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Ecco la nuova stagione di Sky Sport: Marcello Lippi portabandiera

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Fonte: Il Corriere dello Sport

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Sky Italia
  mercoledì, 01 agosto 2007
 00:00

Marcello Lippi, l’accordo è ormai prossimo anche se non ancora uffi­ciale: bel colpo, non c’è che dire, che puntella la leadership di Sky fra le tv sportive. Nel grande mercato degli opi­nionisti, l’ex c.t. azzurro era sicuramen­te il Ronaldinho della situazione: cerca­to da tutti, poco disponibile, molto co­stoso.

Marcello Lippi su SKYNon so quanta parte del bilancio di Sky sia sta­ta sacrificata per l’acqui­sto di Lippi ( si parla di 500.000 euro), ma comun­que in un’ottica aziendale di una pay tv, sono stati soldi ben spesi, perché il personaggio tira abbona­menti ed è spendibile in vari modi.

Sarà una presenza poliedri­ca, anche se non del tutto prevedibile: in studio la domenica con la D’Amico, con Giorgio Porrà in alcune partite di Champions League ( col consenso di Vialli e Paolo Rossi, of course…), incur­sore in alcune rubriche di contorno. Un “libero” di lusso.

L’avvento di Lippi, il suo clamore, ha mascherato un po’ il sommovimento al vertice del settore sportivo, dove Gio­vanni Bruno è stato estromesso dalla di­rezione e alla guida è salito Andrea Zap­pia, ex capo del marketing, non un gior
nalista ma un super-manager. I respon­sabili del network si affrettano a spiega­re che Zappia non ha preso il posto di Bruno, ma sul modello anglosassone è una sorta di amministratore delegato di una branca del network, con compiti strategici e non giornalistici. La distin­zione è piuttosto sottile, ma forse valida.

Meno comprensibile e un po’ misterio­so appare l’esonero (di fatto) di un di­rettore che ha comunque condotto lo sport di Sky ad un livello qualitativo d’ec­cellenza. Pare che il suo difetto fosse un’eccessiva disinvoltura nelle spese, imperdonabile in un’azienda di stampo an­glosassone che come pri­mo obbiettivo si pone giu­stamente la produzione del profitto: un milione di euro a puntata per “Sport Ti­me”, poco meno per “L’osteria del pal­lone”.

In omaggio al sacrosanto princi­pio secondo cui il successo di un’azien­da dipende in primis dall’esattezza dei suoi conti, quest’ultimo programma è stato immediatamente cassato assieme a “100% calcio” della domenica matti­na, mentre il budget di “Sport Time” ha subìto una decurtazione vicina al cin­quanta
per cento. Giovanni Bruno è stato dirottato agli “Speciali” e comincerà ad occuparsi dei mondiali di rugby del prossimo ottobre di cui Sky ha acquistato i diritti.

A diri­gere giornalisticamente i servizi sporti­vi dovrebbe essere il suo vice Massimo Corcione, uomo macchina di straordi­naria capacità e abilissimo organizzato­re del lavoro: ma con quale autonomia? Davvero Zappia, che ha preso possesso della stanza di Bruno, resterà estraneo a decisioni che riguardano servizi e im­pieghi? Queste cose sarà bene chiarirle subito, per il buon funzionamento dell’intera redazione.

Redazione sicuramente più giovane, agile e com­pleta fra tutti i network te­levisivi, e quindi confer­mata in blocco anche nei suoi più affermati collabo­ratori. Mario Sconcerti e Massimo Mau­ro continueranno a circondare di ogni premura e di ogni conforto tecnico l’in­sostituibile Ilaria D’Amico, anche se “ Sky Calcio Show” subirà un taglio, concludendosi come una volta alle 18.

I tempi erano stati allungati per contra­stare l’avvento di “Controcampo” po­meridiano, ma fatti i conti, evidente­mente l’impegno economico e redazio­nale ( lunga intervista con filmati del personaggio della domenica) non risul­tava proporzionale alla raccolta degli ascolti.

Della politica di un oculato ri­sparmio
farà le spese anche “Fuori Zo­na” del venerdì, che sullo stile del bri­tannico “Preview Show” andrà in on­da senza conduttori (erano Bonan e la Gobetti), legando i servizi attraverso la voce di un conduttore fuori campo.

L’unico programma potenziato finirà con essere “ Mondo gol”, leggero e al­ternativo, dove si parla di calcio inter­nazionale e dove Caressa e De Grandis hanno licenza totale di “ cazzeggio”. Forse non proprio totale da quest’anno, per le raccomandazioni di Zappia e per un autore che è stato messo al loro fian­co.

Nell’edizione del venerdì, “ Mondo gol” avrà sempre un ospite del mondo dello spettacolo (Gene Gnocchi e Bono­lis fra i primi), il lunedì le imprevedibi­li performances di giocatori italiani al­l’estero.

Luca Toni farà il karaoke dal­la Germania, da Londra Rolando Bian­chi terrà improbabili lezioni d’inglese sullo stile di Mister Brown. Da Lione si esibirà Grosso, da Madrid Cannavaro o Maresca: sono ancora in corso contatti
e allo studio i ruoli.

Nessuna modifica nella gerarchia dei telecronisti: Caressa uber-alles (spero un tantino più sobrio) sta già preparando incipit struggenti, Marianella a ruota ma solo per l’Inghil­terra, Compagnoni, Tecca e Gentile a seguire. Idem per le “seconde voci” (che brutto termine…), guidate da Bergomi, con Marchegiani promosso vice dopo una stagione esemplare.

Sarà comunque un campionato diffici­le per Sky, l’Inter delle tv sportive, che come l’Inter avrà tutto da perdere. Per­ché viene da un anno nel quale non ha battuto, ma stracciato la concorrenza e perché gradatamente comincerà il tra­sloco dell’intera struttura da Cologno alla Cittadella Sky di Santa Giulia, Mi­lano Sud, che sul piano del lavoro pro­vocherà degli inevitabili ma sicuri fa­stidi.

Franco Recanatesi
per "Il Corriere dello Sport"

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