Il Codacons formula i migliori auguri di buon lavoro al nuovo presidente della Rai, Paolo Garimberti, che in una lettera ai dipendenti si è impegnato ad essere il ?garante della libertà e del pluralismo, della tutela della libertà di espressione, inclusa la libertà di opinione, della obiettività, completezza, lealtà e imparzialità dell'informazione".
Impegno giustissimo, ma il Codacons chiede a Garimberti di mandare una lettera anche ai consumatori, impegnandosi anche nei loro confronti a garantire la qualità dei programmi ed il rispetto della sentenza n. 284 del 26/6/2002 della Corte Costituzionale nella quale si dice che per la Rai la qualità della programmazione non può essere piegata alle sole esigenze della raccolta pubblicitaria e non può essere omologata a quelle proprie dei soggetti privati.
Il Codacons chiede, in particolare, a Garimberti di prendere impegni precisi rispetto a queste richieste:
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Cartoni animati. No alle interruzioni pubblicitarie durante i programmi dedicati ai bambini.
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Meno pubblicità. Ma è mai possibile che anche leggendo le già lente pagine del Televideo dobbiamo sorbirci scritte pubblicitarie, inseguendo anche su questo la degenerazione di Mediaset? Almeno il televideo fatelo senza pubblicità fastidiose che coprono all?improvviso quello che uno sta leggendo. Un tempo la Rai si distingueva dalle private perché, almeno durante i film, c'era solo un'interruzione tra il primo ed il secondo tempo. Oggi non c'è più nessuna differenza con le reti Mediaset, nemmeno in occasioni importanti.
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Basta con le illegalità: vedi Affari tuoi.
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Tetto alle repliche. In estate la gran parte della programmazione Rai è costituita da repliche, incompatibili con la funzione di servizio pubblico, specie se ad essere replicati non sono capolavori della storia del cinema ma i soliti telefilm della stagione appena trascorsa.
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Più informazione. Potenziamento di programmi come Report, Mi manda Raitre, Presadiretta? e no alla sospensione estiva dei programmi di informazione ed attualità.
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Grandi eventi sulla Rai: inaccettabile che grandi eventi, come ad esempio i Campionati del Mondo di calcio, non siano trasmessi in chiaro dalla Rai.
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Minori. No alle sparatorie, agli ammazzamenti, alla violenza in Tv prima delle 22,30. Più attenzione agli argomenti trattati e alle espressioni usate anche nei programmi d?attualità e di costume.
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Copertura del segnale digitale per il 99% della popolazione entro le date previste per lo switch-off.
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Pubblicità ingannevole o vietata. Basta con pubblicità occulte e vietate (vedi prodotti da fumo in occasione di eventi sportivi) o scritte pubblicitarie trasmesse nel corso del programma. La Rai, inoltre, dovrà fare un controllo preventivo sulla veridicità di determinati spot o anche solo sull'opportunità di trasmetterli durante determinati eventi (in occasione di eventi sportivi, ad esempio, stop a pubblicità di calciatori che pubblicizzano finanziarie).
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Volume spot. No anche all'innalzamento del volume durante gli spot.
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Rispetto dell?orario e dei programmi annunciati. Non si capisce perché ci siano così tanti cambi improvvisi del palinsesto. Anche l'orario d'inizio dei programmi non viene mai rispettato e si comincia sempre più tardi. Le 21 sono ormai un miraggio.
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Tetto allo stipendio dei personaggi tv. No ai contratti milionari. Ci sono tanti personaggi tv molto bravi attualmente a spasso. No, quindi, alle gare acquisti di personaggi tv che poi magari non vengono nemmeno utilizzati, pur ricevendo lo stipendio.