Dopo molte polemiche e indecisioni sul futuro del digitale terrestre RAI, è stata nelle ultime ore presentata una proposta innovativa che ha come obiettivo la fornitura di un servizio che integri digitale terrestre, internet e le tecnologie Peer to Peer. Il progetto è in linea con il nuovo contratto di servizio RAI e punta a fornire contenuti video on demand redistribuiti attraverso la rete, servizi di time shifting per la programmazione, una personalizzazione dell'offerta e format che consentano l'interazione del pubblico al pari della normale programmazione digitale terrestre.
Attraverso la collaborazione con il consorzio Voipex (di cui RaiNet è membro fondatore) la televisione pubblica mira a creare una piattaforma digitale in grado di supportare le sue esigenze di trasmissione digitale (il DTT), trasmissione in rete (IPTV), restituzione agli utenti che pagano il canone della totale disponibilità dei programmi RAI (come stabilito dal contratto di servizio) e comunicazione con la pubblica amministrazione (il progetto CNIPA per il t-government). Il tutto tenendo necessariamente presenti le esigenze di fruizione su diversi dispositivi.
Le linee guida della proposta sono infatti l'accesso multicanale e multipiattaforma dei contenuti, secondo modalità che siano indipendenti dall'operatore a cui si appoggia l'utente. Unico limite al nuovo approccio potrebbe tuttavia essere costituito dal decoder, il quale dovrà essere un apparecchio particolare (che integri DTT e IPTV) e quindi ipoteticamente blindato. Spiega il comunicato RAI: «una piattaforma p2p sviluppata da Rai New Media con Simple, società specializzata in contenuti e tecnologie innovative, permetterà la fruizione dell'offerta utilizzando set top box commerciali opportunamente customizzati. Una piattaforma di Content Delivery Network interoperabile messa a punto da RaiNet con la collaborazione di LabOne italia, società specializzata in piattaforme per il Digital Media Business, e di MCLink, operatore specializzato nella fornitura di accesso ad Internet e servizi di comunicazione su IP, permetterà la fruizione dell'offerta utilizzando gli innovativi set-top-box integrati DTT/IPTV aperti ed interoperabili progettati secondo gli standard Voipex».
Altro obiettivo della televisione di servizio pubblico sarà aumentare la redditività dei servizi attraverso un accurato posizionamento della pubblicità , specialmente su canali che si prevedono di grande utilità come il t-government. Secondo il presidente CNIPA Livio Zoffoli, il rapporto con la pubblica amministrazione non sarà il solo punto focale del progetto: secondo quanto raccolto da Punto Informatico «anche i contenuti multimediali cambieranno, per passare da un'attuale prevalenza, nell'offerta televisiva, del broadcast da parte di pochi soggetti ad una pluralità di fonti di informazione e intrattenimento per arrivare, in un futuro non troppo lontano, ad una realtà dinamica e personalizzata, trasformando così Internet stessa in una sorta di video on demand globale».