In un colloquio con la Gazzetta dello Sport in edicola stamani, Riccardo Pugnalin, executive vice president communication and public affairs di Sky Italia, si è concentrato su questo aspetto
«La decisione dell’Antitrust sulle linee guida offre al mercato con chiarezza la possibilità di vendere i diritti televisivi in ogni forma sia per prodotto sia per piattaforma. La libertà di scelta per la Lega è confermata anche dalla comunicazione della settimana scorsa nella quale l’Antitrust esprime una preferenza non vincolante per la vendita per piattaforma», spiega Pugnalin.
Sarebbe fuorviante, a giudizio del broadcaster di Murdoch, ritenere che l’Antitrust abbia posto lacci tali per cui la Lega non possa scegliere strade alternative. E a supporto Pugnalin osserva che l’altra Authority deputata, l’Agcom,
«si è espressa in modo parzialmente differente indicando come esempi virtuosi i modelli esistenti in tutta Europa, come la Bundesliga, la Premier e la Ligue 1, per intraprendere la strada della vendita per prodotto esclusivo».
Quello dell’esclusiva è un vecchio cavallo di battaglia di Sky che nell’asta precedente tentò invano di assicurarsi il meglio del campionato. Per il prossimo ciclo Sky si pone in posizione «neutra» ma una sorta di avviso ai naviganti sembra lanciarlo, quando Pugnalin afferma:
«Se la Lega, detentrice dei diritti, confermasse la formula della vendita per piattaforma o per più piattaforme, cioè senza l’esclusiva, in Italia, al contrario di quanto avviene in Europa dove il valore complessivo per le Leghe si è accresciuto, avremmo dei prezzi più bassi sia per tutti gli operatori sia per i consumatori».
Tradotto: non aspettatevi che Sky possa offrire le stesse cifre nel momento in cui lo stesso prodotto fosse destinato a più piattaforme e quindi perdesse il suo valore commerciale.