De Puyfontaine «Tim con Vivendi polo europeo dei media. Accordo con Mediaset sarebbe positivo»
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Adnkronos
«Vivendi ha investito oltre 4 miliardi di euro in Tim e confermo che lo rifaremmo». Arnaude De Puyfontaine, ceo del gruppo francese e presidente di Tim, in una intervista al Corriere della Sera spiega come «il panorama dei contenuti e della distribuzione si sta profondamente trasformando, costringendo i vari attori a pensare nuove modalità di cooperazione per valorizzare meglio le proprie risorse. Vivendi farà la sua parte in questo movimento di convergenza tra contenuti e piattaforme». «Le prime 15 capitalizzazioni di mercato nel settore dei media sono nelle mani di player americani o asiatici - aggiunge - C'è spazio per un'alternativa europea. L'intero progetto di Vivendi si basa sulla costruzione di un potente gruppo con un'offerta originale di contenuti europei con un forte potenziale internazionale».
«Vivendi - chiarisce De Puyfontaine - ha una roadmap molto chiara: produrre i migliori contenuti, il nostro core business, nel settore della musica, dei film, delle serie e dei giochi. Per la distribuzione, invece, ci affidiamo alle nostre reti, in particolare alla piattaforma Dailymotion. Stiamo anche siglando accordi strategici con le piattaforme digitali e gli operatori di tlc, per essere più forti a livello globale e locale». Alla domanda se è ancora convinto che Tim sia un buon investimento, il presidente non ha esitazione: «Assolutamente sì! Vivendi ha investito oltre 4 miliardi di euro in Tim e confermo che lo rifaremmo. Diventandone il maggiore azionista abbiamo apportato una visione industriale a lungo termine per affrontare la sfida della convergenza. Il ceo di Tim Amos Genish e il suo team stanno facendo un grande lavoro, che prenderà forma con il piano strategico che sarà discusso al board del 6 marzo». Sull'assenza di Mediaset nel puzzle, De Puyfontaine ribadisce: «Rimango convinto che un accordo sarebbe positivo, il progetto strategico ha ancora più senso oggi rispetto a 18 mesi fa».
Intanto nella giornata di ieri è arrivata una offerta congiunta vincolante di Rai Way e F2i per Persidera, la società che fa capo per il 70% a Tim e per il 30% a Gedi. Lo comunica una nota della società per gli impianti di trasmissione che fa capo a Rai. La struttura dell'operazione come indicata nell'offerta, si legge in una nota, «prevederebbe l'acquisizione da parte di F2i della titolarità dei diritti d'uso delle frequenze attualmente rilasciate a Persidera per i propri multiplex DTT e l'acquisizione da parte di Rai Way dell'infrastruttura di rete con la contestuale sottoscrizione di un accordo pluriennale per la fornitura di servizi di broadcasting». Secondo quanto si apprende quella di Rai Way con F2i è l'unica offerta arrivata sul tavolo degli advisor. Il valore economico dell'offerta binding, sempre a quanto si apprende, è inferiore a quello atteso dagli azionisti che puntavano ad una valutazione di circa 350 milioni; resta da vedere se questo non impedirà agli azionisti di accettare l'offerta oppure se gli azionisti opteranno per strade alternative (nei giorni scorsi erano circolati rumours sull'ipotesi di ipo). Tim in particolare è obbligata alla cessione di Persidera perchè la vendita dell'asset cui fanno capo i multiplex digitali era stata la condizione posta dall'Antitrust europeo per il via libera all'acquisizione del controllo da parte di Vivendi sul gruppo di tlc italiano.