E per depistare il pubblico cambia anche il titolo: da sabato si chiameràVietato Funari. È l’esito di un’infuocata riunione di scaletta per preparare la terza puntata dello show. Gianfranco Funari, incassata la benedizione del direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce e del vicedirettore generale Giancarlo Leone, va avanti «forte» dei quel 12,6% da record flop.
Programma sperimentale, innovativo - si sono difesi alla Rai - che però ha messo in fuga persino il pubblico più anziano e non ha intercettato quello giovane e rispetto alla prima puntata ha perso anche punti sulla platea alta socialmente ed economicamente e sui laureati.
E La Corrida, che giàera da record, ha aumentato il suo pubblico più anziano (arrivando al 43%) e andràavanti fino a fine maggio. Insomma una debacle. Per molto meno Simona Ventura è tornata a casa dopo due puntate di Colpo di genio, la prima al 17,64% e la seconda al 14,90%. È stata la stessa Ventura con Del Noce, dopo il debutto amaro sulla rete ammiraglia, da cui pare non si sia ancora psicologicamente ripresa, a volere la chiusura del programma .

La Ventura ha un futuro pieno di forse: Miss Italia (Del Noce la vuole, Patrizia Mirigliani molto meno, gli sponsor pare di sì), il Musichiere, Quelli che il calcio, persino la bistrattata Isola dei famosi. Restano i due pesi Funari-Ventura, ma la spiegazione non è affatto ideologico-romantica, piuttosto è di numeri.
Raiuno ha chiuso la settimana al 25%, con Canale 5 poco sopra al 20% e la settimana scorsa al 23%, sempre sopra Canale 5, dunque può permettersi un buco nero al sabato, vantarsi di fare innovazione in realtàa costo zero per quanto riguarda la media d’ascolto. Tanto ci pensano la sempre popolare fiction, (dal Medico alla Prof Pivetti), l’evergreen Raccomandati e soprattutto Affari Tuoi allungato quasi fino alle 21,30 per fare il pieno d’ascolto in prime time .
Ma i molumori crescono «Sarebbe sbagliato procedere a una serie di sistemazioni dirigenziali, comprese quelle urgenti e non più rinviabili, senza un minimo di attenzione per quelli che dovrebbero essere i due punti di eccellenza del prodotto Rai e che invece sono, ora in particolare ma ormai da troppo tempo, le due questioni oggettivamente più preoccupanti per il servizio pubblico», sostiene infatti Sandro Curzi, consigliere Rai, alla vigilia della riunione del Cda.
L’ex direttore del Tg3 non nasconde che il suo è un riferimento esplicito a Raiuno e Raidue, che il consigliere sottolinea come spesso venga superata negli ascolti da Raitre che dispone della metàdel budget. «Questo l’azienda non può permetterselo, così come non si può permettere di fare solo il 12% di share il sabato sera su Raiuno».