
Secondo le stime di DGTVi, il consorzio di broadcaster protagonisti della transizione alla nuova tecnologia, oltre il 90% delle famiglie romane si è dotato di un decoder per il digitale terrestre e potrà così vedere 37 canali nazionali gratuiti e 56 locali. "Siamo convinti che la popolazione si sia attrezzata e sia perfettamente consapevole della rivoluzione in arrivo", dice Andrea Ambrogetti, presidente di DGTVi.
L'ultima raccomandazione riguarda la risintonizzazione dei decoder: "Va rifatta domani in tarda mattinata, quando tutti gli impianti saranno definitivamente convertiti", spiega, ricordando che per qualsiasi problema si può chiamare il numero verde 800.022.000 messo a disposizione dal ministero dello Sviluppo economico, gratuito e attivo dalle 8 alle 20. Restano comunque alcune incertezze, relative tra l'altro alla ricezione del segnale e alla posizione dei canali sul telecomando.
OCCHIO AL SEGNALE - In alcune zone interne la ricezione è ancora disomogenea, avverte il Consiglio nazionale degli utenti. I problemi potrebbero essere legati, in particolare, agli impianti di enti locali e comunità montane. Pochi giorni fa, comunque, la Rai ha siglato un protocollo ad hoc con la provincia di Rieti.
LA POSIZIONE DEI CANALI SUL TELECOMANDO - I soci di DGTVi hanno raggiunto un'intesa, che è stata sottoposta al vaglio dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. I canali dall'1 al 9 saranno riservati alle 'ex' tv analogiche: tre alla Rai, tre a Mediaset, poi La7, Mtv e Rete A-All Music. Dal 10 al 19 spazio invece alle emittenti locali secondo la graduatoria definita dai vari Corecom. Dal 20 in poi, vari blocchi tematici: dopo il canale numero 20 (Tv 2000, ex Sat 2000) e 21 (destinato a Retecapri, che deve decidere se aderire all'accordo o meno), ecco i canali per bambini, poi le reti semigeneraliste (come Rai 4, Iris o RaiSat), poi lo sport e le news. Ora sarà l'Agcom a pronunciarsi, ma non tutte le emittenti hanno aderito all'intesa.
E sarà curioso scoprire dove si piazzerà Cielo, il nuovo canale gratuito che dal primo dicembre segnerà il debutto di News Corp, il gruppo che fa capo a Rupert Murdoch, nell'universo del digitale terrestre (e che trasmetterà su frequenze prese in affitto da Rete A).
LE 'ALTRE' PIATTAFORME - Tutto il mondo della tv è in fermento. Se Murdoch debutta sul dtt, Alice Home Tv, la tv su protocollo Internet di Telecom Italia, permette accedere di con un unico decoder ai canali tv del digitale terrestre, a contenuti live e on demand, al calcio Mediaset e Sky in pay per view e a servizi web. Fastweb arricchisce la propria offerta Iptv con i principali contenuti di Disney Channel e di Playhouse Disney, disponibili on demand.
Quanto al futuro, la Rai pensa a una 'open internet tv' per ricevere sul teleschermo, attraverso Internet, oltre al palinsesto del digitale terrestre o satellitare, i contenuti andati in onda nell'ultima settimana (la cosiddetta 'catch-up tv') e un catalogo su richiesta di produzioni, film, fiction e sport. E Mediaset studia una sua web tv, che dovrebbe mettere a disposizione canali gratis e pay.
Infine, Sono 1.000, anche 1.500 al giorno nell'ultima settimana le tessere attivate di TivùSat, la piattaforma satellitare gratuita (alternativa a Sky) che porta il segnale televisivo laddove il Dtt non riesce ad arrivare. L'offerta comprende la visione integrale dei canali generalisti (senza oscuramenti di palinsesto), nonché di gran parte dei nuovi canali del digitale terrestre e di reti italiane e internazionali.
CONSIGLIO UTENTI, PASSAGGIO NON E' COSTO ZERO - "Il digitale è un'occasione importante per disporre di maggiore offerta televisiva, ma non é costo zero per gli utenti": lo sottolinea in una nota il Consiglio Nazionale degli Utenti (Cnu), organismo dell'Agcom. "Nel Lazio - si legge nella nota - troppi cittadini hanno dovuto sostituire le loro vecchie antenne, e nelle zone più interne alcuni paesi, necessariamente, devono affidarsi alla piattaforma satellitare Tvsat perché la qualità del segnale non è ottimale". "Tvsat prevede un decoder a carico del cittadino, mentre sarebbe stato meglio se fosse stato fornito in comodato d'uso gratuito dalla Rai - continua la nota - I problemi si riproporranno a giugno, quando saranno riaperte le case estive, e molti laziali verificheranno che il loro impianto non è adatto a ricevere il digitale".
HELP DECODER A STAZIONE TERMINI - Adiconsum organizza un'attività speciale del progetto, realizzato in collaborazione con LazioDigitale, 'Digitale chiaro', prevedendo per lunedi' 16 novembre una tappa a Roma dalle ore 11 alle ore 18 all'ingresso della stazione termini in Piazza dei Cinquecento.Uno stand 'Help decoder', dotato di decoder funzionanti, collegati alle antenne, aspetterà i consumatori in difficoltà con la sintonizzazione dei propri decoder digitali. Gli esperti di Adiconsum, insieme agli installatori abilitati di Cablitalia, forniranno ai cittadini le informazioni necessarie per effettuare la corretta sintonizzazione. Chi porterà il decoder, inoltre, potrà effettuare l'installazione direttamente allo stand. In tal modo tornando nella propria casa dovrà solo collegare il decoder al televisore e all'antenna per vedere i numerosi canali digitali'.
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