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Media scrivono a ministri cultura. Zappia (Sky): «Difendere industria digitale dalla pirateria».

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Media scrivono a ministri cultura. Zappia (ad Sky): «Difendere industria digitale dalla pirateria».In occasione dell'apertura del primo G7 Cultura della storia in programma a Firenze, le principali aziende di media e intrattenimento internazionali hanno inviato ai ministri della cultura di tutti i 7 Paesi coinvolti e ai commissari competenti dell'Unione europea una lettera appello per sensibilizzarli sulla necessità di difendere l'industria digitale creativa dalla pirateria online.

«Una piaga che minaccia miliardi di investimenti e decine di milioni di posti di lavoro nei settori dello sport, delle arti e della cultura».

Il testo è firmato dai Ceo di Vivendi, Sky Group, Sky Italia, Sky Deutschland, Bbc Worldwide, Canal+, Mediaset, Fox, Disney, Nbcu, Sony Pictures, Constantin Film, European Producers' Club, Anica, Warner Music, Universal Music, Premier League, Bundesliga, Lega Serie A e la Uefa. La lettera è scritta:

«in rappresentanza di molte delle più grandi aziende di media e di intrattenimento del G7, una parte rilevante del settore creativo che ogni anno contribuisce all'economia globale con 2,25 mila miliardi di dollari».

Con Sky, l'appello che sarà consegnato ai ministri della Cultura del G7 è firmato anche da altri importanti soggetti, tra i quali Bbc, Canal Plus, Mediaset, Fox e Vivendi. L'appello, ha evidenziato Andrea Zappia, CEO di Sky Italia:

«nasce da un bisogno molto forte: quello che era un fenomeno tollerato nel tempo sta diventando un vero problema per l'industria creativa in primis e quindi soprattutto per quei giovani che oggi vogliono affrontare il mondo della creatività, televisiva, cinematografica e che si trovano a cercare lavoro e a cercarlo molto velocemente attraverso canali illegali».


A: G7 Ministri della Cultura
Data: 29 Marzo 2017
In copia: Presidente Commissione Europea

Illustri Ministri della Cultura,

Canada: Melanie Joly, Minister of Heritage
France: Audrey Azoulay, Minister of Culture and Communication
Germany: Monika Grutters, Minister of State, Culture and Media; Heiko Maas, Minister for Justice and Consumer Protection
Italy: Dario Franceschini, Minister of Cultural Heritage
Japan: Hirokazu Matsuno, Minister of Education, Sports, Science and Technology
UK: Karen Bradley, Secretary of State for Culture, Media and Sport, and Matt Hancock, Minister for Digital and Culture
USA: Bruce Wharton, Acting Under Secretary for Public Diplomacy and Public Affairs
President of the European Commission Jean Claude Juncker
European Commissioner for Education, Culture Youth and Sport Tibor Navracsics
European Commissioner for Internal Market, Industry, Entrepreneurship and SMEs Elzbieta Bienkowska
President of the European Parliament Antonio Tajani

Scriviamo in rappresentanza di molte delle più grandi aziende di media e di intrattenimento del G7, una parte rilevante del settore creativo che ogni anno contribuisce all'economia globale con 2,25 mila miliardi di dollari. Oltre a garantire decine di milioni di posti di lavoro altamente qualificati, intratteniamo miliardi di persone ogni giorno con contenuti diversi e assicuriamo investimenti vitali a sostegno dello sport, delle arti e della cultura.

Data l'attenzione dei Ministri della Cultura del G7 alla tutela del nostro patrimonio culturale, è giusto che l’incontro ministeriale si tenga a Firenze, città che si distingue proprio per la conservazione e la tutela della cultura. Ciò rappresenta l’ideale prosecuzione delle agende G7/G8 e G20 degli anni precedenti, in particolare di quella della Francia che nel 2011 si è focalizzata sulla protezione e la promozione della cultura ponendola fra i suoi obiettivi fondamentali.

Con la presente lettera, chiediamo il Vostro sostegno per garantire il continuo successo del settore in tutti i Paesi del G7 e non solo. Siamo di fronte a un problema di forte impatto tanto quanto il traffico di opere d'arte, che danneggia il nostro settore al pari delle grandi sfide internazionali e che, giorno dopo giorno, sta prendendo sempre più piede. Parliamo della sistematica, diffusa e sofisticata violazione online della nostra proprietà intellettuale da parte di imprese commerciali che cercano di generare profitti illeciti sfruttando il nostro lavoro e la nostra creatività. Il fenomeno è meglio conosciuto come pirateria online e mette a repentaglio la capacità delle nostre aziende di continuare ad investire, crescere e dare un contributo positivo alle nostre economie e alle nostre società.

Le stime percentuali sulla pirateria online variano, ma la maggior parte degli studi mostra che circa il 30% degli utenti di Internet in tutto il mondo accede regolarmente a contenuti illegali. L'impatto di tale pratica mette a rischio miliardi di investimenti e rappresenta una minaccia per decine di milioni di posti di lavoro nei nostri paesi. Il fenomeno colpisce l'intera filiera dell’intrattenimento, dagli scenografi ai truccatori, dai produttori discografici ai compositori, dal personale impiegato durante gli eventi sportivi al cameraman e al produttore, dal programmatore di software per un gioco al progettista di un’app, dai gestori di sale cinematografiche ai distributori. Nessuno escluso.

