II 2007 comincia con la quarta ingranata per TiMedia, la divisione editoriale di Telecom Italia. Ricavi in crescita e perdite in calo lasciano ben sperare sull'intero anno.ÂÂ
Il gruppo editoriale, cui fanno capo La7 e Mtv Italia, ha chiuso i primi tre mesi dell'anno con un giro d'affari salito a 57,6 milioni, con un balzo del 31% rispetto ai 43,8 milioni del 2006.
Allo stesso tempo il passivo del gruppo (calcolato come risultato ante-imposte), 41 milioni l'anno scorso, si è ridotto a 26 milioni. Il margine operativo lordo, negativo per 28 milioni dodici mesi fa, è migliorato di 17 milioni dimezzando le perdite a 11 milioni. È peggiorata, invece, la posizione finanziaria netta: i debiti sono saliti a 190 milioni (da 128 di fine 2006), ma, ha spiegato una nota, per effetto degli investimenti industriali.
Ti Media si è mossa in contro-tendenza in un mercato, quello della raccolta pubblicitaria, che in Italia, da tempo, dàsegni di stagnazione, soprattutto nel segmento della tv commerciale generalista: l'advertising de La7 si è impennato del 15,8%, mentre quello Mtv del 10,2%, contro un mercato che, secondo i dati Niel-sen, è in calo del 5,9%.
«La nostra raccolta è storicamente sempre migliore della concorrenza e del mercato» ricorda il presidente Enrico Parazzini nel commentare i dati e aggiunge anche, tra i motivi del forte avvio del 2007, «l'allargamento del portafoglio clienti e l'incremento dei ricavi per singolo spot».
Se anche il secondo trimestre confermeràquesto trend il 2007 potrebbe anche registrare un'accelerazione nel piano industriale che stima il ritorno al pareggio a livello di margine operativo lordo netto.
Al momento Parazzini preferisce non fare previsioni, anche perché «il mercato vive una fase di alta volantilità» limitandosi a confermare i target del piano industriale. Una spinta ulteriore potrebbe venire dalla Riforma Gentiloni del sistema radiotelevisivo, al momento allo studio in Parlamento, che darebbe dei vantaggi agli operatori più piccoli del mercato televisivo.
I risultati hanno lasciato indifferente Piazza Affari dove il titolo ha chiuso quasi invariato (+0,06%): nell'ultimo anno le azioni hanno perso il 12% in un clima di forte volatilitàper effetto delle periodiche speculazioni su una possibile vendita del gruppo, con fiammate e successivi cali di Borsa
«Sul medio periodo TiMedia ha dato buone soddisfazioni — ribatte Parazzini — dall'agosto del 2003, quando la societàè nata, a oggi la capitalizzazione è passata da 800 milioni a 1,1 miliardi e se si tiene conto di 550 milioni di dividendi staccati il saldo è di 1,6 miliardi, il doppio in meno di quattro anni»
Sul tema scottante di una possibile vendita, il numero uno ha di fatto smentito ogni possibilitàdi cessione al momento: «Telecom più volte, e l'ultim alo scorso marzo, ha confermato che Ti Media è un asset strategico per il gruppo e con la convergenza in atto, l'azienda svolge un ruolo centrale nella fornitura di contenuti alla casa madre».
S.Fi.
per "Il Sole 24 Ore"