
Bravi attori che si sacrificano sull'altare della risata. Ma in tvi ruoli si ribaltano e le spalle diventano star. Mario Castellani ha speso la sua carriera al servizio di Totò (che si divertiva a tormentarlo), ma in pochi anni Luca Laurenti si è già liberato dalla sudditanza da Paolo Bonolis (vedi l'ultimo Sanremo).
Nell'arena di Zelig Claudio Bisio si mette a disposizione dei nuovi comici. In Che tempo che fa Fabio Fazio indossa i panni della spalla dell'esuberante Luciana Littizzetto. Fanno coppia comica dal 2005, in una progressione di consensi. In quel quarto d'ora domenicale RaiTre tocca punte del 28 per cento di share. In diretta tv appaiono litigiosi, ma nei corridoi di Corso Sempione tubano come piccioncini, si chiamano "Lucianina" e "Fabietto".
Il segreto del successo?
Fazio: «Siamo una coppia comica di fatto. Due caratteri opposti: io sono quello bene educato lei è la trasgressiva».
Littizzetto: «Lui è un po' ottocentesco. Mi fa ridere metterlo a disagio, fare la trasgressiva, ma so quale il limite».
Come nascono le gag? Si segue un preciso copione?
Fazio: «Niente di concordato. Le idee le vengono per strada, al mercato, tra la gente. Le battute di Luciana sono per me una sorpresa. Lei mi dice solo l'ultimo argomento che affronterà».
Littizzetto: «In settimana ci sentiamo Gli dico l'ultima notizia che commento. Siamo border line, sempre sull'orlo dell'abisso: è questo che piace al pubblico . E per questo Fabio si agita».
Problemi cori Berlusconi, Eminence o altri presi di mira?
Littizzetto: «Fabio ogni tanto mi dice: stavolta ti querelano! Ma non è mai successo: io non sono mai offensiva. Sarà perché sono donna, ma Berlusconi sta zitto. Il tormentone di Eminence? Il cardinal Ruini ha lasciato la presidenza Cei, ma resta il mio referente religioso. Ruini non ha mai reagito, anche perché credo che di domenica veda Disney Channel».
Fazio: «D'accordo con Lucianina. Lei è una professionista, non offende mai, non oltrepassa il limite. Certo, lei è un maschiaccio, ha la comicità del bambino piccolo che dice "cacca-cacca"...».
È faticosa la coppia comica, avere ritmo e gag efficaci ?
Littizzetto: «No, lui era già un bravo attore. A Quelli che il calcio ha imparato a fare la spalla, ad avere ritmo. Ora ha uno spessore diverso, nel talk show fa interviste difficili, grandi ospiti che a volte incontro pure: Bongiorno, Fruttero, Citati. Diciamo che nella scaletta del talk show io sono quella che serve il dolce».
Fazio: «Anni da imitatore mi hanno aiutato. Ma il mestiere di spalla certo l'ho imparato a Quelli che il calcio. Già allora mi confrontavo con le sorprese di uno come Teocoli. Sono della Scuola di Arbore, amo l'improvvisazione, ho il gusto del brivido».
Il vostro gioco può ricordare quello di Vianello-Mondaini. Il ruolo di spalla è sacrificato. Rischi dì separazione?
Littizzetto:«Sandra e Raimondo sono una coppia vera, non una coppia di fatto come noi. No, non mi separerò da Fabio».
Fazio: «Se c'è un riferimento alla coppia Vianello-Mondaini è involontario. Ma nessun sacrificio: io non sono monologhista, con lei mi diverto, non ci separeremo come Silvio e Veronica».
Leandro Palestrini
per "La Repubblica"