguiamo anche in questo â ha dichiarato soddisfatto Giorgio Galante â perché ormai le grandi tv prediligono la fiction e il genere reality, mentre per noi non câè niente di meglio che un bel filmâ.
A proposito di palinsesto, interessante il target di riferimento del canale, stimato dallo stesso Galante come superiore ai 27 anni, poiché âil campo dei programmi per bambini e ragazzi sulle tv generalista è ormai blindatissimoâ.
 Giorgio Scorsone
per "Digital-Sat.it"