Warner Bros. Discovery ha presentato a Milano la programmazione per le Olimpiadi di Parigi 2024, con oltre 3.800 ore live arricchite da speciali approfondimenti e magazine, da Parigi e dall'Italia, con Discovery Plus che sarà l'unica piattaforma in Italia a garantire la copertura integrale delle Olimpiadi.
Gli abbonati potranno guardare tutte le 3.800 ore (di cui oltre 2 mila con commento in italiano) grazie ai feed disponibili per tutte le discipline olimpiche, senza perdersi i momenti salienti grazie alle notifiche di medaglia, oltre alla possibilità di impostare una programmazione olimpica personalizzata. Per dare a quante più persone possibili questa opportunità, Discovery Plus è in promozione per i nuovi abbonati al prezzo annuale di 39,90€ con i pacchetti intrattenimento e sport. Saranno quasi 100 i talent protagonisti nelle telecronache e non solo, da Dorotea Wierer a Margherita Grambassi, passando per Andrea Meneghin e Luca Dotto, accompagnati da conduttori e giornalisti come Marco Cattaneo, Giulia Cicchinè e Zoran Filicic.
Alessandro Araimo, amministratore delegato del gruppo Warner Bros. Discovery per il Sud Europa, ha discusso la preparazione e le strategie per le Olimpiadi di Parigi 2024. Araimo ha sottolineato l'importanza dell'evento olimpico e la sfida di trasmettere l'atmosfera unica delle Olimpiadi attraverso i media. Il loro obiettivo non è solo trasmettere i giochi, ma raggiungere un ampio pubblico, specialmente i giovani, utilizzando la loro esperienza accumulata in quattro edizioni olimpiche. La preparazione include la gestione di 3.800 ore di contenuti tramite Eurosport e Discovery Plus, con una forte enfasi sulla piattaforma digitale per una copertura dettagliata e flessibile degli eventi.
Per quanto riguarda Discovery Plus, Araimo ha evidenziato che la piattaforma sarà un elemento chiave, offrendo diverse opzioni di abbonamento e un'ampia gamma di contenuti, inclusa una copertura dettagliata degli eventi simultanei. Le partnership con Sky, DAZN, Timvision, Amazon Prime sono state molto fruttuose e hanno migliorato la distribuzione dei contenuti, portando a un aumento significativo dei ricavi pubblicitari. Araimo ha notato che l'interesse pubblicitario è cresciuto, con investitori da settori come automotive e finanza che hanno mostrato un maggiore interesse.
Araimo ha anche parlato del mercato televisivo italiano, sottolineando la sua crescita e la vitalità rispetto ad altri paesi. Ha osservato che la televisione rimane predominante in Italia, anche con la crescente influenza delle Smart TV e delle piattaforme di streaming. Questo stato di salute del mercato ha favorito anche una maggiore qualità dell'offerta e una maggiore attrattiva per gli investitori pubblicitari.
Infine, Araimo ha escluso una collaborazione imminente con Fiorello e ha spiegato che, sebbene Warner Bros. Discovery stia esplorando opportunità nel calcio e altri sport premium, al momento si concentra su sport come il tennis e il ciclismo. La decisione di investire in calcio sarà presa in futuro, in relazione al successo della loro nuova piattaforma di streaming, Max, prevista per il 2026 in Italia.
Intervista a cura di Simone Rossi
per "Digital-News.it"
(twitter: @simone__rossi)
Come state pianificando le Olimpiadi Parigi 2024 e quali le principali sfide e strategie nella preparazione?
«Le Olimpiadi rappresentano un evento eccezionale. Ho avuto la fortuna di seguirle da vicino nelle ultime edizioni, e posso dire che il momento olimpico è il massimo dello sport, senza paragoni. L'atmosfera unica che si respira in una città olimpica è indescrivibile. La nostra grande sfida sarà quella di trasmettere almeno in parte questa atmosfera attraverso i nostri mezzi di comunicazione, come la televisione e i social media. Quando abbiamo iniziato questa avventura con il Comitato Olimpico, non si trattava solo di acquisire i diritti per la trasmissione, ma di garantire che i giochi olimpici arrivassero a tutti. Vogliamo che lo sport, così coinvolgente, raggiunga soprattutto i giovani, che sono il vero motore di questa attività. La preparazione è stata lunga, ma abbiamo il vantaggio di avere esperienza, poiché questa è la nostra quarta Olimpiade. Il nostro sforzo è un lavoro di squadra, e siamo in grado di integrare efficacemente la localizzazione del contenuto italiano in un sistema produttivo europeo, grazie a Discovery ed Eurosport. Copriamo tutta Europa con Eurosport e Discovery Plus, e crediamo di avere la capacità di gestire le 3.800 ore di contenuto che distribuiremo in modo completo, grazie a un team di commentatori e atleti altamente motivati e entusiasti di iniziare questa avventura con noi.»
