I soldi idioti, dopo Comedy Central, arrivano tutti i sabati su Mtv Italia
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Digital-Sat (com.stampa)
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Televisione
sabato, 28 febbraio 2009 | Ore: 00:00

Probabilmente sì, ma l’idea alla base del nuovo show di Comedy Central e Mtv Italia “I Soliti Idioti” è proprio quella di rendere omaggio al famosissimo film di Monicelli del ‘58 e, più in generale, alla commedia all’italiana, il genere cinematografico che I soliti Ignoti ha inaugurato introducendo un modo nuovo di raccontare la realtà in maniera divertente ma amara, trasformando la semplice comicità in pungente e satirica ironia.
I Soliti Idioti, attraverso brevi sketch, vuole infatti proporre un ritratto degli italiani realistico e ironico raccontando nevrosi, tic, luoghi comuni, usi e costumi degli “italiani qualunque” in maniera dissacrante, grottesca ed irriverente, proprio come in una commedia di costume.
Nessuna volontà di critica, né di giudizi e sentenze, ma molto divertimento e una buona dose di autocritica, per ridere di noi stessi, dei nostri malcostumi e della quotidianità...
Chi di noi non ha incontrato, riso e preso in giro, un personaggio un po’ sopra le righe in metropolitana, pronto a sbraitare contro il sistema che non funziona? Chi non si è mai innervosito alla posta davanti all’impiegata dello sportello attenta più alle sue vicissitudini personali che non ad ascoltare le esigenze dei clienti, compreso quello più nevrotico di lei?
E chi potrebbe giurare di non aver mai ceduto alle lusinghe della pubblicità e del culto dell’immagine che ci viene quotidianamente proposto per sentirsi “cool” e di tendenza?
I Soliti Idioti è tutto questo: il racconto del nostro “bel paese” e dei suoi personaggi di tutti i giorni, il programma dove si può dire ciò che non si può sentire, che sa prendere in giro tanto le istituzioni quanto i tabù, i vizi e le virtù.
Artefici di questa fotografia dell’Italia sono Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio, due volti dalle tante maschere comiche: i due protagonisti si trasformeranno, infatti, in ogni sketch in personaggi diversi: saranno sacerdoti creativi che vogliono “modernizzare” la chiesa; gay alle prese con la maternità; il cliente delle poste e il dipendente statale o semplicemente cittadini in situazioni quotidiane di ordinaria follia.
Gli sketch del programma sono costruiti intorno ad alcuni personaggi fissi ed altri sempre diversi, e sono ambientati in luoghi tipicamente italiani: il bar del paese; gli uffici pubblici sempre pieni di gente in coda agli sportelli e gli ospedali.
I Soliti Idioti vuole essere un ritratto agrodolce dell’Italia e degli italiani visti attraverso la lente d’ingrandimento di archetipi e stereotipi.
Un programma tv in cui per una volta la cronaca e l’attualità non entrano, al pari degli onnipresenti vip. Al posto dei personaggi noti del mondo della politica e dello spettacolo, ci sarà invece una varia e colorata umanità, ritratta in tutto il suo splendore e con lo spirito più politicamente scorretto possibile.
In una parola uno show liberatorio, se credete, come diceva Cicerone: “La comicità è libertà, è ciò che rompe la regolarità e l’uniformità della vita”.
STRUTTURA E PERSONAGGI
Ogni puntata dei Soliti Idioti, in onda su su Mtv Italia dal 28 febbraio tutti i sabati alle ore 22.30, di durata complessiva di 30 minuti contiene 7 sketch che raccontano le avventure demenziali di dodici coppie di personaggi.
1) SONO SUBITO DA LEI…
Sebastiano Credici, trentenne piuttosto pacifico e impassibile, s’imbatte puntualmente in Gisella Franchi, stereotipo della dipendente inefficiente e lassista, che sta dall’altra parte dello sportello. Per lui ritrovarsela alle Poste se deve mandare un pacco urgente o al Pronto Soccorso se è ferito e sanguinante, è sempre un incubo. La situazione è ricorrente e surreale. In un gioco incomprensibile, vedremo riapparire davanti a Sebastiano Credici sempre la stessa Gisella, con il dubbio che sia frutto della sua immaginazione. L’obiettivo dello sketch è di mostrare, attraverso Sebastiano e Gisella, una (cattiva) abitudine tutta italiana.
2) I GAY CHE VOGLIONO FARE UN FIGLIO
Due gay vogliono avere un figlio, convinti che uno dei due possa rimanere incinta. Però sono già due anni che ci provano senza successo, e la frustrazione li sta mettendo a dura prova. Ma non desistono, e continuano a provarci: intanto frequentano corsi pre-parto, negozi pre-maman e si preparano in tutto e per tutto al lieto evento.
