Marco Crispino (Conto Tv): ''Il ricorso della Lega Calcio non ci intimorisce''
News inserita da: Giorgio Scorsone (Giosco)
Fonte: Il Riformista
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Sport
sabato, 07 novembre 2009 | Ore: 00:00
Alla riunione, presieduta da Adriano Galliani, erano presenti tutte e venti le società. In serata è arrivata la dichiarazione dell'associazione: la Lega farà ricorso contro il provvedimento di tre giorni fa dalla Corte d'Appello di Milano, che ha dato ragione a Crispino e ha sospeso l'assegnazione dei diritti 2010-2012 a Sky. II rischio ora è che la gara per i diritti andrà rifatta.
Ne parliamo con Crispino, classe 1971, imprenditore catanzarese. Oggi si propone come terzo polo nella battaglia per i diritti del calcio, nel mercato pietrificato tra Mediaset e Rai (digitale terrestre) e Sky (satellite). La sua holding, Edi on Web, ha sede nel polo tecnologico di Navacchio, nelle vicinanze di Pisa, ed è già stata protagonista di un piccolo fenomeno di culto negli ultimi anni prima con il portale Superpippa.com, poi divenuto Superpippa Channel, che trasmette soft porno, ma anche cinema, e soprattutto sport con partite di Prima e Seconda Divisione, Serie B, Tim Cup, Intertoto, Coppa Uefa, Preliminari di Champions e di Europa League oltre al basket, con le partite della Scavolini in Eurochallenge.
Una strategia, quella di sesso e sport, che ha portato la Edi on Web a raggiungere ultimamente un fatturato di 5,9 milioni di euro.
La Lega Calcio ha annunciato che farà ricorso. Come reagirete?
Noi andiamo avanti. La Lega presenterà le sue deduzioni e poi noi presenteremo le nostre controdeduzioni. Non abbiamo paura, del resto abbiamo sempre scelto i migliori avvocati.
Se la Lega Calcio organizzasse una nuova asta per la serie A, Conto Tv dove troverà i soldi?
Ci sono fior di banche e istituzioni pronte a finanziarmi, anche se di nomi per il momento non ne faccio. Ma del resto, scusi, Sky non è forse finanziata dalle banche? Per non parlare di Dahlia, che vive grazie ai soldi di una banca d'affari danese. (Dahlia è una pay tv digitale terrestre che fa capo al gruppo svedese Air Plus che si è aggiudicata uno dei pacchetti di diritti calcistici per il digitale terrestre, ndr). Perché noi dovremmo essere diversi?
Quindi vi sentite tranquilli?
Certo. Del resto con l'ordinanza del Tribunale di Milano si crea un'occasione per tutti, non solo per noi. E anche la Lega Calcio non ha perso. Se fossi in loro io non avrei fatto ricorso. E una vittoria anche per loro: più concorrenti in gioco ci sono, più il prezzo può salire. Certo la logica dei pacchetti unici è assurda.
Cosa vuol dire?
E assurdo che mentre per il digitale terrestre i diritti sono stati spacchettati in tre blocchi, Gold Live, Silver Live e Platinum Hilites, rispettivamente assegnati a Mediaset Premium, Dahlia TV e Rai, per il satellite ce n'è solo uno, che è stato assegnato a Sky. E una logica che va contro anche agli interessi della Lega, e contro le basilari regole di mercato.
Ma se si rifacesse l'asta, voi sareste pronti a scendere in campo?
Noi siamo comunque pronti. Se le regole del gioco non cambiano, evidentemente noi non ce la possiamo fare, non abbiamo la massa critica per scendere in campo da soli. Ma se anche per il satellite, e seguendo una logica di mercato, i diritti venissero spacchettati in più tranche, noi siamo assolutamente interessati, ci siamo.
Rimane poi il capitolo Antitrust. Voi non avete presentato solo ricorso al Tribunale di Milano, ma anche all'Authority per la concorrenza, che a luglio ha aperto un'istruttoria nei confronti della Lega per presunto abuso di posizione dominante riguardo sempre ai pacchetti di serie A 2010-2012.
Guardi, su questo siamo assolutamente tranquilli. Semmai era sulla pronuncia di Milano che eravamo in pensiero. Ma nell'ordinanza del giudice Tarantola si fa esplicito riferimento all'istruttoria dell'Antitrust. Dunque siamo fiduciosi. L'importante è che la pronuncia dell'Authority arrivi prima dell'inizio del Campionato, altrimenti non avrebbe senso.
Michele Masneri
per "Il Riformista"
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