
Per questo invitiamo tutti i cittadini sprovvisti di televisore, ma in possesso di altri apparecchi multimediali (computer, etc.) per i quali hanno ricevuto una richiesta ufficiale di pagamento da parte della Rai, a proporre un proprio interpello all'Agenzia regionale delle Entrate. Se non vi sarà risposta affermativa, si potrà tranquillamente non pagare più il canone/tassa per computer e altri apparecchi multimediali senza rischi di incorrere in sanzioni, con un modulo scaricabile dal sito dell'Aduc.
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Per coloro che sono già stati colpiti da cartelle esattoriali per il possesso di un solo pc o altro apparecchio multimediale, consigliamo di fare ricorso alla propria commissione tributaria, allegando tutta la documentazione presente sul nostro sito.
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IL CASO VENETO â L'Agenzia delle Entrate della Regione Veneto ha risposto come segue all'interpello, contraddicendo l'ufficio centrale dell'Agenzia e le altre sedi regionali: "sono obbligati al pagamento del canone tutti i detentori di apparecchi atti o adattabili alla ricezione anche solo via cavo o dall'estero di trasmissioni radiotelevisive, apparecchi tra cui rientrano sicuramente, a titolo esemplificativo, i monitor collegati a computer remoti connessi in rete".
Ora anche questa agenzia sembra averci ripensato, grazie alla campagna di interpello lanciata dall'Aduc a livello nazionale. Sta infatti inviando agli interpellanti una rettifica, in cui annuncia di aver girato il quesito al ministero delle Comunicazioni.