Ettore Andenna, lei sta ai giochi come Mike Bongiorno ai quiz e Pippo Baudo al varietà. Subito una curiosità, allora: il gioco con cui si diverte di più?
«Sono un appassionato di videogame di strategia al pc: ho appena ordinato "Command & Conquer 3", a casa faccio sfide interminabili con i miei figli perdendo regolarmente. Di tempo libero ne ho...».
Già, basta tv. Come mai?
«Noooo!».
Che c'è, scusi?
«È la domanda che mi perseguita da 10 anni e non so mai cosa rispondere».
Ci provi.
«Non faccio parte dei potentati politici ed economici e non sono un leccaculo aziendale. Basta?».
Ci fosse altro da aggiungere...
«Sono innamorato del mio lavoro, ritengo di saperlo fare bene e probabilmente dò fastidio sul piano professionale: certi funzionari non sanno come gestirmi e hanno paura a confrontarsi. In tv c'è stato un pauroso livellamento verso il basso: nessuno lo dice, ma negli ultimi 4 anni gli spettatori sono diminuiti di 5 milioni.
Evidentemente la gente ne ha pieni i coglioni di questa televisione fatta di precotti e reality e poi...».
Forse ora può bastare.A proposito, nessuno l'ha chiamata ai reality?
«Mi volevano alla prima "Isola dei famosi" e ci hanno riprovato per l'ultima edizione. Ho rifiutato, sarei andato solo per condurre».
E ha preferito riproporre "La Bustarella" su Antenna 3 a distanza di 22 anni
«Andava bene, il pubblico si divertiva. Ma a dicembre ho detto basta dopo 13 puntate: gli autori volevano impormi giochi in cui obbligare la gente a spogliarsi...».
Andenna lontano dalla tv: ci sono un rimpianto o una perplessità che le tengono compagnia?
«Mi stupisce non essere mai stato invitato al "Maurizio Costanzo Show": in Italia ci sono andati tutti. Eppure Costanzo mi stima, lo so per certo. Non ci soffro, però è molto strano...».
La chiamasse ora?
«Beh, potrei rifiutare: non esserci mai stato è un record, sarebbe figo mantenerlo, no? Ahahaha».
Che c'è, Andenna? Cosa altro la infastidisce?
«Secondo me qualcuno crede che sia molto costoso».
Invece?
«Professionalmente varrò mezzo Bonolis, diciamo pure un quarto? Eppure ho fatto il conto: nel 2006 ho guadagnato un duecentocinquantesimo di Paolo: o lui è sopravvalutato, oppure io sono mooooolto sottovalutato».
In attesa della tv gestisce un'azienda agricola nel Monferrato. Però lei è di Milano, vero? Perché quel sorriseti»?
«Uè, milanese da 13 generazioni! Nasco e cresco a Milano, e dopo il liceo frequento i corsi di avviamento allaregia al Filodrammatici finché...».
...nel 1967 la chiama Radio Montecarlo.
«A 20 anni mi trasferisco nel Principato e immagini l'ambiente: frequento gli stessi locali di Grace Kelly e Onassis, intervisto Sinatra...».
Racconti di 'The Voice".
«Salvo in un incidente il figlio del Pirata e...».
Scusi, chi è il Pirata?
«Il gestore del locale più bello di Montecarlo. Diventiamo amici e mi fa entrare nell'esclusivo club di 276 soci al mondo il cui presidente è Sinatra. Una sera c'è ospite proprio Frank, chiedo al Pirata di farmelo intervistare e al suo cenno mi faccio largo tra i gorilla. Allungo il microfono e Sinatra dice "Un saluto a tutti gli italianiiiii" e poi mi fa un gesto con la mano tipo ora però vattene via. Torno in radio esaltato e per un mese mando in onda il saluto: scoop e aumento di stipendio».
Feste e vip a Montecarlo. E il Casinò? Ha vinto molti soldi?
«La faccio ridere. Io, re dei giochi, detesto l'azzardo: mi annoia da morire. L'unica volta che sono andato al Casinò, nel 1988 in Portogallo, ho vinto 4 milioni con una fiches prestatami da un'interprete parlamentare. Ma poi...».
Li ha persi tutti?
«Mia nonna ripeteva che i soldi vinti al gioco portano sfiga. Allora li ho spesi tutti all'aeroporto. Il guaio è che ho trovato solo zafferano e cammei...».
Buona questa. Dopo la radio, la tv. Quando il salto?
«Nel 72 Febo Conti litiga con la Rai, decidono di sostituirlo e mi chiamano per un provino in compagnia di Christian De Sica, Sorrentino e Bonucci. Scelgono me e mi danno da condurre "Scacco al Re", programma per ragazzi del sabato pomeriggio».
Poi "Dirodorlando" e il grande boom.
«Barabitte e barabitti, strangugliotti e maddezzuppi, valdomirie ponterbi benvenuti alla grande lovertanga carnascialesca..».
Scusi, che dice?
«Era la filastrocca iniziale. Avevamo inventato uno strano linguaggio preso da un libro celtico, erano 97 termini: chiedevamo di decifrare frasi apparentemente incomprensibili e i ragazzi non se ne perdevano una. Ancora oggi incontro 40enni che mi abbracciano».
Nel frattempo, nel 1973, si sposa con Diana Scapolan, ex miss Europa e miss Cinema Italia e...
«Errore. Diana è la mia seconda moglie. Nel 73 metto incinta una donna, la sposo e nasce Thèa, una ragazza portatrice di handicap».
