Protagonista del tvmovie in sei parti, in onda da Martedi' 8 settembre su Canale 5 in prime time, ancora Gabriel Garko nei panni di Tonio Fortebracci, un uomo sensuale e istintivo, soggetto a violente passioni e capace talvolta di slanci nobili e generosi che, dopo la morte del padre (nella prima serie), ha scelto la mafia come strumento di vendetta e come mezzo di riscatto sociale.
DOVE ERAVAMO RIMASTI:
Cava di Sirenuse, Sicilia, 1968. Tonio Fortebracci (Gabriel Garko), giovane rampante della nuova mafia trapiantata al nord, ha mantenuto gli impegni. In cambio della vita di Antonia, sua figlia naturale, ha consegnato al capo indiscusso, Don Calogero Rocca, il temutissimo giudice antimafia Santi Fortebracci (Giuseppe Zeno), che è però suo fratello minore.
Quando lo scambio sarà compiuto, nessuno oserà più mettere in dubbio la fedeltà di Tonio alla 'famiglia'.
Ma il più grande dei Fortebracci ha un sussulto d’orgoglio. Anche se i due fratelli hanno scelto strade opposte – Tonio ha abbracciato la mafia, Santi la giustizia – per lui con forti radici siciliane, il richiamo del sangue sembra più forte di un patto d’onore.
Messa al sicuro la piccola Antonia, Tonio afferra il boss per la gola e gli impone di liberare il fratello. Ne segue una sparatoria ed è una strage. Don Calogero rimane ucciso insieme ai suoi fedelissimi. Tonio, raggiunto da una selva di proiettili, viene soccorso in fin di vita proprio dal fratello Santi e dalla piccola Antonia.
LA SINOSSI DELLA SECONDA PARTE:
Intanto, scampato il pericolo per sé e la sua famiglia, Santi è più che mai deciso ad affondare i colpi. La mafia è alle corde dopo la morte di Don Calogero e la testimonianza del pentito Don Rosario Liberati potrebbe metterla in ginocchio. E in più la giustizia ha un altro asso nella manica.
Nascosto a Mascalucia, nel casolare di famiglia abbandonato da anni, Tonio sembra ormai completamente ristabilito. Alla cava, un giubbotto antiproiettili gli ha salvato la vita. Ora che tutti lo credono morto, per lui sarà più facile sfuggire alla vendetta dei mafiosi e ricominciare a vivere lontano dalla Sicilia.
Santi ha preparato per il fratello una dignitosa via d'uscita. Lo porterà a Torino, lo farà testimoniare nel processo contro la mafia e gli garantirà l'accesso al programma di protezione testimoni, senza fargli scontare neanche un giorno di galera. Ma nonostante l'offerta vantaggiosa, Tonio ha altri progetti e fugge in Svizzera alla ricerca di Olga (Serena Autieri). Con lei, il suo più grande amore e il suo più grande rimpianto, ha più di un conto da saldare.
Il destino, tuttavia, riporterà Tonio in Sicilia, ancora una volta alla ricerca di vendetta. Per ironia della sorte, Tonio stringe un'alleanza con Rosangela Rocca, la vedova del boss che aveva ucciso pochi mesi prima. Il nemico comune, questa volta, è Rodolfo Di Venanzio, divenuto sempre più scomodo e potente. E mentre l'astro di Rosangela volge al tramonto, è un nuovo amore a complicare i piani e a scardinare le certezze di Tonio.
PROFILI DEI PERSONAGGI
Tonio (Gabriel Garko)
Tonio, il maggiore dei fratelli Fortebracci, è un uomo sensuale e istintivo, soggetto a violente passioni e capace talvolta di slanci nobili e generosi. Dopo la morte del padre, nella prima serie, ha scelto la mafia come strumento di vendetta e come mezzo di riscatto sociale. Tonio si sente un anima nera, un condannato a cui è preclusa ogni possibilità di redenzione. Solo l'amore è in grado di salvarlo e dargli una speranza. Ma ogni volta che lo ha vissuto e assaporato, coltivando il sogno di una nuova vita, ha sempre finito per distruggerlo.
Santi (Giuseppe Zeno)
Santi Fortebracci, il fratello minore di Tonio, è un uomo energico, determinato, con una fede incrollabile nella giustizia. La tragedia e le vicissitudini familiari lo hanno indotto a intraprendere la carriera di magistrato e a perseguire il crimine con passione e intransigenza. Così facendo, Santi ha trascurato gli affetti e ha sacrificato la famiglia sull'altare dell'antimafia. Quando si accorge di aver perduto l'amore di Melina, cerca di tornare sui suoi passi, ma forse ormai è troppo tardi.
Olga (Serena Autieri)
Olga è una donna ambiziosa, elegante, a volte cinica e calcolatrice, combattuta tra il desiderio di una vita agiata al fianco di qualche ricco protettore e il richiamo dell'amore e delle passioni. Olga sa bene che Tonio, l'uomo della sua vita e il suo più grande amore, è in grado di portarla alla rovina. Per questo fugge da lui, per salvare sé stessa e il suo bambino.
Melina (Cosima Coppola)
Dopo un'adolescenza travagliata e infelice all'ombra di un padre padrone, Melina trova la felicità e una nuova dimensione come moglie e come madre. Il matrimonio con Santi la pone però di fronte a scelte difficili. Melina condivide gli ideali di giustizia del marito e ne ha sempre ammirato l'integrità. Tuttavia, per lei la militanza civile non può mai venire prima della salute e della sicurezza dei figli. Quando è chiamata a scegliere se seguire Santi nella sua eroica crociata antimafia o tornare in Sicilia per crescere Antonia e Salvatore in un ambiente più protetto e al riparo dai clamori, Melina sceglie senza esitazioni la seconda strada.
