Sky Italia sta vivendo una fase di profondo risanamento finanziario, con segnali concreti di inversione dopo anni complessi. Le ultime performance, riportate da Italia Oggi, mostrano un trend positivo che, secondo le previsioni, dovrebbe portare al pareggio di bilancio entro il 2026. Sotto la guida dell’amministratore delegato Andrea Duilio, negli ultimi quattro anni l’azienda ha saputo riorganizzarsi e affrontare con determinazione le sfide del mercato, puntando sulle aree a maggior rendimento. Il percorso di rilancio è entrato in una fase decisiva. Il management ha dimostrato capacità nel rafforzare i segmenti più promettenti, mentre l’obiettivo del pareggio di bilancio entro il 2026 si configura come la vera cartina tornasole della ripresa finanziaria. Restano però alcuni nodi critici da gestire con attenzione: tra questi il calo di performance di Sky Glass e del Pay Per View, la riduzione continua del personale e le differenze sensibili tra valore contabile e patrimonio netto, sia per Sky Italia che per la controllata Vision Distribution. Il nuovo assetto, con un rapporto diretto con Comcast Corporation, apre una fase inedita, destinata a produrre effetti strategici importanti e a offrire nuove opportunità di integrazione e sviluppo per il futuro dell’azienda nel panorama dei media italiani.
Un Bilancio in Forte Miglioramento – Il biennio 2022-2024 ha rappresentato un punto di svolta per Sky Italia, con un bilancio in evidente miglioramento che conferma l’efficacia delle strategie messe in atto dal management. I ricavi sono aumentati di oltre 240 milioni di euro, toccando i 2,35 miliardi nel 2024, con una crescita dell’11,5% rispetto al 2022 e dell’8,2% rispetto al 2023. Questo slancio riflette non solo la tenuta della base clienti ma anche l’espansione di nuove aree di business e l’aumento dei prezzi medi degli abbonamenti. Decisivo il ritorno in positivo dell’EBITDA, che nel 2024 ha segnato un valore di +177 milioni di euro, a fronte dei -354 milioni registrati nel 2022. Si tratta di un salto netto nella gestione operativa, che evidenzia un contenimento efficace dei costi e una crescente capacità di generare margini dalle attività core. Anche sul fronte del risultato netto si evidenziano segnali di forte recupero: le perdite sono diminuite del 65%, passando da 739 a 258 milioni di euro. Nonostante i primi mesi del 2025 indichino ancora un andamento negativo, sia in termini di utile che di flussi di cassa, la situazione patrimoniale rimane sotto controllo. Il patrimonio netto di Sky Italia e della controllante Sky Italian Holdings supera il miliardo di euro, condizione che esclude al momento la necessità di ricapitalizzazioni o interventi straordinari. Il target più rilevante resta il pareggio di bilancio atteso per il 2026, una prospettiva che, se confermata, rappresenterebbe la fine di un lungo periodo in rosso e l’inizio di una nuova fase di stabilità finanziaria per il broadcaster.
I Motori della Crescita: Abbonamenti, Pubblicità e Nuovi Servizi – I progressi nel percorso di risanamento di Sky Italia si spiegano con l’attivazione mirata di leve strategiche che hanno generato risultati concreti su più fronti. Al centro della crescita ci sono innanzitutto i ricavi da abbonamenti residenziali, che nel 2024 hanno raggiunto 1,8 miliardi di euro, con un incremento del 10,5% rispetto all’anno precedente. Un risultato reso possibile dall’aumento delle tariffe e dal rafforzamento della base abbonati di Now, che continua a consolidarsi come pilastro della strategia multicanale. Anche la raccolta pubblicitaria ha fornito un contributo significativo. Sky Media ha chiuso l’anno con ricavi pubblicitari pari a 244,45 milioni di euro, in crescita del 3% sul 2023. Questo risultato è stato trainato soprattutto dalla performance di Tv8, che si conferma un asset centrale nella strategia free-to-air, capace di attrarre pubblico e inserzionisti in modo crescente. Un’altra area chiave è rappresentata dalle nuove linee di business, in particolare i servizi di connettività e voce. Sky Wi‑Fi e Sky Mobile hanno generato complessivamente 201,5 milioni di euro di ricavi, segnando una crescita del 39%. Si tratta di segmenti relativamente giovani per l’azienda, ma che stanno mostrando un potenziale rilevante in termini di espansione e marginalità. A sostegno di questo sviluppo, nel 2024 Sky Italia ha incrementato i propri investimenti complessivi fino a 357 milioni di euro, in aumento di 38 milioni rispetto al 2023. Una quota consistente di queste risorse, pari a 251 milioni, è stata destinata all’innovazione digitale e ai diritti televisivi per produzioni originali, dimostrando un impegno strategico verso la valorizzazione dei contenuti e delle piattaforme. Tutto questo è avvenuto nonostante l’impatto di ammortamenti importanti, pari a 444 milioni di euro, dovuti soprattutto agli investimenti pregressi su Sky Wi‑Fi, che restano comunque centrali nella visione a lungo termine del gruppo.
