Sono passati degli anni oramai da quando la Clarke Tech irruppe prepotentemente nel mercato dei decoder satellitari con quel CT2100 che all’epoca venne definito “piccolo mostro” per prestazioni in paragone al prezzo. Ed in effetti le sue caratteristiche, con l’introduzione dell’innovativo blindscan (innovativo per quell’epoca – e soprattutto per quella fascia di prezzo) ne fecero un vero e proprio “best-buy”. Tradizione che si è rinnovata nei modelli successivi, dalla serie “plus” fino alla serie HD il cui capostipite –il 5000- ha introdotto a suo tempo quello che era un innovativo metodo di registrazione su disco esterno via USB (grazie alle periferiche USB2.0 che permettevano una velocità di trasferimento dati sufficiente allo scopo).
Andiamo a vedere da vicino il modello più recente introdotto dalla casa Tedesco-coreana, l' HD 3100, che riprende le caratteristiche ereditate dai modelli precedenti.
1 Visto da vicino
Nella scatola, assieme al decoder, abbiamo un ampio manuale cartaceo in più lingue (abitudine che oramai si va perdendo), il telecomando, ed –altra ottima sorpresa- un cavo HDMI di buona fattura, che non ci costringerà a fare la corsa all’ultimo minuto al centro commerciale più vicino.
La linea del decoder è assolutamente identica ai vecchi 2100/3100 e simili; un case che –sebbene possa al giorno d’oggi risultare un poco scarno ed obsoleto- trasmette sobrietà; solito display con cifre verdi, tasto on/off e due tasti per il channel up/down. Sotto lo sportellino a destra, il lettore di schede e due alloggiamenti per moduli CAM. In fase di spegnimento del decoder il display si spegne completamente, e rimane solo un led rosso a simboleggiare lo standby (non rimane l’orologio visualizzato).
Sul retro, partendo da sinistra, si hanno la presa per LNB input ed il LNB loop out, un connettore ottico SPDIF per l’uscita audio digitale, il connettore USB (un solo connettore, non c’è duplicazione sul frontale), le due scart per il TV e per l’eventuale AV/out, un connettore LAN per collegare in rete il decoder, una RS232, la presa HDMI, e poi 6 connettori RCA per –rispettivamente- Audio L/R, video composito, ed uscita Y/ Pb/ Pr (component).
Il telecomando anticipa un po’ quello che troveremo all’interno del decoder: un sacco di funzioni, che lo rendono non più un “semplice” decoder satellitare, ma una vera stazione multimediale
Sul telecomando ed il richiamo delle funzioni, andrebbe aperto un piccolo paragrafo a parte: sono così vaste le funzionalità del decoder che effettivamente non è intuitivo il come richiamarle tutte. Alcune sono richiamabili dal menù principale, altre sono attivabili solo con alcuni tasti del telecomando. Inoltre abbiamo quattro tasti funzione assolutamente generici (F1...F4) sull’ultima fila che –anche leggendo il manuale- possono lasciare perplessi. A parte il tasto F1 (che vedremo essere dedicato ai DIVX), gli altri tre tasti sono dedicati a “funzionalità future”.
2 Le caratteristiche
All’epoca (si parla di cinque, sei anni fa), le caratteristiche del “piccolo mostro” 2100 facevano passare in secondo piano quello che era il suo più grosso difetto: la scarsa qualità video. In effetti con i moderni TV a schermo piatto la qualità video del 2100 era diventata assolutamente insufficiente, e alla ClarkeTech se ne erano accorti da tempo con l’introduzione dapprima dei modelli plus, e successivamente del CT5000. Con questo 3100HD si è deciso di fare una scelta, sacrificando la filosofia del “combo” (satellite + DTT tutto in uno) che era stata implementata nel 5000, e portando l’uscita video a 1080p sui modelli di nuova uscita. In più, le caratteristiche di questi modelli sono state estese -oltre alla funzione PVR- anche al multimedia con possibilità di visualizzare JPG, ascoltare MP3, visualizzare DivX, ascoltare e vedere streaming audio e video da internet.
Ed in effetti -anche per motivi di mercato- probabilmente la scelta si è dimostrata vincente, come vedremo in seguito.
3 Cardreader, CAM, firmware
Il 3100HD esce di fabbrica con un lettore di schede a standard Conax, come tutti gli ultimi modelli di casa CT. Oltre al cardreader, abbiamo due slot per alloggiamenti CAM, utili nel caso di abbonamenti a più servizi di PayTV.
Per quanto riguarda i firmware, la peculiarità dei ClarkeTech fin dall’introduzione del mitico 2100 era la versatilità dei firmware alternativi: qua non si fa eccezione, ed in parallelo ai firmware ufficiali, disponibili sul sito internet del produttore, si hanno i firmware cosiddetti “alternativi” o “patched”, da cui la “p” finale sul numero di versione.
