
Si inizia venerdì 19 gennaio, con la prima puntata della terza serie di House (lo spot va già in onda) e, a tarda notte, i più resistenti potranno conoscere la vita e le vicende di Huff che sta per dr. Craig Huffstodt: è uno psichiatra la cui vita cambia drasticamente quando un paziente quindicenne gay si suicida nel suo studio dopo aver confessato la propria omosessualità ai genitori. Quindi Huff, come House, è anche lui alle prese con un trauma, nel suo caso una ferita non del corpo ma dell'anima e potrebbe essere una piccola rivelazione.
Negli States i primi test sono più che positivi e sembra che queste figure di dottori in prima o in seconda linea buchino davvero lo schermo. Il gusto italiano si adegua e apprezza e, chissà , magari ripensa con un po' di nostalgia alla indimenticabile saga di Guido Tersilli, medico della mutua, interpretato da Alberto Sordi.
La prima stagione della serie, interpretata da Hank Azaria, é composta da 13 episodi ambientati a Los Angeles (primo ciak nel 2004) durante i quali Huff affronta la propria crisi e le nevrosi della sua famiglia composta da moglie, un figlio adolescente, una madre caratteriale e un fratello mentalmente instabile.
Nominata due volte ai Golden Globe Awards, la serie si è aggiudicata già due Emmy per l'interpretazione di Blythe Danner, mamma di Gwyneth Paltrow, attrice di lungo corso, che i meno addentro nella materia ricordano soprattutto per il film del 2004 'Mi presenti i tuoi?'. Del cast fa anche parte Oliver Platt, mentre l'ideatore della serie è Bob Lowry. Psichiatria e problemi familiari, all'insegna di 'medico cura te stesso' per un tema specifico quasi inedito per la televisione.
 In Italia sono davvero in pochi a ricordare Silvio Orlando, psicologo del servizio pubblico, nella miniserie su Canale 5 'Padri e figli'. Cambia la musica per il grande schermo: psichiatra era Nanni Moretti nella 'Stanza del figlio' (2000) così come Francesco Nuti in 'Caruso Paskoski' (1988). I titoli americani invece non si contano più ma i padri nobili della psicanalisi cinematografica sono sicuramente Alfred Hitchcock, Woody Allen e Mark Sandrich, coloro che l'hanno praticamente innalzata a una vera e propria forma d'arte.Â