Puntate molto quindi sulla piattaforma OTT Discovery+?
«Parigi 2024 sarà inclusa nel pacchetto Sport di Discovery Plus. Abbiamo creato offerte editoriali e commerciali molto interessanti per spingere ulteriormente la distribuzione. Come sapete, offriamo varie opzioni su Discovery Plus, tra cui una con pubblicità e una senza. I prezzi sono molto accessibili rispetto alla qualità elevata del servizio che offriamo. L'elemento distintivo è la copertura, è il numero di ore che andiamo a distribuire e soprattutto, ci saranno molti momenti in cui ci sarà una grande complementarietà di eventi, che saranno allo stesso momento. Per riuscire a servire quei momenti in particolare, oltre che dare una copertura completa la piattaforma digitale è per definizione la migliore ed è anche quella dove noi avremo anche tutta una serie di servizi di allerta, di poter saltare in maniera molto rapida da un evento all'altro, di poter vedere anche magari alcuni eventi in contemporanea in modo tale veramente da poter consentire che nel momento in cui ci dovessero essere due finali in contemporanea o una dietro l'altra non si perda nessun momento.»
Quanto saranno importanti le partnership con Sky, DAZN, Timvision, Amazon Prime?
«Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti. Per chi ha seguito la nostra copertura negli anni, è stato un processo affascinante. La distribuzione del prodotto è cresciuta costantemente nel quadriennio, e questo è uno degli elementi di orgoglio più significativi per noi. Una delle promesse fatte al Comitato Olimpico Internazionale (IOC) era proprio quella di ampliare la distribuzione. All'inizio, dare una copertura completa non era percepito da tutti come un valore aggiunto per l'audience. In passato, le Olimpiadi erano visibili solo su pochi canali televisivi gratuiti, e la copertura era limitata. Tuttavia, i risultati che abbiamo ottenuto, sia sulle piattaforme lineari che su quelle digitali, sono stati straordinari. Con Tokyo, abbiamo visto un'esplosione di successo, anche grazie a una squadra che ha offerto performance eccellenti. Speriamo di migliorare ulteriormente a Parigi. Le piattaforme di distribuzione hanno cominciato a comprendere il grande valore di una copertura così completa di un evento così importante. Inizialmente, eravamo noi a dover "vendere" la distribuzione, ma ora ci troviamo in una situazione in cui tutte le piattaforme richiedono non solo la distribuzione dei due canali principali, Eurosport 1 ed Eurosport 2, ma anche ulteriori canali, feed aggiuntivi, e una maggiore qualità, incluso il 4K. Questa scommessa fatta a Tokyo 2020 sulla copertura editoriale, con tutti gli eventi e la qualità 4K, si è rivelata vincente, anche se ha richiesto più tempo del previsto per raggiungere il risultato. Ora, abbiamo rinnovato l'accordo fino al 2032 con il Comitato Olimpico Internazionale, confermando il nostro impegno e la nostra dedizione per il futuro.»
3.800 ore di diretta per le prossime Olimpiadi. Come gli investitori pubblicitari hanno accolto questo vostro sforzo?
«Quest'anno, dal punto di vista pubblicitario, lo sport ci sta dando soddisfazioni importanti. Abbiamo iniziato con gli Australian Open e il Roland Garros, dove il successo non è attribuibile solo a Sinner, ma all'insieme del tennis italiano. Abbiamo proseguito con il ciclismo e, anche per quanto riguarda le Olimpiadi, i risultati sono molto positivi. L'aumento della distribuzione ha avuto inevitabilmente un effetto moltiplicativo sui ricavi pubblicitari. Come ha detto il Presidente Malagò, è un periodo d'oro per gli sport che copriamo e per il movimento olimpico in Italia, in termini di interesse dell'audience. Questo è vero su tutte le piattaforme, sia digitali che lineari, e anche sui social media, che rappresentano un mondo molto importante per noi anche dal punto di vista pubblicitario. Siamo quindi molto soddisfatti dei risultati ottenuti.»