(le info di sistema da menù)
Nell’esemplare in prova ho caricato l’ultimo patched, il 106p, ed in effetti le feature introdotte sono notevoli, in primis proprio sul cardreader. Infatti, con uno dei firmware “p” è possibile estendere le funzionalità del cardreader abilitandolo alla lettura delle card di altre codifiche. Per quanto riguarda l’italia, abbiamo il funzionamento sia con le schede NDS Sky, sia con le tessere di TiVù sat. Per quest’ultima ne è stato testato il buon funzionamento dal sottoscritto, con una scheda serie “azzurra” tra le prime uscite, una scheda che non aveva dato particolari problemi nemmeno su un 2100 vecchia versione.
(la tessera TiVù sat viene riconosciuta dai firmware “p” come Nagravision)
Ma le funzionalità del firmware “p” non si fermano qui, ovviamente: menù “segreti”, emu e altre caratteristiche sono ben presenti, per chi si volesse eventualmente cimentare (è bene ricordare che tale utilizzo non è però legale).
4 La sezione satellite
A parte la struttura del menù, che cambia un po’ rispetto ai vecchi modelli ma risulta assolutamente gradevole e più “moderna”, il funzionamento per la parte strettamente satellitare non si discosta dalla logica semplice a cui ci ha abituato la CT.
(la schermata di installazione)
Dopo aver settato i parametri di antenna secondo il proprio impianto (monofeed, dual feed, motorizzato) è possibile partire con la ricerca canali. In alternativa (sicuramente consigliabile) è possibile caricare uno dei settings preconfezionati (ovviamente non posso che suggerirvi quelli del Giorgio Team): a questo scopo, il caricamento canali può esser fatto sia via USB, sia via porta seriale. Il ClarkeTech editor studio funziona senza problemi con il decoder, sia per fare upload, sia per fare download dei settings, oltrechè per editare i canali.
(la selezione dei canali con il tasto OK)
Premendo il tasto OK sul telecomando si entra nella lista canali, e da qui è possibile scorrere e selezionare ognuno dei canali sintonizzati che –è bene ricordarlo- possono raggiungere la cifra di 10000 totali. Un altra pressione del tasto Ok ci farà selezionare il canale a tutto schermo.
Con il tasto “i” si possono recuperare le informazioni di base del canale selezionato: premendolo una volta appare un banner con le informazioni minimali, premendolo due volte le informazioni si espandono a tutto schermo. Attenzione, perchè nelle informazioni “estese” non è possibile leggere il valore di symbolrate del canale; vedremo quanto ciò sia fastidioso tra poco, quando parleremo del blindscan. E’ anche presente l’immancabile tasto di EPG tramite il quale è possibile recuperare le informazioni di programmazione dell’emittente (laddove trasmesse, ovviamente).
(la schermata informativa del canale, versione “full”: manca il symbolrate)
Per quanto riguarda il blindscan, un altra sorpresa sempre riguardante i SR: non è possibile selezionare i symbolrate di interesse, ma è solamente possibile impostare un range di frequenze da scansionare. Il default –se non si effettua una scelta- è tutto il range 10700-12750.
(il menù di selezione del blindscan)
Il risultato è comunque abbastanza veloce (magari sarà opportuno selezionare un range specifico) ma ho avuto l’impressione che il tuner non arrivi a symbolrate “estremi”.
Intendiamoci: niente di trascendentale, ma il tentativo di sintonizzare il transponder di TelePadrePio su Atlantic Bird a 12.5W (il cui S.R. è 1300) non ha dato buon esito. Magari però si tratta di un problema legato all’impianto (non ho fatto i test a casa mia, ma su un sistema motorizzato di un amico), quindi è più corretto sospendere il giudizio in attesa di ulteriori verifiche. I canali russi sul 53E invece (per i quali si passa ad un SR di 45000) non danno alcun problema.
La cosa fastidiosa del mancato inserimento del SR sia nei menù di blindscan, sia nelle info del canale, si riflette anche sul lavoro che deve fare il feedhunter: per capire –per fare un esempio legato alla foto- quale symbolrate ha il feed “CHEVC1” si devono fare i salti mortali. O andare a vedere tra i nuovi transponder aggiunti qual’è il SR corrispondente, oppure scaricarsi l’intero settings su PC per verificare il SR del canale corrispondente.... questo è un punto decisamente a sfavore del decoder. Speriamo in una aggiunta dei prossimi firmware.
L’unico sottomenù in cui è possibile metter mano al symbolrate è quello di ricerca manuale, in cui è possibile visualizzare i dati del transponder già presenti, ed aggiungere nuovi TP (inserendo quindi frequenza, polarizzazione ed anche il SR).
Un grazie agli amici StanleyCassidy e Digirolamop per i suggerimenti sui feeds.
