Patrizia Mirigliani contro la Rai, bersaglio particolare Rai1, la rete ammiraglia. "Dateci gli ingredienti! Le nozze con i fichi secchi non si possono piu' fare, e non ègiusto quello che accade. Mi sono rotta le scatole, siamo al punto che non c'èancora il presidente di giuria... Miss Italia merita pari dignità del Festival di Sanremo, visto che èun evento al quale l'azienda Rai ci tiene".
E' stato un attacco frontale e anche inatteso quello che di slancio è arrivato dalla patron del concorso durante un incontro stampa convocato su due piedi, una volta visti gli ascolti della prima delle due serate di finale: ieri 2 milioni e 835mila spettatori, cioècirca 600mila meno di un anno fa, e share al 16,20 per cento, cinque punti e mezzo al di sotto dell'ascolto della prima serata di un anno fa.
"Sotto accusa il fatto - ha denunciato la patron - che su Miss Italia non c'èquella premura, quell'attenzione che invece la rete, l'azienda, dedica al Festival, a cominciare dagli ospiti che sono sempre l'elemento di traino degli ascolti.
"Le finali di Miss Italia sono la punta di un iceberg di un lavoro che inizia a febbraio, 600 selezioni in tutta Italia. Fa paura - ha detto Mirigliani - un concorso con tanti anni dietro, fiore all'occhiello della Rai, fa paura che il concorso consegni alla Rai sponsor, ragazze corrette. Quanto siamo importanti per la Rai? Quanto investe la Rai su questo evento che merita rispetto e amore? Perchè non possiamo conoscere fino in fondo i contenuti autorali? Perchè non possiamo avere gli ospiti che ha Sanremo?", la raffica di interrogativi che, seppure avanzati con tono calmo, a stento nascondono la rabbia della patron del concorso.
"Facciamo un evento che piace alla gente, Miss Italia èun grande prodotto ma se la Rai non traduce quello che ènella trasmissione, èevidente che gli ascolti vanno giu'. Dateci gli ingredienti, le nozze con i fichi secchi non si fanno piu', mi sono rotta le scatole...".
E ha spiegato: "Altrove, in altre trasmissioni, dal Premio Barocco in poi, vedo che gli artisti ci sono, vengono invitati. Invece per Miss Italia non c'èl'attenzione che merita, eppure èun programma che non ha mai tradito la Rai". E poi la sottolineatura: "Sanremo traina, e qui non ho avuto per giorni il capostruttura perchèimpegnato nelle runioni per il Festival".
Un incontro stampa che per lunghi minuti ha visto presenti la sola Mirigliani e il suo staff, e la patron ha commentato: "Quando le cose funzionano ci sono tutti. Diversamente la Miren resta da sola". Poi però sono arrivati il vicedirettore di Rai1 Gianvito Lomaglio e il capostruttura Antonio Azzalini, oltre al conduttore Fabrizio Frizzi, che hanno detto la loro. "Se potessimo comunicare gli ospiti - ha continuato la Mirigliani nel suo j'accuse - la gente avrebbe piu' interesse a seguire la trasmissione. Non riusciamo a comunicare. Ma almeno investissero sul progetto autorale! Ci sono piu' interessi dietro il Festival che non su Miss Italia che in fatto di trasparenza non ha nulla da rimproverarsi ne da essere rimproverata. Si deve lavorare sul prodotto, non si può arrivare all'ultimo momento".
Per la Mirigliani, invece, "qui ci sono progetti autorali blindati, mentre da tempo chiediamo che uno dei nostri autori possa far parte del gruppo. L'accordo con la Rai (rinnovato quest'anno, ndr) prevede che questa produca la trasmissione, però crediamo che il polso della situazione la Rai lo abbia da anni. Il prodotto dev'essere curato, deve avere l'attenzione che ricevono gli altri eventi".
