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CASO UNICO  - «A patto», appunto. Perché per Franco Carraro non è stato uno scherzo strappare il «sì» dell' Uefa che ora, per evitare casi simili in futuro, intende cautelarsi al massimo. Come? Almeno in quattro modi, resi chiari dal documento di cui siamo entrati in possesso.
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LIMITE 1  - Questa sub-vendita dev'essere considerata «unica», vista la situazione particolare del calcio italiano, e fatta in nome della solidarietàverso i piccoli club: dunque saràautorizzata soltanto a condizione che i soldi servano alla Rai per comprare i diritti tv.
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LIMITE 2  - Per l'Uefa, la cessione di 12 partite è comunque eccessiva (perché rappresenta il 39% del totale del torneo di Austria & Svizzera, 31 gare).
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LIMITE 3  - Se la cessione procurasse un danno d'immagine, l'Uefa avrebbe diritto a un indennizzo. Cosa s'intende per danno? Il fatto che, vendendo troppe partite a Sky (che trasmette in criptato) gli spettatori diminuirebbero notevolmente e così audience, sponsor eccetera...
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LIMITE 4  - L'Uefa riduce il campo delle partite da sub-vendere: sono escluse quelle dell'Italia (se si qualifica oltretutto) e le sfide a eliminazione diretta (dai quarti alla finale). Restano 21 gare della fase a gruppi.
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RISULTATO  - La Rai pagò i diritti del 2008 per 120 milioni (troppo) con l'obbligo di trasmetterle tutte in diretta. Ora chiede 40 milioni (troppo?) a Sky che si domanda quanto ne valga la pena. Ma il tempo corre e un'intesa andràtrovata, dopo aver convinto l'Uefa a offrire questo aiuto. E l'impressione è che tutti saranno costretti a fare qualche concessione importante. Perché, se non c'è accordo, l'Uefa ritireràil suo «sì».
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Fabio Licari
per "La Gazzetta dello Sport"
per "La Gazzetta dello Sport"