La tv secondo Kaos - Banfi, Scusate il disturbo: strumentale e mal recitato
News inserita da: Kaos
Fonte: Digital-Sat (original)
Lino Banfi e Lino Toffolo, in "Scusate il disturbo", la fiction di discreto (inevitabile?) successo su Raiuno in onda domenica 22 e lunedì 23 marzo, non è molto diverso da un film dei fratelli Vanzina. Se spogli la vicenza dei temi portanti di grande interesse sulla carta, tutto sembra studiato a tavolino per fare da gancio ad una certa fascia d'età, punto e basta. Un pubblico prevalentemente anziano che viene colpito con una furbissima freccia su alcune questioni che toccano (strumentalmente) la sensibilità delle vecchie generazioni: la vecchiaia, la morte, i sogni e le aspettative dell'emigrazione.
Tutti recitano così male che il meno peggio sembra essere chi non recitava da 30 anni, Lino Toffolo. E' una bestemmia dirlo, ma nell'interpretazione abbozzata di Lino Banfi si evince tutto quel sapore di industriale e "già cotto", tipico di chi ha lavorato per lungo tempo nel mondo della fiction dozzinale e che nel recitare di impegno ce ne mette ben poco. Per non parlare delle vicende narrate, di una buona parte dei costumi e delle scenografie, definibili solo con il termine "posticce".
Siamo ai livelli delle mini fiction dell'"Italia sul Due", con qualche soldo in più da spendere. Non che nutrissimo aspettative particolari: un nome molto noto come protagonista, una vicenda lacrimevole che termina con una morte riscattata da un finale accomodante, e siamo tutti felici. Questo è il massimo (investimento più, investimento meno) che ci possiamo aspettare dalla fiction italiana. Una recensione scontata per un prodotto in offerta speciale.
Kaos
per "Digital-Sat.it"