Chiediamo dunque la Vostra attenzione su questo problema in maniera coordinata e strategica, per affrontare in modo sistematico tutte le sfide poste dalla pirateria online che rischiano di ostacolare la nostra crescita futura. La pirateria in rete è un problema globale, e se da un lato continueremo ad impegnarci ad adottare le misure legali locali a nostra disposizione per proteggere la nostra proprietà intellettuale, dall’altro ci aspettiamo che anche altri attori responsabili degli ecosistemi internet, compresi gli intermediari, facciano la loro parte per proteggere i consumatori e favorire il commercio legale.

Nel 2011, la Presidenza del G8 e del G20 ha dichiarato che “gli autori e gli intellettuali non devono essere privati del frutto del loro talento” nell'era digitale. Il lavoro cominciato allora si è poi fermato a seguito di altri avvenimenti nel mondo, ma ora è il momento di ricominciare da dove avevamo lasciato, tutti insieme. Non c'è migliore occasione delle discussioni che avrete durante il G7 dei Ministri della Cultura per rilasciare una dichiarazione forte e riprendere questo importante lavoro di cui noi tutti beneficeremo, per proteggere la nostra cultura e il nostro futuro economico.

Cordiali saluti,

  • Stacey Snider - CEO & Chairman, Twentieth Century Fox Film
  • Francesco Rutelli - President, Anica
  • Tim Davie - Chief Executive, BBC Worldwide Ltd
  • John Petter - CEO, BT Consumer
  • Christian Seifert -  CEO, DFL Deutsche Fussball Liga GmbH
  • Jean Christophe Thiery - President, Canal + Group
  • Martin Moszkowicz - CEO, Constantin Film
  • Marco Chimenz - President, European Producers Club
  • Gina Nieri - Executive Board Member, Mediaset S.p.A. Vice President, R.T.I. S.p.A.
  • Kevin MacLellan - Chairman, Global Distribution and International, NBCUniversal
  • Richard Scudamore - Executive Chairman, Premier League
  • Maurizio Beretta - President, Lega Serie A
  • Jeremy Darroch, Group CEO, Sky Andrea Zappia, CEO Sky Italia, Carsten Schmidt, CEO Germany, Stephen Van Rooyen, Chief Executive UK & Ireland
  • Michael Lynton - Co-CEO, Sony Entertainment On behalf of Sony Pictures and Sony Music
  • Martin Kallen - CEO, UEFA Events S.A
  • Frédéric Crépin -  General Counsel, Member of the Management Board, Vivendi
  • Steve Cooper - CEO, Warner Music Group
  • Andy Bird - Chairman, Walt Disney International

Media scrivono a ministri cultura. Zappia (ad Sky): «Difendere industria digitale dalla pirateria».


To: G7 Ministers of Culture
Date: 29 March 2017
CC: European Commission President

Dear Ministers,
We represent many of the largest media and entertainment businesses in the G7, forming a large part of the creative sector that contributes $2.25 trillion to the global economy every year. As well as providing tens of millions of highly skilled jobs, we entertain billions of people every day with diverse content and provide vital investment to support sports, the arts, and culture.

Given the focus of the G7 Culture Ministers on protecting our cultural heritage, it is fitting that the Ministerial get-together will occur in Florence, which stands for the preservation and protection of culture. This is a vital continuation of the G7/G8 and G20 agendas of previous years, notably of France in 2011 which focused on protecting and promoting culture as of its core objectives.

We write now to ask for your support to ensure the continued success of the entertainment sector across the G7 countries and beyond. We are faced with an issue as impactful as trafficking of art, as harmful to our sector as any other international challenge, and which is growing more significant by the day. We are speaking about the systematic, wide-spread and sophisticated online infringement of our intellectual property by commercial enterprises that seek to make an illegitimate profit from our endeavour and creativity. It is better known as internet piracy and it places in jeopardy the capacity for our businesses to continue to invest, to grow and contribute to our economies and society.

Estimates of the rates of internet piracy vary, but most studies show around 30% of internet users around the world access illegal content regularly. The impact of such behaviour threatens billions of investment and tens of millions of jobs in our countries. It affects the whole entertainment supply chain, from the set designer to the make-up artist, from the record producer to the composer, the match day staff at a sporting event to the camera operator and producer, the software coder for a game to the app designer, the cinema exhibitor to the television distributor. No part of our industry goes unaffected.

We request your attention to this problem in a coordinated and strategic manner, to systematically tackle all the internet piracy challenges that risk holding back our future growth. Internet piracy is a global problem, and while we are committed to using local legal measures available to us to protect our intellectual property, we also look to other responsible actors in the internet ecosystems, including intermediaries, to do their part to protect consumers and support legitimate commerce.

In 2011, the Presidency of the G8 and G20 declared that “authors and thinkers must not be deprived of the fruit of their talent” in the digital age. The work begun then has been stalled by developments around the world, but now is the time to begin together again. There is no better opportunity than the discussions you will have at the G7 Culture Ministers to issue a strong statement and begin re-energising this important work that will benefit us all, protecting our culture and our economic future.

Yours sincerely

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