5 Il PVR
Una delle funzioni più utili è sicuramente quella di registrazione e timeshift, che si può ottenere aggiungendo un dispositivo di memorizzazione USB. A tal proposito nel menù è prevista una voce specifica all’I/O (menù “stoccaggio”) e specificamente alla gestione di un dispositivo USB.
(Il menù stoccaggio)
Entrando in “gestione disco” si ha una serie di feature, tra cui la possibilità di formattare il disco ed il controllo di “bontà” del dispositivo, per scoprire se è adatto o meno a fare da supporto per il PVR.
(il menù di gestione disco)
(il test del dispositivo USB)
Come detto è possibile usufruire del timeshift per mettere in pausa un programma (se si è interrotti da una telefonata, o se si vuole fare un break.... molto meno infrequente di quanto si pensi !); le funzionalità di timeshift sono praticamente analoghe a quelle del PVR: basta avere il disco collegato e premere il tasto “pause” sul telecomando. Di default sono disponibili fino a 60 minuti di pausa timeshift.
Per le funzionalità strettamente PVR invece si deve premere il tasto “rec” per avviare la registrazione. Con una successiva pressione del “rec” si entra in un menù contestuale dal quale è possibile scegliere la durata della registrazione.
(il PVR)
Una volta registrato il programma di interesse sarà possibile accedere ai vari programmi registrati con il tasto “file list” del telecomando. Da qui un menù dà la possibilità di riprodurre o editare le varie registrazioni effettuate.
(l’elenco delle registrazioni)
6 Il multimedia
Come ogni buon decoder moderno che si rispetti, anche il CT3100HD permette la visione di foto, l’ascolto di MP3, e la riproduzione di Divx.
(il player MP3 in funzione)
(il menù Photo)
Per quanto riguarda la riproduzione dei DivX, si deve premere il tasto F1 del telecomando per accedere alla lista dei files e al menù di riproduzione. Attenzione, questo è l'unico modo per accedere al menù di riproduzione dei divx: non è possibile farlo dal normale “gestione file” della macchina. Questo fa capire quanto certe funzioni siano ancora un po’ “acerbe” e non completamente integrate con l’intero firmware della macchina.
(il menù DivX accedibile SOLO tramite il tasto F1)
(una registrazione .TS effettuata con l’AzBox e visualizzata con il player DivX del CT)
7 Le funzionalità di rete e lo streaming
Per scoprire qualcosa in più di questo gioiellino, vediamo anche le caratteristiche che permettono di interconnetterlo con il “resto del mondo”. Per prima cosa è necessario collegarlo con una patch alla propria rete casalinga, ed impostare gli opportuni parametri di rete.
(il menù di impostazione network)
Per poter accedere con il decoder alle risorse del proprio computer, è necessario installare su PC il tool STBDaemon, che è scaricabile direttamente dal sito Clarketech; questa è una funzionalità che era già presente sui primi CT che avevano la scheda di rete implementata (il primo 5000) pertanto non mi dilungherò oltre. Voglio piuttosto approfondire gli aspetti che rendono innovativo gli ultimi modelli di ClarkeTech, di cui questo 3100HD è un degno rappresentante: lo streaming, ed i servizi di rete aggiuntivi.
Internet radio
Dal menù “stoccaggio” visto prima, è possibile accedere a “internet radio”. Da qua potremo accedere ad un database pressochè infinito di radio trasmesse via internet, ed ascoltarle con soddisfazione. Ovviamente il consiglio è quello di collegare il decoder ad un buon impianto hifi, e –se possibile- collegare l’uscita ottica SPDIF ad un impianto che faccia la conversione D/A, in modo da ottenere il massimo in termini qualitativi.
La prima schermata del sottomenù “internet radio” permette di ricercare una radio di interesse, inserendo una stringa (nell’esempio in foto la stringa SWIS per cercare ad esempio le radio che avessero attinenza con la svizzera); dall’elenco dei risultati, è possibile salvare le radio così trovate in un elenco di “favoriti” da cui recuperarle successivamente.
(una ricerca tra le stazioni radio internet)
Da quello che sono riuscito a capire il servizio è basato sul portale SHOUTcast.com; non conosco bene tale portale, ma la scelta di radio indicizzate mi pare piuttosto ampia. Per chi non avesse familiarità con l’argomento (abbiamo anche alcune discussioni sul nostro forum) i dispositivi internet radio attuali si basano su alcuni portali da cui recuperare le URL delle varie stazioni; i portali più famosi sono quelli di Reciva e di Silicon Frontier. Anche shoutcast è decisamente noto, ma –avendo io in casa una Revo ho più esperienza con gli altri due, e nel poco tempo di questa prova non ho potuto fare confronti dettagliati. Posso solo dire che la mia attuale webradio preferita (Swiss Groove) sono riuscito a trovarla senza problemi.
