Nel 2023, saranno oltre 20 i campionati di motorsport in onda su Sky, con l’integrazione degli eventi proposti da Eurosport (canali 210 e 211 di Sky, anche in streaming su NOW).
Primi semafori verdi della stagione già scattati per Formula E, per WRC e per la Superbike, partita proprio lo scorso weekend in Australia (anche su TV8). Il 5 marzo toccherà alla Formula 1, con il Gran Premio del Bahrain, primo dei 23 appuntamenti in programma, 5 dei quali – Imola, Spagna, Ungheria, Monza e Messico – in diretta in chiaro anche su TV8 (gli altri GP in differita). Stesso giorno per il debutto dell’Indycar, con il Grand Prix di St.Petersburg a fare da prologo per i 17 eventi stagionali. Il 26 marzo a tutto gas per l’inizio del Motomondiale: si parte da Portimao con il Gran Premio del Portogallo. Saranno 21 i GP in programma per MotoGP, Moto2 e Moto3 (8 dei quali ospiteranno anche la MotoE, il campionato dedicato alle moto elettriche), di cui 6 live anche su TV8 - Spagna, Italia, Olanda, Gran Bretagna, San Marino e India (gli altri GP in differita).
Appuntamenti da non perdere anche per le gare endurance, con il FIA World Endurance Championship che scatterà l’11 marzo da Sebring e che vedrà il ritorno nella top class della Ferrari 499P guidata tra gli altri da Antonio Giovinazzi, e con gli highlights dell’appuntamento più importante in calendario: la 24h di Le Mans. Grande attesa anche per le 10 tappe del Fanatec GT World Challenge Europe, il campionato di durata dedicato alle gran turismo che partirà il 22 aprile, a Monza, con Valentino Rossi al volante della BMW M4 GT3 del team WRT. Senza dimenticare i campionati di F2, F3, Ferrari Challenge per le quattro ruote e del CIV per le due ruote.
Al termine della presentazione della stagione 2023 di Sky Motori avvenuta nei giorni scorsi al circuito di Monza abbiamo dialogato con Ivan Capelli, pilota di Formula 1 dall'1985 al 1993 e storico commentatore tecnico della Formula 1 prima agli albori di Telepiù e poi per vent'anni con Rai Sport.
Ivan ritorni al commento della Formula 1. Quale sarà il ruolo in questa nuova avventura?
«Lavorerò dallo studio di Milano nei Gran Premi dove la squadra F1 rimarrà appunto a Rogoredo e non sarà impegnata nei tracciati in pista. Parteciperò allo studio della domenica pre e post Gran Premio per quanto riguarda i commenti. Questo è un primo passo con Sky e ovviamente questo mi fa molto piacere perché ritorno un po' a parlare di quello che è il mio mondo ovvero il motorsport mi fa piacere, mi gratifica poter dare qualcosa in più a chi ascolta»
Siamo reduci da tre giorni di test, che cosa abbiamo visto? E che cosa ci può sottolineare?
«Abbiamo visto che c'è una Red Bull molto competitiva. Ma al di là dei tempi quello che mi ha stupito è la lucidità con la quale hanno gestito queste prove, hanno nascosto Verstappen, non lo hanno fatto esporre, diciamo così per quanto riguarda la sua velocità. Hanno fatto invece il lavoro specifico con Perez andando a cercare quello che è il punto debole di Perez, cioè la velocità sul giro secco in qualifica, quindi hanno fatto turni da cinque sei giri ogni run per dargli l'opportunità di cambiare molto spesso la vettura come assetto e una volta che l'assetto era congelato gli hanno dato l'opportunità con tre set di gomme morbide di raggiungere il suo limite personale del suo feeling con la vettura e questo dimostra quanto la Red Bull sia presente e lucida tra quello che è la qualità, ma anche i punti deboli. E questo dovrebbe far paura fa tutte le altre squadre.»
