Stop alla pubblicità dei giochi sulla tv generalista, ovvero i canali da 1 a 9 del telecomando: è quanto prevede il decreto firmato dai ministri dell'Economia e dello Sviluppo economico, Pier Carlo Padoan e Carlo Calenda - in via di pubblicazione e che anticipa l'agenzia specializzata Agipronews - che chiarisce chi deve rispettare il divieto di trasmissione degli spot sui giochi previsto dalla legge di stabilità 2016.
Gli spot sul gioco non potranno più andare in onda - nella fascia oraria tra le 7 e le 22 - sui canali generalisti della Rai (Raiuno, Raidue e Raitre), su quelli di Mediaset (Canale 5, Italia 1 e Retequattro), su La7, Tv8 (la ex Mtv), la NOVE (la ex Deejay Tv, di proprietà del gruppo Discovery Italia) e Rete Capri. Divieto assoluto anche per i canali tematici indirizzati in via esclusiva o prevalente a un pubblico di minori, come ad esempio Rai Yoyo, Cartoonito e Boing.
Gli spot, invece, continueranno ad andare in onda senza limiti sui media «specializzati»: via libera per i canali tematici (come quelli che si occupano di cultura, sport, musica, televendite), sulle piattaforme a pagamento, sulle emittenti locali e sui canali radiofonici. La manovra 2016 fissava anche le sanzioni (da 100 mila a 500 mila euro), già previste dal decreto Balduzzi del 2012, che saranno irrogate dall'Agcom «al soggetto che commissiona la pubblicità, al soggetto che la effettua» e «al proprietario del mezzo con il quale essa è diffusa». Secondo i dati del 2014 della società specializzata Ficom Leisure, le aziende di gioco hanno investito sui canali televisivi circa 50 milioni di euro, vale a dire la metà degli investimenti pubblicitari totali del settore.