Qualche numero come raffronto anche rispetto alle Olimpiadi scorse di crescita del mercato pubblicitario?
«Non vorrei darti un numero impreciso, ma posso dirti che stiamo parlando di un moltiplicatore significativo, che potrebbe tranquillamente essere il doppio rispetto agli anni passati. Per darti un'idea generale, se consideriamo l'investimento sportivo e il ritorno pubblicitario ottenuto, il valore attuale è circa il doppio rispetto agli anni precedenti. Negli ultimi 12 mesi, il gruppo ha attratto categorie merceologiche che in passato erano più distanti, come l'Automotive e le istituzioni finanziarie, che sono due settori chiave. Inoltre, le utilities, come gas, acqua ed elettricità, hanno acquisito importanza. Questi sono i tre principali settori che abbiamo visto crescere in termini di interesse e appeal verso il nostro gruppo. Stiamo crescendo del 20% in un mercato che cresce del 4%. È importante notare che la crescita dell'audience non è stata solo quantitativa, ma anche qualitativa. L'offerta, che è uno dei nostri obiettivi principali, punta a attrarre un'audience di alta qualità, il che inevitabilmente aumenta il nostro valore commerciale, i prezzi e il power ratio. Questo percorso è in corso e stiamo osservando movimenti confortanti anche in questa direzione, segnalando che il mercato apprezza le scelte che stiamo facendo sul nostro intero portfolio.»
Quali sono le principali ragioni dietro il successo e la crescita del mercato televisivo italiano, e come si confronta con quello di altri paesi?
«La televisione sta vivendo un momento davvero d'oro, come confermato da tutti gli operatori del settore. È un caso unico a livello mondiale: anche la Spagna, uno dei miei mercati di riferimento, sta andando bene, ma confrontandomi con i colleghi di Warner Bros. Discovery, emerge chiaramente che vedere un mercato italiano in crescita, con un segno positivo, è significativo. Noi continuiamo a mantenere la leadership del mercato grazie a una combinazione di crescita e di politiche di investimento molto mirate. Questo è importante e, di conseguenza, se il leader di mercato cresce a doppia cifra, è un segnale positivo per tutti, indicativo di un mercato sano. La televisione italiana è in una condizione complessivamente sana, in quanto rimane ancora predominante nelle abitudini di ascolto. Questo è un momento particolare che va sfruttato, un periodo caratteristico del nostro mercato che potrebbe anche prolungarsi. La distinzione tra televisione lineare, streaming e digitale è meno rilevante per l'utente rispetto a quanto lo sia per noi che lavoriamo nel settore. L'utente accende la Smart TV e passa senza soluzione di continuità tra Rai 1, NOVE, Discovery Plus e Netflix, senza preoccuparsi della piattaforma, ma solo del contenuto che desidera vedere. Grazie alle Smart TV, che permettono di passare facilmente da un contenuto all’altro, il contenuto rimane il focus principale. Il consumo che interessa maggiormente gli investitori pubblicitari è quello sui grandi schermi delle Smart TV, che sono spesso utilizzati in contesti familiari. L'offerta di free-to-air di alta qualità, che in altri paesi potrebbe non essere altrettanto sviluppata, contribuisce a mantenere la centralità dei broadcaster. Crediamo di essere parzialmente responsabili di questo, perché, invece di ritirarci e dire che è tutto streaming e che non vale più la pena investire nella televisione, abbiamo cercato di stimolare la concorrenza e di migliorare l’offerta televisiva italiana. Questo ha portato a un livello qualitativo elevato che interessa al pubblico e mantiene gli investimenti pubblicitari all’interno del settore televisivo, evitando che vadano su altre piattaforme. In sintesi, il settore televisivo italiano, mantenendo gli investimenti e sfruttando l’aspetto tecnologico delle Smart TV, è riuscito a mantenere l’audience. Anche se ci saranno evoluzioni future, per ora stiamo vivendo un periodo molto positivo.»