Ha voglia di parlarne?
«Certo. Thèa ha una lesione cerebrale, cammina ma non parla, ha 32 anni ma è come se ne avesse 3. Vive in un centro Don Gnocchi a Salice Tenne, ma ogni week end viene da noi. La mia attuale moglie e i 4 figli la adorano, è la loro sorellona».
Scusi, e la sua ex moglie?
«Non vede più Thèa dall'81».
Andenna, parla di Thèa e le brillano gli occhi.
«Sono felice. Quando vado a Salice e mi fa vedere la cameretta, i poster e le fotografie impazzisco di gioia, mi conquista. L'ho mandata nei centri migliori del mondo: a Zurigo, dove nel 1983 pagavo 7 milioni al mese, a Filadelfia e in Israele. Alla fine mi hanno detto che i più bravi siamo noi italiani ed è vero».
Pensa a sua figlia e...?
«Spero nelle cellule staminali, ho fiducia. Sa cosa le dico? Che alla fine mi spiace non essere più in tv soprattutto per lei: quando mi vedeva in video era orgogliosa».
Come ha conosciuto, invece, la sua attuale moglie Diana Scapolan?
«Ugnano, 1977. Presento una serata e vedo una gnocca clamorosa era lei, attacco bottone, mi scarica e rimedio solo un numero di telefono, che penso sia falso. Dopo 6 mesi serve una valletta per "La Bustarella", chiamo e risponde: "Ma allora il numero è vero!". Ride, ci diamo appuntamento: era il 29 luglio 1977. Data da brividi...».
Perché?
«Sempre il 29 luglio, ma del 1968, avevo conosciuto una donna che è stata molto importante nella mia vita, figlia di una nobil donna e fidanzata con l'erede al trono di Francia. Aveva 18 anni, la famiglia mio odiava e la parola più affettuosa per me era "bastardo". Mi vietavano di vederla, mi hanno denunciato al tribunale dei minori e l'hanno mandata in Madagascar. Siamo stati insieme 3 anni e mezzo, è morta in un incidente».
Torniamo a sua moglie.
«Viene a fare la valletta, poi litighiamo finché ad una cena ci mettono allo stesso tavolo e scocca la scintilla. Qualche giorno dopo vado a Parigi per lavoro con un aereo privato e al ritorno, prima di partire, compro dei croissant freschi. Atterro alle 9 e mipresento da lei con croissant e una rosa. Conquistata. Da quel giorno non ci siamo più divisi».
Intanto Andenna conduce "La Bustarella", programma su Antenna 3.
«Giochi a squadre con i paesi e grande successo. Nel 1982 Berlusconi in persona mi confesserà: "Cribbio, Andenna. Per combattere La Bustarella ho mandato in onda le migliori soap opera e i primi James Bond, vincevo in tutta Italia, ma in Lombardia non sono riuscito a levarle nemmeno 1000 telespettatori"».
Giochi, ma anche le prime tette nude.
«Capita per caso: durante un gioco una ragazzina di 16 anni salta e perde il reggiseno. Lei si vergogna, ma i genitori in prima fila urlano: "Daiiii, daiiiii". Capisce? Tutto casuale, non organizzato».
Però la gente sie salta proprio per il "si vede non si vede".
«La più bella è questa Gioco delle ombre cinesi e la squadra dell'Ospedale di Rho in settimana, per allenarsi, mette l'infermiera più carina dietro un séparée in sala operatoria, accende i riflettori e fa le prove. Lo scopre un giornalista ed è il caos: prima pagina sul Corriere della sera!».
Dalla tv alla politica. Nel 1984, dopo essere stato direttore generale di Telemontecarlo, si candida alle Europee e sfrutta il video per fare campagna elettorale.
«Non lo vietavano. Lo propongo a Crari, risponde che è un'americanata; lo propongo allaDc e ai liberali, rispondono che non funzionerà Deluso, mi rivolgo ai Social democratici. Accettano: "Però ti candidi tu". Organizzo spot, giochi e quiz, prendo 18.200 voti e vengo eletto. Tuttora c'è una mia legge in vigore che regola le tv europee».
A proposito di Europa. Nel 1991 riprende a condurre "Giochi senza frontiere".
«Ne presenterò in totale 103 puntate, esperienza incredibile. Nel 1996, però, la Ra ifa altre scelte...».
Andenna, lei ha presentato serate e programmi, incontri e convention. Il ricordo più forte?
«Vaticano, 1998, conduco una mondovisione con Papa Giovanni Paolo II. A fine trasmissione mi riceve nella saletta privata, mi inchino, bacio l'anello e rimango folgorato dall'espressività dei suoi occhi. Chiede: "Chi è questo bambino?". "Mio figlio Gabriele". Passa la mano sopra la sua testa come per togliere qualcosa e lo benedice. Beh, Gabriele è il genio di famiglia: primo della classe in tutto...».
Ultime domande veloci
1) Miglior presentatore di sempre? «Enzo Tortora».
2) Di adesso? «Fiorello è molto bravo».
3) Le piacerebbe andare a cena con... «Vittorio Feltri».
4) Condurrebbe Sanremo? «Volentieri, ma so che non mi prenderanno mai in considerazione: non sono sufficientemente protetto».
5) Non si può finire che con un giochino: le offrissero la possibilità di ideare e condurre un nuovo programma, che farebbe? «Una trasmissione interattiva con Intemet, in cui la gente può giocare e partecipare da casa. Una sorta di giochi globali.