News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: La Stampa
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Gli analisti son stati chiari, l’anno che verrà si annuncia simile a quello dell’omonima canzone di Lucio Dalla. Si uscirà poco la sera, ma non si starà senza cantare per intere settimane: tenterà di tenerci allegri Paolo Bonolis, dal 17 al 21 febbraio, con un Sanremone che è tutto «una novità impensabile», come esulta il direttore Del Noce. Il quale, però, mette anche le mani avanti: «Non sarà un Festival caviale e champagne, ma qualcosa più della gazzosa ci sarà». Chissà che la scarsità dei mezzi non torni a favorire l’italica inventiva (a Paolino non manca certo la fantasia, infatti...).
SOGNANDO ANGELINA. Una co-conduttrice nuova ogni sera: «inesperte e collaudate, vedremo», dice sibillino. Un’eliminazione dopo l’altra, e ripescaggi da televoto dal sapore del reality, tanto che pare fin d’ora più conveniente esser ripescati piuttosto che sopravvivere per i 5 giorni di gara. E poi, «ospiti mai visti in tv in Italia prima d’ora»: Bonolis si spara subito il nome desiderato di Angelina Jolie, che tanto sta in Germania con Brad e costerebbe pure meno, almeno di viaggio: «L’abbiamo contattata. Quanto vuole? Un altro figlio». La platea gli porge il nome di Benigni, se non altro perché appartiene alla scuderia del suo baldo agente Lucio Presta, e lui fa la faccia da poker: «Perché no?». Ma in Italia Benigni è già molto visto, non è lì che vuol pescare il direttore artistico, e lo si capisce bene.
ELIMINAZIONI A RAFFICA. La formula adottata prevede 15 «Artisti di fama» ridotti a 12 la prima sera e a 9 la seconda, due ripescaggi la terza sera, una ulteriore eliminazione nella semifinale: chi saranno i kamikaze che accetteranno di mettersi così in gioco? Paolino spara fra i desiderata il nome dei rockers alternativi Afterhours, e da tempo si parla di Patty Pravo e di Renga. Paolino giura pure che, eliminando, il pubblico da casa seguirà più attentamente: «Pensate a un campionato senza punti, sarebbe noiosissimo». Andrà meglio alle non-eliminabili 8 Proposte, nomi con già un disco alle spalle: cade il muro della canzone inedita, visto che saranno ascoltati in radio la settimana prima; e verranno valorizzati il giovedì con l’aiuto di un collega illustre: «Contiamo di riportare grandissimi artisti che li accompagnino e si prendano la responsabilità». Ampia gamma di qualità: si parla di trattative con Gigi D’Alessio che dovrebbe accompagnare un neomelodico suo nipote acquisito, e di Gino Paoli per un cantautore emergente.
SANREMO CON PLOT. «Ci sarà una trama che si dipana in cinque puntate; Sanremo è un evento, non può essere ripetitivo. Serate intense, sapore di intriganza - dice il Diretur, che ogni tanto parla come Renato Zero -. Cerchiamo ospiti che diano lustro e gusto, pochi ma buoni». Il team degli autori è rimasto lo stesso del 2005, c’è pure il direttore artistico/musicale Gianmarco Mazzi, il quale fa capire che Bonolis dice la sua, eccome, sulle canzoni.
IL WEB E LA RADIO. Al web sono affidati 100 Giovani, che dal 15 gennaio verranno ascoltati e votati sul sito del Festival. Il vincitore sarà all’Ariston; in un programma su Radiodue, Bonolis-Laurenti terranno su l’iniziativa.
MEDIASET, BAUDO, LE GIURIE. Bonolis si scrolla dalle spalle l’ipotesi della fuga post-Sanremo: «Lavoro a progetto. Non sono sotto contratto con Mediaset, non ho nessun contatto né presente né futuro. Nel 2005, andai via dalla Rai perché mi obbligarono». Difende Baudo che ha sopportato 13 Festival: «Non bisogna ricordare solo quel che è andato male»; mira a una audience «nel range delle edizioni che non sono andate benissimo», tipo quelli di Ventura e Panariello. Per uscire dalla musica, dopo il Darfur si parlerà di assistenza domiciliare a bambini con gravissimi handicap. Giurie demoscopiche in sale le prime 2 sere, poi televoto; un’idea geniale, infine: far fare la Giuria di Qualità ai professori d’orchestra. Era ora (ma solo il venerdì).
IL FANTASMA DI PUPO. Un fantasma si aggira sul cast degli Artisti in corsa per Sanremo: volete che Pupo, che ha finito da poco la sua corvée del sabato sera, rimanga a casa? E infatti no, sembra proprio che si stia preparando per tornare al vecchio mestiere di cantante, mettendosi direttamente in gioco fra i 15 Big. Ulteriore minaccia: GianMarco Mazzi&Bonolis non escluderebbero di metterlo in duetto con Paolo Belli, altro musicista strappato al suo mestiere dalla tv. Facce televisive, comunque: che potrebbero esser raggiunte sul palco, nella serata dei duetti del venerdì, dal Trio Morandi-Ruggeri-Tozzi, vincitori del Festival 1987.
Marinella Venegoni
per "La Stampa"