Per Fastweb buon fine anno e migliore inizio. Dai minimi di 30 euro toccati ad agosto dell?anno scorso, il titolo ha infatti ricominciato a salire superando i 40 euro di inizio anno (nelle ultime sedute quotava oltre i 44 euro) e secondo Credit Suisse ci sarebbe ancora spazio per correre fino a 50 euro. In un report di fine dicembre, la banca svizzera, che ha avviato la copertura sul titolo con il giudizio outperform (farà meglio del mercato), sostiene che la compagnia di telecomunicazioni ha in Italia una delle posizioni competitive più forti tra gli operatori ?unbundler? in Europa. Gli analisti si aspettano, in particolare, una forte performance per il 2007 da parte del gruppo milanese con un ulteriore guadagno di quote di mercato grazie sia alla crescita della banda larga tra i clienti privati sia grazie al segmento business. Credit Suisse nota inoltre che uno dei temi chiave di quest?anno sarà la convergenza e che dal punto di vista della valutazione il titolo tratta ancora a sconto rispetto ai concorrenti europei, in particolare tratta a 7,2x contro 8,2x di Iliad e di Neuf Cegetel.
Sulla stessa linea le banche d?affari americane Morgan Stanley e Merrill Lynch che in due report di dicembre hanno ribadito i loro giudizi positivi sulla compagnia (rispettivamente overweight, sovrappesare e buy, comprare) e alzato i target di prezzo sul titolo (poi superati dal rally natalizio). Morgan Stanley, in particolare, lo aveva portato da 38 a 42 euro, mentre Merrill Lynch da 40,6 a 45 euro, in linea con i prezzi correnti.
"Pensiamo che i titoli Fastweb abbiano ancora della strada da percorrere nel 2007," si legge nel report di Morgan Stanley. I catalizzatori del titolo? Innanzitutto, le buone aspettative di crescita del 2007. Gli analisti sostengono che gli obiettivi stabiliti per l?anno in corso, sia sul fronte dei ricavi (+30% circa) e del margine operativo lordo (oltre il 40%), siano "raggiungibili" e che il target per i ricavi 2007 (+30%) sia "realistico". Le stime di Morgan Stanley sono lievemente superiori rispetto al consensus degli analisti: per i ricavi prevedono 1,67 miliardi di euro contro 1,65 miliardi e per il margine operativo lordo 581 milioni contro 578 milioni.
Gioca a favore della società milanese anche la politica aggressiva sul fronte dei dividendi (10%) che, secondo gli analisti, è sostenibile anche nei prossimi tre anni.
E ancora: la compagnia sta conquistando nuovi abbonati a un ritmo sempre più veloce grazie a una politica di offerte molto allettanti e all?espansione sul territorio. Si pensi che nel terzo trimestre 2006, il migliore in termini di acquisizione di nuovi clienti, è stato registrato un aumento del 30% a 957.300 clienti rispetto al +19% del secondo trimestre e al +14% del secondo trimestre 2005. E il trend continuerà, dicono gli analisti, anche grazie agli accordi conclusi con Vodafone e Sky. Le stime nel lungo termine sono di una quota di mercato Dsl che passerà dal 14 al 15%.
Sui bilanci della compagnia, inoltre, comincia a contare in modo sempre più significativo il segmento business. Secondo le stime, nel 2007 peserà per il 66% sui ricavi rispetto al 60% nel 2006 e al 57% nel 2005. Gli analisti di Morgan Stanley si aspettano che nel lungo termine i ricavi da business crescano dai 753 milioni di euro nel 2006 a 1,35 miliardi nel 2010, con una quota di mercato del 17% rispetto al 9% di oggi e al 14% tenendo conto anche della pubblica amministrazione.
Infine, gli analisti di Morgan Stanley si aspettano novità positive sul fronte del Mvno (Mobile virtual network operator). Fastweb ha detto che ha l?intenzione di lanciare un Mvno prima del 2007 e che sono in corso trattative con Vodafone, 3 e Telecom Italia. In condizioni ottimali un Mvno potrebbe aggiungere 2 euro per azione. Infine, Merrill Lynch ha rivisto al rialzo le stime sull?intero 2006 (ricavi a 1,260 miliardi di euro e margine operativo lordo a 409 milioni di euro) e per il 2009 ha alzato le stime sulla quota di ricavi provenienti dal segmento business. Inoltre, dal 2008 in avanti ha elevato le previsioni di nuovi abbonati a 100mila all?anno per tenere conto delle sinergie offerte dagli accordi stipulati con Sky e Vodafone.