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Mediaset, standby Vivendi. Alleanza europea lontana, smentita fusione Prosieben.

Mediaset, standby Vivendi. Alleanza europea lontana, smentita fusione Prosieben.

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Fonte: Ansa

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Economia
  domenica, 14 aprile 2019
 06:00

Mediaset, in standby Vivendi. Alleanza europea lontana, smentita fusione Prosieben.Un'operazione strategica a livello europeo che possa prevedere scambi societari e partecipazioni incrociate per Mediaset ancora non c'è. Il gruppo italiano, che ha rimandato all'estate la scelta sul dividendo per usare le risorse in cassa per un'eventuale alleanza estera, nega trattative con Prosiebensat1 per una fusione. La smentita arriva anche dal naturale candidato tedesco a un matrimonio con la tv del Biscione.

Il ceo di ProsiebenSat1, Max Conze, va oltre e dice di non vedere «alcuna logica industriale in una fusione». Il manager fa sapere di puntare per ora sul progetto, annunciato l'11 aprile a Vienna dai 12 broadcaster riuniti nella European Mediaset Alliance (ci sono fra gli altri, oltre a Mediaset, anche la francese Tf1 e la britannica Channel 4), per il lancio entro l'estate di una piattaforma per distribuire contenuti video in streaming e pubblicità. Ma si tratta di un accordo di portata diversa e minore di quello accarezzato dall'a.d di Mediaset Piersilvio Berlusconi. Il secondogenito di Silvio, insieme al presidente del gruppo di Cologno Monzese, Fedele Confalonieri, sarà chiamato giovedì prossimo a rispondere alle domande dei soci sulle prospettive future durante l'assemblea dedicata al bilancio e al passaggio al voto maggiorato. Si scoprirà poi in quella occasione se Simon Fiduciara, nella quale Vivendi ha depositato il 19,9%, vorrà partecipare. Avendo ricevuto all'ultima assemblea uno stop al voto, 'approvatò anche dai magistrati, sarà tuttavia difficile un presenza dei rappresentanti della fiduciaria.

Escluso poi che il socio francese si presenti col restante 9,9% del capitale, visto che non si è mai presentato in assemblea con la sua quota diretta, ridotta dall'intervento delle authority per la presenza in parallelo anche in Tim. È quest'ultima la partita che ha visto negli ultimi mesi il gruppo di Vincent Bolloré esporsi di più nella battaglia ingaggiata con l'altro azionista forte della società di tlc, il fondo Elliott. Dopo la 'pacè raggiunta con la conferma dell'attuale cda, Vivendi segue ora con uguale attenzione ma atteggiamento più morbido il percorso verso una rete unica con Open Fiber. Le partite italiane dei francesi avranno forse qualche eco all'assemblea in programma a Parigi lunedì 15 aprile, quando il gruppo dei media diffonderà anche i conti del primo trimestre.

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