Ma quanto ci costa RaiUno? 1,5 mln per Pupo e torna pure Bonolis...
News inserita da: Giorgio Scorsone (Giosco)
Fonte: Libero
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Televisione
venerdì, 18 luglio 2008 | Ore: 00:00

TRASMISSIONE CLONE
Davanti a cotanto dispiegamento di forze, sorge spontaneo immaginare uno show epocale. Magari con Adriano Celentano che duetta insieme a Fiorello, mentre la Raffa nazionale si esibisce in un Tuca Tuca di nuova generazione. Invece, si scopre che il programma non è altro che una copia di "Amici". E pure bruttarella.
Al posto di ragazzi sognanti, che lottano per entrare nel mondo dello spettacolo, ci sciropperemo 30 blasonati vip chiamati a sfidarsi in tre materie: canto, ballo e recitazione. Il regista e autore Roberto Cenci, ex braccio destro di Maria De Filippi, assicura che il programma sarà profondamente diverso dal talent show di Canale 5. Sulla carta, le differenze sono state quanto meno ben nascoste... Quel che è certo è che un progetto del genere non giustifica un budget tanto alto, nemmeno se a produrlo è Bibi Ballandi le cui trasmissioni sono note per essere un connubio di "alta qualità - a caro prezzo".

Quindi, largo al portafogli. Tanto per incominciare, anziché una scenografia farlocca, messa alla bell'è meglio, il direttore di Raiuno ha affidato l'ambientazione degli esperimenti estivi a Gaetano Castelli, scenografo molto amato da Celentano e Fiorello. Un suo lavoro, in versione low cost, non costa meno di 300mila euro. E la stima è da considerarsi al ribasso. Non solo: fatta eccezione per "Usa la testa!", adattamento targato Endemol, gli altri piloti sono tutte produzioni interne alla Rai. Se poi si aggiungono gli ospiti internazionali che infarciscono i quattro programmi-test, la cifra lievita esponenzialmente.
Il problema è che sia "Usa la testa" di Caterina Balivo (2,5 milioni di spettatori e 18,68% di share) sia "Incredibile!" con Veronica Maya (2,7 milioni di spettatori e 19,21% di share) sono state battute dall'armata di dilettanti allo sbaraglio guidata da Gerry Scotti. Lo speciale "Corrida - il meglio e il peggio" ha realizzato, rispettivamente, il 20,74% e il 24,24% di share, per 3 milioni di spettatori.
Altri precedenti di budget impazzito: sette puntate di "Domenica In", durante la gestione Mara Venier, sono costate quanto 34 puntate del programma nel 2001. La parcella dello chef Vissani per "Torno sabato" era di 7 milioni di euro a ricetta. A suo tempo, per il rinnovo del contratto biennale di Raffaella Carrà, la Rai ha scucito 8 miliardi e 668 milioni. Sergio Japino, fido della showgirl, si è accontentato di 4 miliardi e 400 milioni.
LE "STANGATE" AUTUNNALI
Show del sabato sera a parte, l'intero autunno di Raiuno si annuncia all'insegna del caro vita. In primis, grava sulle tasche degli italiani la stangata Sanremo. Se davvero il festival verrà condotto da Paolo Bonolis, il suo cachet difficilmente sarà inferiore a quello concordato nel 2005: 5 milioni di euro, comprensivi dei 350mila euro del super ospite Mike Tayson. Poi ci sono gli show di Pippo Baudo, Raffaella Carrà e dell'amoroso duo Tatangelo-Gigi D'Alessio. La casa di produzione Endemol assicura a Libero che lo show di SuperPippo, "Serata d'onore", sarà di gran lunga inferiore al milione di euro a puntata. Il che ci fa ben sperare.
RETROSCENA LOTTERIA
Anche perché il taglio vintage del programma non sembra necessitare spese pazzesche. Quanto a "Carramba! Che fortuna", previsto da settembre ogni mercoledì sera, verrà interamente realizzato dalla Rai. Secondo indiscrezioni, le difficoltà legate al progetto erano di natura economica: la difficoltà di reperire storie genuine sarebbe stata una scusa. L'empasse è stato superato e la presenza, tra gli autori, di Gianni Boncompagni (il cui ingaggio è una voce non certo leggera in bilancio), lascia presumere un impegno considerevole da parte della Rai.
Infine, Tatangelo - D'Alessio: il loro show è targato Ballandi (con tutto quello che comporta) e vanta una rosa di superospiti. In primis, Vasco Rossi. Certo che, se ci fosse trasparenza sui budget, saremmo tutti più tranquilli in materia di investimenti...
Francesca D'Angelo
per "Libero"
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