Il made in Mediaset è pronto a conquistare le televisioni africane e mediorientali. E se l'Europa Occidentale rappresenta per il Biscione il mercato di riferimento in termini di fatturato, lo sviluppo futuro è proprio in queste nuove macro aree di business. A illustrare la strategia estera di Mediaset Distribution, holding che esporta fuori dall'Italia i prodotti televisivi del gruppo a favore delle principali emittenti di tutto il mondo, è il direttore vendite Patricio Teubal.
Tirando le somme all'indomani del Miptv, il festival internazionale della televisione di Cannes, uno dei maggiori eventi mondiali per l'acquisto e vendita di nuovi programmi, Teubal ha spiegato che «al di là dei confini nazionali è l'Europa dell'Est, l'area nella quale si chiudono il maggior numero di contratti, anche se l'America Latina e l'Asia sono i mercati che negli ultimi anni si stanno sviluppando velocemente (soprattutto Giappone e Iran)». Tuttavia, la nuova mission del gruppo è quella di «penetrare nuovi mercati» e tra questi, appunto, l'Africa e il Medioriente. «Negli ultimi mesi - ha aggiunto - abbiamo venduto all'estero alcune tra le serie più popolari andate in onda sulle reti del gruppo. Tra queste, Distretto di polizia e Ris in Spagna, Centovetrine e Vivere in Canada e Georgia. Grande successo ha riscontrato Il Capo de Capi che è stato venduto in Giappone, America Latina, Scandinavia ed Europa dell'Est».
Teubal (nella foto) non ha dato indicazioni temporali, ma, alla luce dell'andamento 2009, è comunque ipotizzabile pensare che l'affondo tra Africa e Medio Oriente avvenga dal 2010. In questo scenario, il gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi (vice presidente) continuerà per ora a consolidare sui mercati core le proprie quote di mercato, controllando i costi e sostenendo in Italia i progetti nel settore della pay per view già in decisa crescita nel 2008 con ricavi pari a 403,7 milioni (+78%) e 2,9 milioni di carte attive (da 2,1).
Nel 2008, Mediaset ha tagliato il dividendo a 0,38 euro rispetto agli 0,43 euro pagati negli ultimi tre esercizi. L'utile netto di 459 milioni, è calato del 9,4% rispetto al 2007, il margine operativo lordo si è attestato a 2,144 miliardi (da 2,166) e l'ebit a 984,6 milioni (da 1,149 miliardi).
Sofia Fraschini
per "Finanza e Mercati"
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