Antonella Clerici ritorna con il dente avvelenato, un abito dimagrante nero a mo' di sbeffeggiante lutto, e conduce una splendida prima puntata della seconda serie di "Ti lascio una canzone". La bionda conduttrice, reduce da un parto che ha dato vita ad una splendida bambina di nome Maelle, cambia volto e diventa ancora più materna. La stanchezza a margine di un periodo complesso non le ha tolto nemmeno un millimetro della sua genuina spontaneità, battuta velenosa verso il direttore Fabrizio Del Noce compresa.
Antonella Clerici è un volto Rai nel midollo e il pubblico non l'ha tradita con un successo che tiene alto il nome del sabato sera di Raiuno ricostituito grazie a "Ballando con le stelle". I giovani ragazzi sono grandi talenti di un'innocenza priva di aspettative (di qualsiasi tipo) e questo crea la magia. La magia di una tv spogliata di quell'arrivismo crudele che crea tensione nello spettatore anche nelle sue fasi artistiche. Con in più il talento, quello vero, quello che emoziona e ti fa venire la pelle d'oca. Una rarità in tv.
Quanto vedi uno show come questo pensi che alcune settimane prima quello stesso palco sanremese era calcato da personaggi macchietta, da situazioni di scandalo della levatura del gossip e non da cantanti, strumento per le vere emozioni. Nota dolente gli ospiti, rappresentati perfettamente da Claudio Cecchetto. Caricare eccessivamente sulla bravura dei bambini in modo a volte un po' patetico, svilisce l'artista. Da produttore, Claudio dovrebbe saperlo. Piacevole ritorno di Gigi Garretta come spalla comica (Amici prima edizione, ricordate?), regia perfetta e una Clerici emozionante, nonostante tutto.
Kaos
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