Sfide e Aree di Criticità da Monitorare – Nonostante i segnali positivi che caratterizzano il percorso di rilancio, Sky Italia si trova ancora a fronteggiare sfide rilevanti che potrebbero influenzare la sostenibilità del risanamento in corso. L’operazione Sky Glass, pensata per spingere la vendita di televisori proprietari, sta progressivamente perdendo rilevanza a causa del lancio di Sky Stream, un decoder che consente di replicare l’esperienza Sky Glass su qualsiasi televisore. Questa evoluzione ha reso l’offerta hardware meno attrattiva, determinando un dimezzamento dei ricavi dalla vendita di beni: da 44,6 milioni di euro nel 2023 a soli 23 milioni nel 2024. Anche il comparto pay per view ha subito un calo, scendendo da 14,3 milioni a 11,7 milioni di euro, segno di un’erosione di domanda nei contenuti a pagamento fuori abbonamento. Un’altra area critica riguarda il continuo ridimensionamento del personale: in due anni sono andate perse 536 unità, con un calo del 14,36% che ha portato il totale da 3.731 dipendenti nel 2022 a 3.195 nel 2024.
Questo ridimensionamento riflette una strategia di razionalizzazione dei costi, ma potrebbe incidere sul capitale umano e sull’operatività a lungo termine. Dal punto di vista contabile, emergono discrepanze che sollevano dubbi sulla tenuta degli attuali valori di bilancio. Il valore contabile del 100% di Sky Italia, iscritto a bilancio da Sky Italian Holdings, è stato ridotto di 156 milioni di euro nel 2024, fermandosi a 2,075 miliardi. Tuttavia, il patrimonio netto effettivo della società si attesta poco sopra il miliardo, creando un divario rilevante. Se è vero che i flussi di cassa positivi attesi nei prossimi anni potrebbero legittimare questa valutazione, il differenziale rappresenta comunque un segnale da non sottovalutare, perché potrebbe preludere a nuove svalutazioni. In parallelo, anche la partecipata Vision Distribution evidenzia criticità simili. La società, di cui Sky Italian Holdings possiede il 60%, ha chiuso il 2024 con 18,3 milioni di euro di perdite. Il valore contabile della partecipazione è pari a 12 milioni, ma il patrimonio netto corrispondente è di soli 2,6 milioni: un ulteriore caso di potenziale sopravvalutazione che rafforza l’urgenza di una revisione prudenziale degli asset. Questi elementi, se non affrontati con tempestività, rischiano di minare la solidità di un risanamento che, al netto dei progressi, non può ancora dirsi completato.
La Nuova Era sotto Comcast – La nuova era sotto il controllo diretto di Comcast rappresenta una svolta strutturale per Sky Italia. Dal 7 ottobre 2024, la governance dell’azienda ha subito un cambiamento profondo: Sky International Operations Ltd, che fino ad allora deteneva il controllo attraverso Sky Italia Holdings, ha trasferito le proprie quote a Comcast Corporation (89,44%) e a Comcast Sky Holdings Inc (10,56%). Questo passaggio sancisce l’uscita definitiva di Sky Italia dall’orbita britannica, con il superamento dell’intermediazione del polo inglese di Sky e l’instaurazione di un rapporto diretto con il colosso statunitense Comcast. Fondata nel 2003 e per anni sotto il controllo del gruppo News Corp di Rupert Murdoch, Sky Italia ha vissuto diverse trasformazioni societarie fino all’ingresso nella galassia Comcast. Ma è con questa riorganizzazione che si apre una fase completamente nuova. Il fatto che Comcast, ora proprietario diretto, guardi concretamente all’ipotesi di distribuire un dividendo è indicativo della solidità del percorso di risanamento in atto. Si tratta di un evento potenzialmente storico, considerando che in oltre vent’anni di attività Sky Italia non ha praticamente mai generato dividendi per i propri azionisti. Un segnale forte che potrebbe sancire il ritorno alla piena redditività del broadcaster.