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Prodotto da âBallaròâ e dalla Lotus Productions di Marco Belardi, il film si avvale dellâamichevole partecipazione di diversi attori famosi tra cui Claudio Amendola, Alessandra Bellini, Vittoria Belvedere, Nino Frassica, Paolo Hendel, Veronica Pivetti, Rosalia Porcaro, Sebastiano Somma.
âà unâemozione vederlo realizzato - dice Giovanni Floris, conduttore del programma: è emozionante il fatto di mettere in atto unâidea che potevamo non avere. Sbriciolare un film dentro 'Ballarò' è venuto in mente ad Anna Maria Catricalà , che subito è stata supportata da me e dagli altri autori della trasmissione (Stefano Tomassini e Lello Fabiani, ndr), che nellâarco dei cinque anni hanno continuato a sperimentare, senza adagiarsi sui successi mietuti. Col governo di centrosinistra molti pensavano che il programma si sarebbe sgonfiato: invece, abbiamo alzato di un punto la media degli ascolti. Questo vuol dire che migliaia di persone scelgono ogni settimana il nostro modo di approfondire i diversi argomenti e ci danno fiduciaâ.
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Lâidea si colloca nel genere della contaminazione delle forme comunicative che âBallaròâ ha portato avanti sin dal primo anno di programmazione. âAbbiamo portato il linguaggio della carta stampata in televisione con i corsivi, - continua Floris - dopodichè abbiamo investito nei corti dâautore e dopo ancora negli spot su temi sociali che hanno pure ottenuto importanti riconoscimenti internazionaliâ.
Il film parte con una lettera che la giovane Margherita (Francesca Inaudi) scrive ai suoi genitori (i due protagonisti) chiedendo loro di raggiungerla a Stromboli per il suo matrimonio ponendo loro delle condizioni: i due ex coniugi dovranno attraversare da Milano lâItalia con la macchina con lâintento di costringerli a stare insieme e ricreare lâatmosfera dei tempi andati. Durante il viaggio sâimbattono in singolari personaggi che rappresentano appieno i tic e le diverse sfaccettature del nostro Paese con un occhio alla commedia allâitaliana, strappando pure qualche sincera risata, frutto di una sceneggiatura attenta, misurata, mai sopra le righe, pertinente. âAbbiamo scritto il film in tre settimane e girato in due settimane - dice Paolo Genovese, lâaltro regista - e gli attori hanno contribuito alla costruzione della scrittura nella sua interezzaâ.
âMi ha spinta lâamicizia con i due registi a prendere parte al progetto - confessa Vittoria Belvedere - con cui ho già lavorato alla fiction Nati ieriâ. âIn effetti, - ammette Sebastiano Somma - abbiamo messo un poâ del nostro per quanto riguarda la tematica socialeâ. Per Antonio Catania è stato convincente proprio il progetto in sé: âLa storia è importante perché mette in luce come due persone con idee e contrasti personali possano comunque continuare a parlare nel rispetto delle reciproche posizioni, in equilibrioâ. E come i due personaggi principali, lâItalia tutta, nonostante le differenze politiche, geografiche e storiche, ha molte più cose in comune di quanto gli italiani stessi immaginano.
Si realizzerebbe così lâaugurio che il Presidente della Repubblica Giorgio Napoletano ha fatto agli italiani: che la Destra e la Sinistra, cioè, nelle diverse posizioni, possano trovare un modo migliore per dialogare e servire il Paese: âLâidea era già venuta ai due registi - sentenzia Paolo Hendel - : questo dice molto su come âBallaròâ riesca ad anticipare i tempiâ.
âViaggio in Italia, il cinema va a Ballarò", debutta quindi domani sera: guest star del primo episodio sarà Nino Frassica, venditore di rose rosse a un semaforo. Lo spettatore si troverà di fronte a un format nuovo, che come spiegano Genovese e Maniero âè anche un viaggio nel genere della trasmissione televisiva, tra fiction classica, cinema on the road, cortometraggio cinematografico e sit-comâ.