Come vedi la stagione di Ferrari, l'anno scorso ci fu un grande inizio e poi un calo, quest'anno si ripeterà questo trend nelle prime gare.
«La Ferrari è la squadra che è candidata ovviamente a guidare il lotto diciamo degli inseguitori per quanto riguarda la Red Bull. Ha due piloti ovviamente molto validi che si vanno ad equilibrare all'interno della squadra è consapevole del fatto che non è al 100%, è un lavoro che si sta evolvendo però è sicuramente la prima squadra dopo la Red Bull.»
Il via del mondiale domenica nel Gp del Bahrain. La Ferrari può vincere subito?
«Analizzando il momento, il lavoro che stanno facendo a casa con i simulatori è basilare dopo aver raccolto i dati per capire cosa raddrizzare nell’assetto, che è quello che manca. Sul fatto che possa vincere la vedo difficile ma che possa dare fastidio si, specialmente in qualifica, e poi forse bisognerà tirare fuori il coniglio dal cilindro e fare quello che l’anno scorso alla Ferrari non è riuscito, vale a dire, magari una strategia che possa mettere in discussione le certezze di Red Bull e prenderli in contropiede. Forse al momento è l’unica alternativa»
Per Lewis Hamilton il 2023 potrebbe essere una delle ultime occasioni per tornare al successo
«Hamilton parte ovviamente con un handicap ovvero con una macchina che ha dimostrato di essere sì l'evoluzione di quella dell'anno scorso, ma di non avere ovviato a tutte quelle problematiche che c'erano. Quindi anche loro sono un po' persi in questo momento, si devono ritrovare ma hanno la facoltà di poter incidere nel campionato, ma non credo al momento che possano essere candidati alla vittoria finale»
Dopo le tre big, sembra di vedere abbastanza equilibrio nelle altre scuderie
«C’è una confusione abbastanza interessante nel gruppo di mezzo, in cui spicca la voglia, la determinazione e il rinnovato desiderio di essere competitivo da parte di Fernando Alonso. Lui è proprio un animale da corsa. Quando tira giù la visiera, che ci sia la pioggia o il sole, lui va e l’Aston Martin quest’anno è sicuramente la macchina da tener d’occhio perché è quella che ha fatto il salto qualitativo più importante ma soprattutto, cosa non scontata, che un uomo molto vicino ad Adrian Newey è passato dalla Red Bull all’Aston Martin e quindi ha raddrizzato le cose sbagliate e si vede nei tempi».
Il nome di un pilota giovane che emergerà dal gruppo?
«Punto su Oscar Piastri, credo che abbia tutte le qualità per sorprendere. Ha vinto in F3 e F2, sotto pressione è stato capace di gestire momenti critici. Vuol dire avere una certa lucidità. La sua sfortuna è che arriva in una McLaren che sembra ancora un po’ zoppa, non è al momento competitiva. Hanno una coppia molto giovane con Norris che porta tanto entusiasmo ma bisogna vedere se la McLaren è riuscita a trovare il bandolo della matassa o se parte ancora con il freno a mano tirato»
Quando sarà tempo di rivedere nuovamente un pilota italiano in F1?
«Giovinazzi è terzo pilota Ferrari. Certo non ci si augura che nè a Leclerc nè a Sainz di dover in emergenza cedergli il sedile, anche se Giovinazzi merita un volante in F1 stabile. Noi abbiamo piloti giovani nelle formule minori che stanno crescendo come Antonelli e questa credo sia una generazione di ragazzi che possono diventare interessanti per le squadre di F1. Purtroppo oggi, come tanto tempo fa, vivono sullo sponsor. E’ un percorso che non si fa come nel calcio. Tanti talenti si sono persi perché dietro non avevano o una famiglia agiata o persone che avessero la lungimiranza di trovare sponsor e supporti economici»
Inviato all'Autodromo di Monza
Simone Rossi
per "Digital-News.it"
(twitter: @simone__rossi)