
Il successo della serie televisiva "I Cesaroni" sta proprio nella identificazione che la platea televisiva può avere con quelle famiglie un po' caciarone ma assai simili a moltissime altre. A ben osservare un palinsesto televisivo, ci si accorge che è un continuo rimandare alle teorie di Goffman vuoi nelle fiction o nei talk ma anche osservando i concorrenti dei molti game show in onda. Se poi aggiungiamo i reality "Isola dei famosi" e "Grande Fratello" ecco che non possiamo che domandarci: ma Francesco e Christine si amano? Oppure: Roberto ha avuto o non ha avuto rapporti con una ragazza che divideva con lui la famosa Casa?
Leggo su un settimanale che Christine sostiene che nel periodo di permanenza nella casa del Grande Fratello lei e Francesco si sarebbero forse baciati qualche volta. Piacerebbe a Goffman questo doppio salto mortale: nel reality tutti gli spettatori erano convinti di una relazione fra Christine e Francesco, tornati nella realtà lei dice che si vogliono molto bene ma non si sono baciati. E allora qual è la verità? Quella della fiction ovvero davanti alle telecamere o quella della vita di tutti i giorni ancorché davanti alle telecamere se invitati a partecipare ad un programma? Il vero e il verosimile, la similpelle al posto della pelle, tutto possibile e tutto anche non possibile.
Nel talk show c'è una verità sui personaggi che può arrivare ad un alto tasso di approssimazione. Anche perché ci sono talk show dove contano le risposte e altri dove contano le domande. Comunque è importante l'atteggiamento. Ricordo una puntata di "Bontà loro" dove, presa da ansia da risposta, Stefania Sandrelli non rispose quasi a nessuna domanda continuando a guardare in alto verso il soffitto. Un'altra volta il regista Marco Ferreri aveva in mano un mandarino con il quale continuava a giocare e quel frutto diventò più importante di lui e addirittura di Amanda Lear che per la prima volta si presentava davanti alle telecamere.
Qui non si tratta di palcoscenico o retroscena ma di modi per dichiararsi o giocare ancora a rimpiattino. Quanti studiano e lavorano sull'immagine di un personaggio o di un marchio o di una azienda sanno che sempre più, diventando la televisione interattiva, non la si racconta agli spettatori.
Maurizio Costanzo
per "Il Riformista"
(19/05/08)
per "Il Riformista"
(19/05/08)