Un vasto blackout elettrico ha colpito la Spagna nella giornata odierna, interrompendo l'erogazione di energia intorno alle 12.50 per cause al momento sconosciute. Migliaia di utenti in tutta la penisola iberica hanno segnalato l'oscuramento, che ha avuto ripercussioni su numerosi servizi, inclusi collegamenti Internet, aeroporti (Madrid Barajas, Lisbona, Barcellona-El Prat) e trasporti ferroviari e metropolitane. Al momento, le cause precise del blackout rimangono sconosciute.
Anche il torneo di tennis Masters 1000 di Madrid è rimasto paralizzato dall'interruzione di corrente. I primi match in programma sono stati interrotti, tra cui quello che vedeva impegnato l'italiano Matteo Arnaldi. La situazione ha portato alla drastica decisione di cancellare tutti i match previsti per la giornata sia del Masters 1000 maschile che del Wta 1000 femminile. Oltre all'assenza di luce e servizi, sul campo centrale si è verificato anche un problema di sicurezza con la spider cam che si è bloccata a metà campo.
La situazione ha creato sfide inedite anche per i telecronisti di Sky Sport, Federico Ferrero e Raffaella Reggi che stavano commentando l'incontro in diretta. Durante il match di Arnaldi contro Dzumhur, dopo i primi sette punti e mezzo, le immagini sono completamente sparite. Al loro posto, una schermata verde e poi un'inquadratura fissa, lasciando disponibile soltanto l'audio. Non solo le immagini, ma anche tutti gli aggiornamenti in diretta e le statistiche fornite dal torneo sono state sospese a causa del blackout.
Inizialmente, di fronte al "nero totale", l'idea era di mandare la pubblicità o rientrare in onda per comunicare l'impossibilità di proseguire. Tuttavia, i telecronisti si sono resi conto che un segnale audio mono, seppur difficile da ricevere (a volte solo in una cuffia), era ancora disponibile: si trattava dell'audio del giudice di sedia, che continuava a chiamare il punteggio. Questo ha fatto capire che la partita non era stata interrotta, ma si stava ancora giocando sul campo 4. Di conseguenza, la scelta è stata quella di continuare la telecronaca affidandosi esclusivamente all'udito "Bisogna affidarsi a che cosa? All'orecchio", commenta Ferrero. Armati di carta e penna per tenere il conto, i commentatori hanno sfruttato al massimo l'importanza fondamentale che l'orecchio ha nel tennis, spesso sottovalutata quando le immagini sono presenti.
Senza la possibilità di vedere, i suoni, le parole del giudice di sedia e i rumori del gioco sono diventati le uniche fonti di informazione. Ascoltando attentamente l'audio ambiente e il rumore degli impatti, è stato possibile seguire lo scambio: il suono del servizio cambia a seconda che sia kick, slice o piatto. Sentendo un impatto, si poteva intuire chi stesse colpendo, e il ritmo dello scambio permetteva di capire chi stesse comandando. Attraverso l'ascolto, si è riusciti persino a capire quando Arnaldi era salito a rete e aveva sbagliato una volée, sebbene non fosse chiaro se fosse andata larga o in rete, dato che anche le chiamate non funzionavano. La telecronaca è quindi proseguita basandosi sulle chiamate del giudice Lahyani (che arbitrava l'incontro senza giudici di linea, una situazione insolita per un torneo di questo livello) e sull'interpretazione acustica del gioco.
Nonostante le difficoltà, si è deciso di "divertirsi e sfruttare il momento", anche perché la partita di Arnaldi era un match importante per il giocatore italiano, con la possibilità di raggiungere per la terza volta gli ottavi in un Masters 1000, e la situazione in campo sembrava favorevole infatti il ligure ha eliminato il bosniaco Damir Dzumhur, staccando così il pass per gli ottavi di finale. Una buona prova del n. 44 al mondo che ha chiuso con il punteggio di 6-3, 6-4 in poco meno di due ore di gioco.