Fiorello non sente la mancanza di Viva Radio...2 minuti, il suo fortunato mini varietà in tv, e non pensa a un ritorno sul piccolo schermo. "Non mi vedo a fare il sabato sera perché - dice alla presentazione del doppio cd di Viva Radiodue 2008 - non esiste più come giorno tv. L'Italia é cambiata. Negli anni '60 non si concepiva il week-end, il sabato sera stavano tutti a casa. Oggi c'é varietà ogni minuto".
E poi lancia una proposta: "un giorno di varietà in tv potrebbe essere il lunedì che è il sabato sera di oggi. Dovrebbe andare in onda dopo il Tg: finisce il telegiornale, si collega con il programma che dovrebbe durare un'ora, un'ora e dieci. Se noi in 12 minuti e quaranta con Viva Radio...2 minuti abbiamo fatto tutto quello che c'é in un varietà classico si può fare una serata di poco più di un'ora. Viva Radio...2 minuti è stato l'esperimento di una cosa che non si pensava si potesse realizzare.
Per me ora è una cosa già fatta. Non ne sento la mancanza. Uno deve avere voglia di fare televisione ma invece la tv non riesco mai a farmela piacere così tanto. Non mi diverte. Ti aspetti sempre qualcosa che non puoi dare". Viva Radio...2 minuti ha dimostrato però, continua Fiorello, che "é sbagliato fare la prima serata di varietà di tre ore quando in quel tempo puoi fare tre programmi".
Così come è sbagliato che "ci sia un gioco in tv che parte alle 18 e finisce alle 20 e un'altro dopo il Tg. Ma perché quattro ore di giochi?" si chiede Fiorello e sottolinea, precisando che è quello che pensa lui e nient'altro, un pour parler: "bisogna levarne uno di gioco, quello dopo il tg e far partire al suo posto il programma di prima serata. Il gioco che va in onda dopo il telegiornale si può spostare a prima del tg" alternandolo con quello che occupa già quella fascia. "Nella tv spagnola i giochi sono tutti - continua - in pre-serale. Mediaset dopo il Tg fa una cosa forte, il ragionamento è contrapponiamo... Ma questi sono discorsi dei dirigenti Rai".