3) IL RINNOVAMENTO DELLA CHIESA: PADRE GIORGIO E PADRE BOI
Padre Giorgio e Padre Boi, due giovani preti creativi illustrano le loro idee per modernizzare l’immagine della chiesa: la prima idea, dopo un’attenta analisi di marketing, scaturisce dal bisogno di accrescere la popolarità di Gesù tra i più giovani e per far questo i due padri novelli studiano come poter trasformare Gesù in un super-eroe.
4)LA FIDANZATA DEL PRIMARIO
Una ragazza con due seni prorompenti, isterica e insopportabile lavora come capo-chirurgo in un grande ospedale. È totalmente inetta ma è riuscita ad ottenere un ruolo così importante perché è la fidanzata del primario dell’ospedale. In sala operatoria, gli assistenti subiscono come fosse la cosa più naturale del mondo. Nessuno osa farglielo notare, neanche quando esclama: “insomma stia zitto! Se io sono un chirurgo e lei un semplice assistente ci sarà un motivo, no?!”
5) PADRE E FIGLIO
Un padre, preoccupato di avere un figlio bamboccione, sempre davanti al computer, ha deciso di smuoverlo e fargli conoscere un po’ la vita, portandolo davanti a vere e proprie prove di iniziazione: andare con una prostituta, rubare al supermercato, partecipare a una rissa… così facendo mette il figlio nei guai.
6) L’IMPIEGATO VESSATO
In un ufficio, un impiegato viene avvicinato dal capo-reparto, che pubblicamente finge di motivarlo, poi però si china su di lui e nell’orecchio gli sussurra le peggiori infamie, umiliandolo quanto può e cercando di annientare la sua auto-stima e la sua dignità. Quando arriva il capo-reparto la luce attorno si offusca come se fosse Dracula, o un Demonio.
7) I TIFOSI
Due tifosi “in borghese” sui gradoni di una tribuna. Parlano di questioni sottili e profonde, quasi filosofiche, ma quando scatta il coro iper-volgare, o l’arbitro fischia un rigore, interrompono i discorsi profondi e pacati per scatenare la bestia di tifoso che è in loro. Dopodiché tornano senza batter ciglio a parlare pacatamente di spiritualità, viaggi che cambiano la vita, questioni profonde.
8) GLI IMMORALISTI
Una tipica coppia etero borghese passeggia per un sentiero in un Parco, ogni giorno fa la stessa strada e ogni giorno sulla stessa panchina trova un personaggio diverso che la mette a disagio. Mentre si avvicinano si chiedono come comportarsi per dissimulare il disagio, convincendosi di non essere moralisti e di essere mentalmente molto aperti. Il loro problema principale è di non avere reazioni politicamente scorrette. Ogni volta arrivano davanti alla panchina tradendosi clamorosamente e manifestando con gesti o frasi inconsulte un disagio pesante. Dalle 2 lesbiche che si baciano, al clochard che rovista nella spazatura: la psicosi del “politicamente corretto” che costringe l’italiano medio a chiedersi come comportarsi, che arriva, in questo caso, a esiti devastanti.
9) CIECA&FRIEND
Una ragazza bruttina ha una amica cieca, con cui va a fare shopping, a cena e a fare aperitivi. Capita spesso che la ragazza approfitti dell’handicap dell’amica per farle credere di essere bellissima, desiderata da ogni uomo che incontra, e introdotta in tutti gli ambienti che contano.
Al bar, ad esempio, le racconta che il ragazzo di fronte a loro la sta guardando e le ha fatto segno di raggiungerlo e apprifittando della cecità dell’amica le dice che la abbandona un attimo per andare da lui. In realtà si sposta solo di un metro e aspetta, immobile. Passato un tempo credibile, torna dall’amica cieca e le racconta l’inesistente conversazione con l’immaginario spasimante.
10) GLI SBROCCATI
Gli sbroccati sono italiani qualunque che in ogni episodio si incontrano per caso in situazioni normali e iniziano a litigare per futili motivi: in coda al bar, al bancomat, in parcheggio, basta un niente per scatenare l’ira tipica degli italiani, in una escalation di nonsense che vede i due litiganti comporre una lite surreale fatta di “Ma cosa? Ma dove? Ma chi sei?”, a dimostrare l’inutile aggressività repressa che è in ognuno di noi.
11) IL NICHILISTA
Il Nichilista è un tipico personaggio da bar: sbuca da dietro al suo giornale e si avvicina non richiesto agli altri avventori per screditare ogni loro passione, convinzione e abitudine, dimostrando che tutto è inutile e tutto è orribile, la vita è un inferno e siamo nati per soffrire.