State già lavorando al lancio del nuovo servizio streaming Max?
«Abbiamo lanciato il prodotto Max a maggio dello scorso anno negli Stati Uniti. Si tratta di un servizio di streaming, simile a Netflix, e ha seguito un percorso di lancio sequenziale in Europa a partire da giugno. Dopo il lancio negli Stati Uniti, è stato introdotto prima in America Latina e successivamente in vari paesi europei. Come per altri servizi globali, come la versione italiana o americana di Disney+, Max è un prodotto uniforme a livello globale. La versione italiana di Max avrà però una connotazione e una localizzazione specifica, principalmente legata alla lingua e ai contenuti italiani, che si integreranno con l'offerta globale del servizio, che include programmi Warner, HBO e molti altri.»
Piersilvio Berlusconi ha detto che non teme la concorrenza di Discovery
«Io penso che Berlusconi non teme la concorrenza di Discovery. Perché non hanno le Olimpiadi. A parte gli scherzi, penso che lui dall'alto della leadership del mercato di Mediaset è giusto che non tema nessuno a Discovery, noi facciamo il nostro percorso, cerchiamo di fare il meglio di quello che ci consentono le nostre risorse, i nostri risultati, i nostri piani e il nostro è un piano molto ampio nel quale la televisione è uno degli elementi e cerchiamo di fare quindi il meglio per notare che l'intero sistema di Warner Bros. Discovery cresca in maniera costante come è stata negli ultimi dieci anni per i prossimi dieci anni. »
Ma è un percorso verso il passato, come dice lui, o verso il futuro?
«Un percorso, per definizione, deve essere orientato verso il futuro. Se voglio crescere, è fondamentale puntare verso l'alto e non verso il basso. Pertanto, il mio parametro di valutazione è dove riuscirò a posizionare questo gruppo in Italia nei prossimi dieci anni. Il nostro gruppo è attivo in vari ambiti: televisione, streaming, film, vendita di prodotti e distribuzione di giochi. Di conseguenza, la nostra arena competitiva potrebbe differire rispetto ad altre, poiché il mercato dei media è molto fluido e i gruppi mediatici competono tra loro su diversi livelli.»
Dopo l'arrivo a settembre di Amadeus, la piattaforma accoglierà anche Fiorello?
«Fiorello è un grandissimo artista, senza dubbio uno dei più grandi in Italia. Attualmente, non abbiamo un progetto specifico in corso con lui. È vero che Fiorello ha dei suoi progetti personali, ma al momento non abbiamo in programma una collaborazione concreta. Posso solo essere orgoglioso di essere stato avvicinato a lui come idea, ma, nella realtà attuale, non c'è un progetto comune in atto tra di noi.»
Avete mai pensato ai diritti del calcio? Ad esempio c'è il Mondiale FIFA che dovrà essere assegnato.
«Abbiamo sempre avuto un approccio molto ponderato verso gli sport, che definisco coscienzioso. Abbiamo dimostrato di essere sia abili che fortunati nel puntare su sport che, in passato, erano considerati meno prestigiosi rispetto al calcio, come il tennis, il ciclismo e, soprattutto durante l'estate, gli sport invernali. Questi sport, nel tempo, sono cresciuti notevolmente; è evidente il successo di Sinner, ma anche il ciclismo ha visto un’importante crescita, trasformandosi da sport secondario a quasi premium. Il nostro approccio è sempre stato quello di valutare attentamente ogni investimento e il ritorno che possiamo ottenere rispetto al nostro modello di business. In passato, il nostro modello prevedeva la vendita di canali televisivi; ora, con la nostra piattaforma di streaming, dobbiamo calcolare quanti abbonati possiamo attrarre e quanto possiamo guadagnare dalla distribuzione in relazione agli investimenti effettuati. Siamo riusciti a mantenere un equilibrio sano durante questo periodo, con buoni rapporti con le piattaforme e un numero soddisfacente di abbonati. Abbiamo anche investito nel basket, ottenendo risultati positivi e un business proficuo. Il calcio, tuttavia, richiede investimenti molto più significativi e calcoli molto più precisi. Gli sport premium, come il calcio, la Formula 1 e la MotoGP, comportano costi più elevati. In futuro, dovremo valutare quanto questi sport possano contribuire al successo della nostra nuova piattaforma di streaming, Max, che abbiamo lanciato in vari paesi europei, inclusa la Spagna, e che arriverà in Italia nel 2026. Quando la piattaforma sarà operativa, faremo ulteriori valutazioni per decidere se vale la pena investire nel calcio per sostenere ulteriormente Max. È importante notare che questa decisione richiederà tempo: il ciclo attuale terminerà nel 2028-2029, e quindi eventuali riflessioni su nuovi investimenti saranno per il ciclo successivo, in base al successo che avremo con la nostra piattaforma di streaming. In sintesi, il nostro approccio è logico e razionale; non escludiamo nulla, ma i tempi sono chiari e le decisioni non saranno immediate.»
