Riceviamo e pubblichiamo un comunicato dell'associazione Codacons:
Poco tempo fa il Codacons presentò, ai sensi della legge 241/90 sulla trasparenza, una istanza dâaccesso alla Rai, per conoscere alcuni dati relativi alla trasmissione âOltremodaâ (Rai1).
In particolare lâassociazione chiedeva di conoscere il verbale dellâ âInternal auditingâ del programma. La Rai ha rifiutato di fornire al Codacons i documenti richiesti e, in una risposta inviata allâassociazione, motiva così il suo rifiuto:
"In particolare, è da ritenersi che, relativamente alle scelte circa la programmazione, gli utenti non possono vantare comunque alcuna pretesaâ. (Alla faccia del canone pagato dai cittadini!!! n.d.r.)
âPer quanto riguarda lâistanza di accesso degli atti si rileva, sotto il profilo giuridico, lâinammissibilità e comunque infondatezza della stessa per le ragioni di seguito indicate:
- presenza di un chiaro ed espresso intendimento esplorativo-ispettivo [â¦]
- esigenza di salvaguardia della riservatezza ovvero alla protezione dei dati personali in genere e dellâinteresse professionale, finanziario, industriale e commerciale dellâAzienda [â¦]
-carenza di idonea documentazione atta a comprovare lâesistenza e lo scopo dellâAssociazione oltre che i poteri rappresentativi per lâAssociazione stessa [â¦]â
In buona sostanza la Rai afferma di non sapere dellâesistenza del Codacons â spiega lâassociazione â e, nonostante i cittadini la finanzino attraverso il canone, ritiene di non dover fornire alcuna documentazione circa le trasmissioni del proprio palinsesto, vedendo dietro la richiesta del Codacons un âespresso intendimento esplorativo-ispettivoâ.
âNon capiamo quale mistero si celi dietro questo âInternal auditingâ, e perché la Rai faccia così fatica a fornire ai cittadini documenti in grado di migliorare la trasparenza â conclude il Presidente Carlo Rienzi â Ciò che è certo è che contro il rifiuto della rete di Stato si pronuncerà ora il Tar del Lazio, dinanzi al quale abbiamo già presentato ricorsoâ.