Francesca De Santis (Alessandra Martines)
Il sostituto procuratore Francesca De Santis è una donna fiera, coraggiosa, apparentemente impassibile e invece segnata profondamente dal dolore. La sua intima fragilità la induce ad accentuare le asperità del suo carattere. Per i nemici è un personaggio scomodo, allergico ai compromessi, ostinato e combattivo fino al limite dell'incoscienza. Per i pochi che la guardano sotto la scorza del magistrato d'assalto, è una persona bisognosa d'amore.
Alma Vinci (Valeria Milillo)
Alma è una giornalista vivace, energica e moderna. Le sue armi sono l'astuzia e la sfrontatezza, unite a una certa dose di malizia. Non è un'eroina né una reporter d'assalto ? non è la passione civile ad ispirare le sue inchieste ma l'anticonformismo e una fervente curiosità. Tuttavia, quando si scontra con una materia più grande di lei, Alma decide di non sottrarsi e tira dritto fino alla fine.
Rosangela (Angela Molina)
Rosangela è una donna d'onore, dura, severa, determinata. Per molti anni è stata la moglie del boss Don Calogero e ha interpretato il ruolo con discrezione, osservando scrupolosamente i precetti di Cosa Nostra. Alla morte del marito, Rosangela sente l'obbligo di raccogliere lo scettro del potere per trasferirlo, al momento giusto, nelle mani del figlio maschio. Il compito tuttavia è più arduo del previsto. Con l'appoggio dei boss anziani, Rosangela fronteggia i nemici con coraggio e determinazione. Ma il suo limite, fatale per un capo mafia, è quello di non saper esercitare la violenza senza esitazioni, di avere scrupoli di coscienza, di peccare di umanità.
Assunta (Elena Russo)
Assunta, figlia di Calogero e Rosangela Rocca , è una donna indipendente e combattiva, insofferente alle regole e alle convenzioni dell'onorata società siciliana. Rimasta vedova troppo presto, sa bene di appartenere a una delle più importanti famiglie mafiose e sfrutta senza remore la sua posizione. Ha un rapporto burrascoso e contrastato con la madre Rosangela, che considera un'ipocrita. Quello che vuole è essere libera di gestire la propria vita e trovare in mezzo a tanta violenza un po' di felicità.
Dario (Sergio Arcuri)
Dario è l'unico figlio maschio del boss Don Calogero e di Rosangela Rocca ed è l'erede designato di un impero che non potrà mai governare. Amante della musica e dell'arte, intelligente e sensibile, Dario si sente schiacciato da un destino che non gli appartiene e da cui cerca di fuggire con ogni mezzo. A nulla valgono gli sforzi di Rosangela che cerca di proteggerlo e allo stesso tempo di garantirgli un posto nella cupola. Dario non è tagliato per quel mondo e alla fine anche lei, di fronte all'evidenza, dovrà rinunciare al progetto di successione.
Rodolfo Di Venanzio (Vincent Spano)
Rodolfo è l'uomo nuovo di Cosa Nostra. Estraneo ai valori della vecchia mafia, ha vissuto per molti anni latitante in Libano, tessendo relazioni e contatti con la criminalità internazionale e i trafficanti di droga. Al ritorno in Sicilia, Rodolfo si circonda di un manipolo di fedelissimi che comanda con il pugno di ferro e si rende immediatamente protagonista di crimini efferati. Dopo una prepotente ascesa iniziale nella cupola di Cosa Nostra, i suoi metodi spregiudicati gli attirano le critiche dei vecchi padrini, che lo giudicano imprudente e inaffidabile. Ma Rodolfo non si dà per vinto. Killer spietato e senza scrupoli, ha un solo punto debole: sua sorella Carmela.
Carmela (Laura Torrisi)
Carmela è una ragazza sensibile e romantica cresciuta in un clima di sopraffazione e violenza. Il rigido controllo del fratello Rodolfo, che la fa vivere come una reclusa, l'ha resa cupa e riservata, privandola della dolcezza e dei sospiri dell'adolescenza. Carmela prova odio e disprezzo per la sua famiglia e il suo ambiente. Il suo sogno è trovare l'amore e fuggire una volta per tutte lontano dalla Sicilia.
Fred Di Venanzio (Ben Gazzara)
Fred Di Venanzio è l'ultimo esponente di una mafia arcaica, legata ai latifondi e ai valori della società contadina. Ormai malato e con pochi mesi di vita, Fred è ancora in grado di far valere la sua autorità morale e di arginare l'irruenza del nipote Rodolfo, in cerca di una rapida affermazione all'interno della cupola. Fred ha un debole per donna Rosangela, che ha amato silenziosamente per molti anni, quando lei era la moglie del boss Don Calogero. Le regole della società a cui ha girato fedeltà assoluta gli hanno impedito di realizzare il sogno della sua vita.
Beniamino (Paul Sorvino)
Beniamino è stato l'uomo di fiducia di Don Calogero Rocca e ora, malgrado il peso degli anni, segue Donna Rosangela come un agelo custode. La fedeltà di Beniamino non è mai stata in discussione. Fred lo conosce da quand'era un bambino e sa di poter contare su di lui. Per questo, quando la situazione precipita, gli affida un ultimo, difficilissimo compito.