Fox Channels Italia, pubblicit in crescita del 25%
News inserita da: Giorgio Scorsone (Giosco)
Fonte: Il Sole 24 Ore
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Economia
sabato, 25 ottobre 2008 | Ore: 00:00

«Negli ultimi tre mesi - continua il manager - la raccolta pubblicitaria è cresciuta del 25%», nonostante le stime Upa prevedano una progressione del comparto dell'1,4 per cento. «L'obiettivo per il 2008/2009 (il gruppo chiude il bilancio al 30 giugno) è superare quota 100 milioni, dopo aver archiviato l'anno a 85 milioni in aumento del 50%», prosegue Londono. Un'accelerazione che ha portato la società italiana a pesare fino al 30% del risultato operativo di Fox International Channels, salito a 232 milioni di dollari, a fronte di ricavi per 932 milioni di dollari. «Un ottimo risultato, ma in linea con le nostre performance in termini di share», sottolinea l'ad.
E sì perché l'audience di Fox è vicino al 2% complessivo e al 4% commerciale, mentre nel totale gli investimenti pubblicitari in televisione, quest'anno, dovrebbero salire a 5,18 miliardi.
Un obiettivo raggiunto nonostante l'Italia sia stata spesso "accusata" di essere indietro sul fronte dell'offerta televisiva a pagamento, «ma non è vero. Il Paese - dice Londono, americano di origini colombiane - è in linea con il resto del mondo. Siamo al pari di Germania, Spagna Francia, è chiaro però che paghiamo dazio verso Usa e Gran Bretagna, ma loro sono partiti molto prima».

Insomma, nessuno "scippo" da parte di Mediasct al momento del lancio della sua pay tv, che però non sembra preoccupare i vertici di Fox: «La concorrenza fa bene, ma noi non la temiamo. Abbiamo una strategia chiara e cioè puntare su una programmazione chiara e sulla valorizzazione del brand».
Tra le strategie commerciali di Fox c'è anche lo sviluppo di iniziative studiate ad hoc con gli investitori pubblicitari: «In modo che possano colpire il target desiderato, per esempio con Fx per gli uomini e con Fox Life per le donne». E in arrivo, dopo il debutto dei concorrenti di DeaKids, potrebbe esserci anche un canale per bambini, «così come sono allo studio altre proposte».
Articolo tratto da
"Il Sole 24 Ore"
(23/10/08)
"Il Sole 24 Ore"
(23/10/08)