(lo streaming radio - il player è il medesimo del modulo MP3)
HardStation
Amanti dell’eros..... eccovi accontentati ! Sotto il menù “entertainment” (i traduttori hanno fatto il part time, per quanto riguarda i menù...) abbiamo “HardStation1” e “HardStation2”, praticamente due link ai servizi streaming di youPorn. Mi limiterò ad inserire la foto del menù, lasciandovi immaginare cosa succeda selezionandoli....
(i due menù per lo streaming XXX)
Ah, dimenticavo: gli streaming HardStation per funzionare hanno la necessità di un dispositivo di memorizzazione USB collegato al decoder, probabilmente per motivi di cache/buffering temporaneo. Nessun problema, una semplice chiavetta USB andrà benissimo allo scopo.
Google Maps, Weather
Ebbene sì, anche questi due “divertissment” sono stati inseriti nel firmware. Potremmo discuterne riguardo l’utilità, ma come si dice “a caval donato....”. E poi –detto francamente- trovo personalmente più utile il servizio meteo (“weather”) rispetto ai vari giochini da sempre presenti sul decoder (anche sul 3100HD): meglio sapere che tempo farà domani rispetto a una partita a Sokoban.
(Il servizio Meteo)
Ah, giusto per chiarire: non mi pare si possano inserire i codici di tutte le città italiane (probabilmente solo i capoluoghi di una certa dimensione), quindi questa potrebbe essere una limitazione per chi ne volesse fare un uso un poco più “serio”.
(il servizio di Google Maps)
Pro e Contro
Stiamo arrivando alle conclusioni. Ecco qua un piccolo elenco di pro e contro tanto per riassumere velocemente:
PRO:
· prezzo conveniente
· versatilità (play multimediale, streaming, funzioni PVR)
· buona velocità generale nei menù e nello zapping
· ottima qualità video
· poco invasivo nell’impianto casalingo (il case è piccolo, non è presente alcuna ventola quindi silenzioso)
CONTRO:
· un po’ lento nel boot, cosa che “stride” con la velocità generale una volta acceso
· mancanza di info riguardanti il symbolrate, cosa che lo penalizza nel feedhunting
· telecomando complesso, con funzioni non immediatamente richiamabili in maniera intuitiva
· traduzioni dei menù che lasciano un poco a desiderare
· ingresso ed uscita da alcuni menù a volte non intuitivi (esempio il menù DIVX attivabile solo da F1)
· una sola presa USB posteriore (se la si utilizza per il PVR può esser fastidioso fare attacca-stacca con una chiavetta per inserire settings o altro)
Conclusioni
Questa è una recensione da “utente smanettone” più che da tecnico specializzato; non ho avuto nè il tempo nè il modo di approfondire alcuni temi tipo l’hardware interno, oppure fare raffronti serrati sulla sensibilità del tuner.
Mi interessava capire dove stesse andando la ClarkeTech nel 2011, in un momento in cui l’home entertainment ha preso delle strade ben definite (integrazione con il network casalingo,HDTV estesa ad ogni device, jukebox multimediali) e le scelte fatte mi sembrano azzeccate. Con questo piccolo “gingillo” da meno di 200 euro si può far divertire sia il feedhunter, sia il semplice fruitore di HDTV via satellite, sia l’appassionato dell’integrazione a tutti i costi –con le possibilità multimediali e di streaming.
Certo, se il nostro desiderio è spingerci nel feedhunting più estremo, allora probabilmente dovremmo rivolgerci su altro. Quella piccola pecca del symbolrate mancante nella schermata informativa del canale è fastidiosa, ed anche la possibilità di non selezionarlo nel blindscan può essere limitante. Speriamo che i prossimi firmware riescano a colmare la mancanza.
Inoltre, guardando alle funzionalità di utilizzo, nel caso si desideri maggiore versatilità nella ricezione e registrazione magari dovremmo rivolgerci su un doppio tuner, o su un combo sat+DTT (anche nella stessa famiglia ClarkeTech, perchè no). Il 3100HD nasce come decoder monotuner, è bene ricordarlo, con tutte le limitazioni del caso.
Però –ripeto- visto l’insieme di caratteristiche, visto il da sempre ottimo supporto della ClarkeTech in termini di sviluppo del firmware, vista la qualità generale, anche dell’uscita video –è bene rimarcarlo- consiglio sicuramente questo decoder, soprattutto a quanti non sopportino i decoder da “smanettoni” dove è più il tempo che si perde nella loro configurazione, più che quello dedicato a “goderne” le prestazioni. Il 3100HD è il perfetto interprete della filosofia ClarkeTech: “accendi e via”, ma anche –e soprattutto - “qualità a prezzo accessibile”.
Non ho dubbi: questo piccoletto diventerà il prossimo best-buy della famiglia CT.
Andremales