Aldo Grasso sul Corriere: 'Inter-Lazio, la telecronaca da sgabuzzino della Rai''
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Il Corriere della Sera

Così, chiusi in uno sgabuzzino dell’azienda, Carlo Nesti e Salvatore Bagni hanno commentato Inter-Lazio «on tube», cioè davanti a un monitor, come si fa da studio quando cade la linea audio internazionale. Come fanno i ragazzini quando imitano Caressa e Bergomi. E meno male che non è successo nulla allo stadio di Pechino, altrimenti cosa avrebbero raccontato non essendo sul posto?
«Problemi di budget — ha spiega il direttore di RaiSport Eugenio De Paoli alla Gazzetta dello sport — e l’orario ha influito sulla scelta». Problemi di budget? Orario? Ma allora cosa ci facevano in Cina Amedeo Goria e Luca De Capitani, spacciati dai due nostri prodi tubisti come inviati a bordocampo (comunicavano con Twitter o con gli sms?). Già le telecronache italiane non sono il massimo, figuriamoci una telecronaca intubata: fredda, artefatta, lontana 8.145 km dall’atmosfera del campo.
Ora la vicenda, già di per sé incomprensibile, si tinge di ridicolo se si pensa che la Rai ha iniziato la sua battaglia contro Sky criptando il segnale dei programmi più importanti. Certo che se la concorrenza viene fatta a colpi di telecronache «on tube» ci sarà da ridere. I più contenti saranno gli inserzionisti che, in un sol colpo, hanno guadagnato una telecronaca da filodrammatica e perso l’audience di Sky. Tanti soldi e nemmeno un biglietto aereo per il telecronista! Ma se la Rai, al contrario di tutti i Servizi pubblici che in Europa sfruttano ogni possibile piattaforma distributiva per avere la massima visibilità, entra in un deciso regime concorrenziale, perché bisogna ancora pagare il canone? Per il biglietto aereo di Nesti e Bagni?
Aldo Grasso
per "Il Corriere della Sera"