Domani l'Agcom discuterà il parere da trasmettere all'Antitrust in merito alla conclusione dell'istruttoria per l'acquisto da parte di Sky dei diritti tv per i mondiali di calcio Germania 2010 e Brasile 2014.
Lo si legge nell'ordine del giorno dei lavori del consiglio dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.
L'Agcom deve esprime il proprio parere sulle conclusioni delle istruttorie aperte dall'altra autorità quando si riferiscano a società, materie o campi di propria pertinenza.
Al momento di aprire l'indagine, era il novembre del 2010, l'Antitrust scrisse di voler "verificare se Sky abbia abusato della propria posizione dominante nell'acquisizione dei diritti di trasmissione dei Mondiali di calcio 2010 e 2014, in modalità a pagamento per tutte le piattaforme trasmissive. La decisione della società, che allora aveva l'86% del mercato della pay-tv, di acquistare nel 2008 dalla Rai la titolarità dei diritti pay sui Mondiali in esclusiva su tutte le piattaforme trasmissive, potrebbe configurare un abuso anticoncorrenziale di natura escludente, vista la rilevanza dei contenuti nonché l'estensione dell'esclusiva".
Al momento dell'acquisto era peraltro pienamente vigente il divieto imposto dalla Commissione europea di trasmettere su piattaforme diverse da quella satellitare fino al 2012.
Con i suoi comportamenti, concludeva l'Antitrust, "Sky ha reso indisponibili sul mercato i diritti di trasmissione televisiva dei Mondiali di calcio 2010 e 2014, in modalità a pagamento, ad operatori concorrenti che operano su altre piattaforme trasmissive".