Fiction batte reality. Raccontami, la serie con Massimo Ghini e Lunetta Savino ambientata negli anni Sessanta, ha superato il Grande fratello 7: oltre sei milioni e mezzo per RaiUno, cinque e mezzo per Canale 5. E giovedì prossimo, per l'ultima puntata della fiction, con tutti i matrimoni in ballo a casa Ferrucci, si aspetta il boom.
Giovedì 22, ancora fiction: RaiUno manderà in onda un film da servizio pubblico, Il figlio della luna di Gianfranco Albano, ispirato alla storia vera del fisico nucleare Fulvio Frisone, affetto da tetralgia spastica distonica» con Paolo Briguglia e la Savino (filo di continuità con Raccontami) nel ruolo della madre. Il 29 c'è il Festival di Sanremo. Se a Canale 5 insistono sul target â per la fascia 15-24 anni, il Gf è il programma più visto â il direttore di Raifìction Agostino Saccà respinge l'assioma "pubblico Rai=pubbIico anziano": «Finamola con questa storia. Nella sovrapposizione col Grande fratello, Raccontami ha stravinto con tre, quattro punti di vantaggio, E se la media è stata del 26%, quella calcolata sui responsabili d'acquisto è stata del 34%, La nostra fiction soddisfa il pubblico più anziano, come è giusto che sia, ma anche quello più giovane».
A poco sono valsi la sfilata di slip, gli approcci, le improbabili storie nate tre minuti dopo che la porta si è chiusa. Persi curiosità e concorrenti ruspanti, Grande fratello è diventato routine. Lo dice il confronto con le prime quattro puntate dello scorso anno: nel 2006 lo share era volato al 36,8%, quest'anno sei punti in meno: 30,81%, La seconda un'emorragia di dieci punti: 34% di share nel 2006; 24,30% questa edizione. Se la terza aveva ottenuto il 31,7% quest'anno Canale 5 si è accontentata del 25,47%. La quarta 32,4% di share nel 2006, 25,13% il dato di giovedì.
Travolti dalla noia anche sull'isola, i reality hanno perso appeal: i numeri saranno pure il segnale di qualcosa, i gusti, per fortuna, cambiano. Lo dimostra Io zoccolo sempre più forte su cui può contare RaiTre; mentre il pubblico giovane fa volare Italia 1. E poi c'è Sky. Alessia Marcuzzi non vuol sentire parlare di crisi: «Mi sono stupita di aver fatto il 31 % share al debutto, ormai i risultati non sono più quelli di qualche anno fa. C'è stato un calo fisiologico ma per me il pubblico non si è stancato, fare il 25% dì share alla settima serie è un risultato ottimo. Poi c'è la tv sateìlitare che ci toglie pubblico».
Che pensa del cast? «I ragazzi giocano un po' davanti alla tele-camera, altri recitano di più... Quest'anno sono più personaggi, magari qualcuno pensa che siano più finti» spiega la conduttrice, che ha dichiarato: «Conduco il Grande fratello ma non parteciperei mai».
«Non volevo offendere nessuno; non riuscirei a essere spiata in casa tutto il giorno. D'altronde ho un papa gioielliere ma non ho mai voluto indossare un gioiello».
Gianni Boncompagni non ha mai visto il reality, dice che tutta la nostra tv «è brutta, bacchettona, democristiana, ha fatto danni irreversibili. Ma la Rai ne ha fatti di più perché dura da più tempo. Che tempo che fa mi sembra l'unico esempio di tv laica».
Sivlia Fumarola
per "La Repubblica"