Sei un abbonato Sky?
Su Sky saranno visibili ben 10 canali lineari di Eurosport. Oltre ai consueti Eurosport 1 (canale 210) ed Eurosport 2 (canale 211), il primo dedicato al meglio delle Olimpiadi con una selezione di sport, il secondo completamente incentrato sugli Azzurri e gli sport next gen, ci saranno infatti altri otto canali su cui seguire integralmente diverse discipline sportive, suddisivi come segue:
- Eurosport 1 (canale 210): il meglio delle Olimpiadi con la selezione degli sport (atletica, nuoto, ginnastica artistica etc)
- Eurosport 2 (canale 211): canale dedicato agli Azzurri e agli sport next gen
- Eurosport 3 (canale 251): dedicato a badminton, golf, tennis e tennistavolo
- Eurosport 4 (canale 252): dedicato a ginnastica artistica, ginnastica ritmica, nuoto artistico e tuffi
- Eurosport 5 (canale 253): dedicato al calcio
- Eurosport 6 (canale 254): dedicato al basket
- Eurosport 7 (canale 255): dedicato agli sport da combattimento (judo, lotta greco-romana, lotta libera, pugilato, taekwondo)
- Eurosport 8 (canale 256): dedicato alla pallamano
- Eurosport 9 (canale 257): dedicato alla pallavolo
- Eurosport 4K (canale 250): trasmetterà il meglio delle Olimpiadi in Ultra HD
Sei un abbonato NOW?
- Sul servizio streaming on-demand e in diretta di Sky potrai vedere i canali lineari Eurosport 1 ed Eurosport 2.
Sei un abbonato TIMVISION?
Sulla piattaforma streaming di TIM, si potranno vedere ben 14 canali di Eurosport, così suddivisi:
- Eurosport 1: il meglio delle Olimpiadi con la selezione degli sport tradizionali (atletica, nuoto, ginnastica artistica etc)
- Eurosport 2: canale dedicato agli Azzurri e agli sport next gen
- Eurosport 3: golf e sport da racchetta (tennis, tennistavolo, badminton)
- Eurosport 4: Sport artistici (ginnastica artistica e ritmica, tuffi, nuoto artistico)
- Eurosport 5: Calcio
- Eurosport 6: Basket
- Eurosport 7: Sport da combattimento
- Eurosport 8: Pallamano
- Eurosport 9: Pallavolo
- Eurosport 4K: il meglio delle Olimpiadi in Ultra HD
Inoltre saranno disponibili altri quattro canali denominati Eurosport 360, dove si potrà trovare una selezione di eventi delle altre discipline disponibili.
Sei un abbonato DAZN?
Sulla piattaforma streaming DAZN si potranno invece vedere otto canali lineari di Eurosport, secondo questa suddivisione:
- Eurosport 1: dedicato al meglio delle Olimpiadi con una selezione di vari sport
- Eurosport 2: dedicato integralmente agli Azzurri e agli sport next gen
- Eurosport 3: dedicato a badminton, golf, tennis e tennistavolo
- Eurosport 4: dedicato a ginnastica artistica, ginnastica ritmica, nuoto artistico e tuffi
- Eurosport 5: dedicato al calcio
- Eurosport 6: dedicato al basket
- Eurosport 7: dedicato agli sport da combattimento (judo, lotta greco-romana, lotta libera, pugilato, taekwondo)
- Eurosport 9: dedicato alla pallavolo.
Sei un abbonato Amazon Prime Video?
- Su Prime Video si potrà sottoscrivere l'abbonamento mensile (pacchetto intrattenimento+sport) a Discovery+.