La prima voce targata Rai è stata quella di Fabrizio Frizzi, che subito si èa ssunto ogni responsabilità per quanto riguarda la serata di ieri, ovvero un'impostazione della trasmissione che prevedesse a ogni selezione la valorizzazione delle ragazze rimaste in gara, anzichè puntare con la telecamera sulle eliminate. Questo nuovo meccanismo ha finito con l'allungare i tempi dello spettacolo e può aver contribuito a far pendere verso il basso gli ascolti.
Frizzi però ha tenuto a dire che questa sua impostazione ha una motivazione di fondo a cui non ha inteso derogare: "il rispetto per le ragazze in gara, farle conoscere, rivedere. In tre minuti non voti 60 ragazze, le prendi in giro. Serata lunga perchè abbiamo dato spazio alle ragazze".
Il conduttore ha parlato di lavoro "preparato bene", di "operazione coraggiosa perchè forse non aderente ai tempi che viviamo". Certo, sugli ascolti "mi sarei augurato un risultato piu' alto di almeno un punto, però quello ottenuto mi sembra abbastanza buono. Risultato non trionfale, inutile negarlo, però buono, che ci incoraggia, non ci deve sconfortare. E poi questo dato va letto in relazione agli altri: ieri sera c'erano tutte le reti aperte e alle generaliste è rimasto solo il 60 per cento, e noi abbiamo ottenuto un 16 per cento che non è da buttare e che paragonerei al 29 per cento del 2002". E comunque sia, "sono orgoglioso di quello che ho fatto", perchè "magari se fossi stato meno rispettoso delle ragazze avremmo ottenuto altro, ma io sono di un'educazione un pò dimenticata...".
Per Frizzi, quello di Miss Italia "resta un programma di eleganza. Io al meccanismo del reality non sono abituato. Chi partecipa a un concorso deve avere pari opportunità, io rispetto i miei interlocutori. Il mio tentativo è stato quello di mettere al centro le ragazze". Quindi, ha sottolineato che "forse una maniera piu' speculativa di usare i tempi c'era, bastava dire le eliminate, ma io ho preferito citare le ragazze promosse. Evidentemente ho peccato di troppa sensibilità...E' stato fatto un lavoro meticoloso, possiamo dormire sonni sereni dal punto di vista del rispetto per le partecipanti".
Dunque, è toccato ad Antonio Azzalini, capostruttura di Rai1, che ha parlato anch'egli senza mezzi termini definendo Miss Italia un programma "con molti cappi e legacci, problemi.
E' un concorso di bellezza molto particolare. In finale abbiamo per obbligo 21 miss regionali, la Miren deve soddisfare tutti gli agenti regionali, farle vedere il piu' possibile. E da questa base partiamo per mandare in onda il programma". Per Azzalini "non c'è stato un errore di tipo editoriale, sono invece cambiati gli ascolti delle reti", usando il termine "spappolati". Ieri - ha aggiunto - "è stata fatta una trasmissione rispettosa, non sono mai state inquadrate le eliminate".
Per il confezionamento del programma "si ètenuto conto del budget, abbiamo puntato ad avere una giuria piu' ampia, i costi sono quindi saliti. Insomma abbiamo fatto il massimo". L'accordo con la Miren "èpluriennale, non cambieremo l'impianto". E, infine, "la Mirigliani dovrebbe avere memoria degli accadimenti", come la convenzione rinnovata solo da poco, il cambio di location (da Salsomaggiore a Montecatini Terme).
Il vicedirettore di Rai1 Lomaglio ha rilevato che la Rai è invece "presente massicciamente, sa che questo è un programma importante, ha portato autori molto bravi. Sapevamo delle difficoltà, sappiamo che Rai1 deve fare programmi generalisti, puliti, eleganti e l'abbiamo fatto ieri". Il tutto "all'interno di un budget, non abbiamo più i soldi di una volta. Di fronte avevamo uno spettacolo che non potevamo fare diversamente. Potevamo tutto ma Miss Italia è questo".
Brevissimo il sindaco di Montecatini Terme, Giuseppe Bellandi: "La nostra comunità ha creduto molto in questo progetto e ha speso soldi. Lo share sarà quello che sarà, si può sempre migliorare".